Alice vive in un mondo che noi umani ignoriamo... Un mondo che per noi é solo fantasia... Un mondo pieno di vampiri, fate, licantropi etc... Chi ne ha di piu le metta (piú o meno)... Lei é diversa però cresciuta come mezzosangue tra un licantropo e...
"Ormai sono passati un paio di giorni. Non sappiamo ancora niente di Alice, non abbiamo nessuna notizia. Suo padre e Julse sono sempre fuori, ma non trovano niente.
Siamo lupi, eppure é come se qualcuno o qualcosa avesse cancellato le loro tracce."
Ero ormai distrutto, non potevo uscire di casa, me lo avevano vietato. Ad un tratto sento bussare e dico - Avanti!- inaspettatamente era Isabel, cercava di sorridere, ma sapevamo che ci riusciva a mala pena, la notte piangeva sempre.
-Ti va di uscire?- chiese e io rimasi sconvolto per cui risposi -Non posso, me lo hanno vietato lo sai- non poté finire che mi prese per la mano dicendo - Non usciremo dalla recinzione, saremo in giardino! Ti devo far vedere una cosa- detto ció mi trascinó fuori e mi portó dalla parte del giardino dove si affaccia la finestra della camera di Alice.
-Perché siamo venuti qui?- chiesi con un bel punto di domanda. Non rispose.
Si abbassó, e disse - Sai vero che hanno sepolto qui tuo padre?- e io risposi -Si! Hanno deciso cosí perché volevano che stesse piú vicino a me e a lei.
Allora Isabel sorrise e comició ad accarezzare la tomba di papá. Solo nel vederlo lí mi sentivo un schifo. Allora chiusi i pugni e quando Isabel lo vide, si alzó e mise una mano sulla mia spalla - Sai, anche se la stanno cercando, non la troveranno finché non sará lei a volerlo!- quando finí di dirlo io la guardai all'improvviso e chiesi - Perché dici questo?-
- Conoscevo sua madre, conosco suo padre e anche lei da quando é nata! Sono delle persone che non si arrendono mai e odiano se qualcuno a cui tengono si fanno male- ci fú una breve pausa, guardó il cielo e poi ricominció - Sai, lei ti ama! E ama ognuno di noi, anche tuo padre. Non si arrenderá finché non riuscirá a trovare un modo per riportarlo in vita, anche se non c'é nessun modo, lei ci crede, quindi, io, credo in lei-
Era cosí seria ma allo stesso tempo coprensiva, ció che diceva era vero - Ti ricordi tua madre?- quando fece questa domanda le dissi - Un pó, ma é morta quando avevo cinque anni, lo sai anche te!-
Fece una piccola risatina e disse - Tu credi che sia realmente morta?-
PV Alice
Ormia eravamo in volo da qualche ora.
- Non sei stanco?- chiesi accarezzandogli la testa squamosa e gigantesca.
-Un pó! Ma siamo quasi arrivati. A breve dovremmo vedere il castello!- detto questo, pian piano cominciai a vedere degli scogli alti in lontananza, alla fine del quale c'era una specie di isola volante, allora urlai - É quello?- comició a sbattere le ali piú velocemente - Sí! é quella, finalmente!-
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