Capitolo 15

57 12 2
                                    

Il sole stava tramontando e cominció a fare sempre piú freddo, le nuvole divennero nere e una goccia cadde sulla mia testa, poi a seguirne un altra, fino a che cominció a diluviare.

"Adesso scendo e ci fermiamo finché non smette"

- No! Vai avanti, sto bene!- dissi agrappandomi a Stefano.

"Non fare storie..."

Non gli lascio finire la frase e dico - Solo per un pó! Mi piace la pioggia!-

Lui sospirando continuó a volare fino a che non sentí il mio corpo diventare freddo e a tremare, allora prese e scese.

Tornó umano, mi prese per la mano e mi tiró sotto ad una tettoia, mi mise contro il muro in modo che non mi bagni piú - Quanto sei stupida!- disse con voce autoritario.

Rimanemmo lí per dieci minuti, mi teneva a se cercando di riscaldarmi, poi smise di piovere e ripartimmo.

Arrivammo sopra il castello e c'era una piazza in mezzo, quindi atterró. Ci circondarono subito i soldati e puntarono le loro armi contro di noi. Nel fratempo Stefano era tornato umano e cercó di proteggermi mettendomi dietro la sua schiena.

- Cosa vuoi Lican?- dissero aguzzando i dennti - Io...- non poté finire la frase che ci spararono delle freccette piene di sonnifero.

Quando mi risvegliai ero di nuovo legata con delle catene a un muro, la differenza era che qui ci vedevo e lui era davanti a me, era messo male, alcune delle sue ferite si erano riaperte e aveva alcuni lividi causati probabilmente da pugni o calci.

-Stefano!- dissi a bassa voce, mi guardó - Stai bene?- gli chiesi, ma non rispose, chiuse semplicemente gli occhi, come se non volesse guardarmi.

- Ben svegliata Lican!- disse con sorriso malizioso uno dei vampiri, poi arrivó la persona che non mi sarei mai aspettata - Kaleb! Liberami!- dissi suplicandolo, ma lui fece finta di niente.

- Quindi voi lo conoscete principe!- chiese lo stesso di prima, Kaleb annuí semplicemente.

"Principe?"

- Sei il figlio del Re?- chiesi ad alta voce, allora si avvicinó il vampiro dai capelli lunghi neri e occhi rossi come il sangue, dandomi uno schiaffo fortissimo - Taci schifosa!-

Mi aveva fatto un male cane, non dissi piú niente e non alzai neanche lo sguardo - Brava sacco di pulce! Adesso cominciamo!- io lo guardai di colpo con terrore nei occhi, si stava avvicinando a Stefano e urlai - Nooooooooooo! Fate del male a me, non a lui!- dissi con le lacrime che irigarono il mio viso.

Il vampiro rise, Kaleb rimase zitto - Bene allora sará lui a vederti soffrire! Mi divertiró di piú-

Detto ció, Stefano mi guardó e io distolsi lo sguardo, cominció ad urlare -Noooo!- ma nessuno lo ascoltava - Vi prego!- il vampiro prese un collare che aveva delle punte e me lo mise adosso, naturalmente le punte erano rivolte verso il mio collo, lui le tiró fino a farmi sanguinare - ahhhhhhhhhh- emisi un urlo fortissimo.

Lui ridendo prese due coltelli, prese il palmo delle mie mani e le inficcó dentro, come fecero a Gesú e anche qui emisi un urlo, poi le tiró fuori per farmi piú male.

Mixed Blood (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora