Mamma

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Dalterrazzino di casa, quando intravedo l'arrivo di mamma, le preparoaperta la porta.

Lei, intanto sale le scale e la accolgo in casa.

Nellasua solitudine la accolgo, è elegante nel suo stile. Mamma ha uninnegabile decoltè che esalta le sue perfette forme giunoniche.

Cisi saluta con un bacio sulla guancia, il nostro sguardo s'incrocia, poi varca la porta di casa.

***

Accomodo mamma in cucina e le offro un caffè. La discussione è formata da discorsi che parlano del mio studio, alle mi serate, alle nuove amicizie e al possibile lavoro che potrei trovare post università... durante tutto questo i nostri occhi si incrociano tante, tante volte. Mamma fa cenno a me se cerco un lui, io le rispondo ridendo "non ne ho voglia, sebbene la possibilità l'avrei..."

La semplicità di una mamma e della sua figlia.

La osservo attentamente, la guardo negli occhi, le guardo le sue forme e apprezzo mia mamma come una bella signora e all'improvviso  un brivido lungo la schiena mi coglie..."ieri sera, i 2 signori maturi, i miei "..

La stanchezza che a mamma addosso, è evidente, basta guardarla negli occhi, dove i suoi occhi li si chiudono, soffre di sudorazione per sbalzi di calore. Mamma accenna ad un si quando le ammicco se "sei stanca..."

Lei "si, è stata una lunga nottata pure la nostra, come la tua, tutto bene sempre cara, quando sono tè va sempre tutto bene! "

"mamma siamo entrambi rientrati post una festa, abbiamo festeggiato carnevale, e siamo oggi leggermente stanche, oggi è una giornata di assoluto riposo". 

Gli occhi scendono solo successivamente sui nostri corpi, ci si esamina giusto quel breve tempo, in modo involontario e nello stesso corrisposto, il tutto si chiude con un sorriso, molto intenso.

Passato un momento, mamma si riprende un po' dal suo calo di vitamine e stanchezza, si inizia a parla di lavoro, quello programmato almeno. A fine del discorso lei prende dalla sua borsa, una lettera e la mette sul tavolo, li vicino a me.

mamma mi guarda e mi ammicca "è un viaggio a Londra, spero che tu sei ben disponibile a venire con noi, sei la benvenuta, tutto già prenotato in un Hilton Hotel cittadino".

La guardo felice e compiaciuta.

Mi discosto leggermente dalla sedie ed abbraccio mamma, le do un bacio sulla guancia, come segno per ringraziarla. Lei sorride. 

Da lì a poco ci si saluta, lei deve rientrar per impegni, non definiti.

Mi saluta con un altro bacio sulla guancia, la porta di casa si chiude.

Di nuovo, sola, come se fosse una novità, ma sola anche nel mio Io e questa cosa omessa forse, e un brivido mi percorre lungo la schiena, di nuovo ... 

  "Arriverà il giorno che riuscirò a parlarti faccia a faccia mamma?!"

***

Conoscere, trasgredire e confermare il mio vero Io.





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