Prologo:
Tutti mi conoscono come Eva, ma questo non è il mio vero nome.
Presto o tardi avrete modo di conoscere chi sono realmente.
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Ho vent'anni, sono una ragazza dell'alta borghesia di Venezia, ho la carnagione chiara, i capelli biondo cenere, gli occhi azzurri, ghiaccio. La mia altezza e la mia forma fisica sono nell'assoluta norma, ho una terza di seno naturale.
Studio alla facoltà di Lingue Orientali della mia amata Venezia, sono una studentessa molto diligente infatti la media è ottima.
Tutto questo mi ha permesso di viaggiare spesso e di conoscere molte persone tanto da costruire la mia rete di contatti. Vivo da sola, in un appartamento poco distante dalla facoltà, i miei genitori invece risiedono in un palazzo che si erge su Piazza San Marco. Essere dell'alta borghesia significare crescere, fin da piccola, nel lusso più sfrenato, avere tutte le opportunità di questo mondo, significa essere libera.
Università di spicco, soldi e vita notturna mi hanno messo in relazione con tante, forse troppe persone; amici, amici e tanti "amici di letto", tanto che ora non sento il bisogno di trovarmi un fidanzato.
Credo che tutto è cominciato quando avevo 16 anni, ho sempre pensato che fosse l'età giusta per entrare in questo circolo vizioso e fare esperienze di questo genere. Mi piace quando la gente mi guarda. Alle superiori solo qualche bacio più inteso ma nulla di più, ho pensato bene di rimandare tutto alla festa di fine anno.
Mi sono resa conto di essere desiderata, voluta ed amata, ma in fondo, pensandoci bene, la Eva di ieri è totalmente diversa da quella di oggi. L'atto finale, il compiacimento reciproco, è stato firmato solo fine della 3^ superiore, un'annata di passaggio per molti ma non per me. Tutto è avvenuto ad un'insolita festa con i miei compagni, ricordo molto bene quella notte, quella festa, lì ho perso la verginità, in quel momento sono diventata una donna.
Oggi tre cose ho ben in mente: attrazione, osservazione e provocazione
I dettagli li lascio a voi, o forse li conoscete già.
E cosa è successo dopo quella stupida festa? Secondo voi, 4 anni sono tanti o troppo pochi? Io mi sento diversa, sono maturata, sono cresciuta anche dal punto di vista sessuale, sono pronta a compiere il grande passo, sono pronta per entrare nel mondo degli adulti, sono decisa a trovare anche un compagno fisso; poi ci rifletto e mi domando: "Perchè dovrei desiderare tutto questo?" La vita che ho ora, soprattutto quella universitaria, mi ha messo a confronto con una realtà tutta nuova, soprattutto con tanti ragazzi che si sono avvicinati per sedurmi o per una conoscenza più approfondita. Eppure sono stata giudicata perchè sono ricca, bella ed appartengo ad una tra le famiglie più facoltose di Venezia, sono stata giudicata perché non mi è mai mancato nulla, tutto quello che voglio me lo prendo senza esitare, anche un fidanzato, o forse no.
Ho da poco compiuto 20 anni e, nella mia vita, è accaduto un qualcosa di molto particolare, ho dovuto compiere una scelta per affrontare la quotidianità in modo diverso, come se dovessi la mia vergogna con un qualcosa di "simbolico" ma solo nel nome e non semplicemente nella possibile maschera,carnevalesca scelta, cittadina per l'appunto.
Mia madre mi ha confessato un segreto che io stessa ignoravo, è accaduto poco prima del diploma, quasi 2 anni fa. Mamma si è avvicinata e in disparte mi disse "Sei nata quando io avevo 18 anni, durante una notte di passione, una notte di follia. Avevo molto alcol in corpo. Non eri prevista, sei stata una disattenzione, un errore. Sì ti ho amata, cresciuta lo stesso, e grazie a te che io e tuo padre ci siamo sposati ma ..." È stato un brutto colpo, ho pianto lacrime amare, solo in un secondo momento mi sono resa conto di tutto, ho accettato la verità.
La donna che sono diventata ora è quella formata dall'alta società di Venezia, chiamatemi EVA
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Eva
RomanceSicuri di conoscermi abbastanza?! Ognuno di noi cela le proprie omertà. Avviso il contenuto in varie parti adulto! Buona lettura !!!