Alba di un nuovo corso

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Premessa: Abito in città, a 10 min a piedi da Piazza San Marco. 

Una zona, chic, composta da vari canali e relativamente molto tranquilla.

Il mio appartamentino cittadino, è un monolocale composto da una zona diurna, composta da cucina e relativa sala. Un corridoio delinea sta zona dalla notte, dove vi ho una camera da letto e relativo bagno.

Ho passato tutta la notte fuori, a divertirmi, la gondola mi riporta al mio appartamento alle ore 6, rintoccate dal campanile di San Marco.

Entro in casa,mi spoglio di quanto poco indosso, un pratico intimo e crollo sul letto e mi addormento tra le braccia di Morfeo.

Il risveglio coincide con un brivido, e poco più, scorre ancora quell'alta eccitazione, dentro me sono ancora calda e vogliosa. EVA è nata.

Sono seminuda, come mi sono poc'anzi addormentata ed leggermente infreddolita visto che era rimasta aperta leggermente la porta che da sul balcone. Sebbene il bel sole, l'aria è ancora invernale e la primavera è ancora leggermente lontana.

Osservo la sveglia, sono le 12, le campane, del campanile di San Marco risuonano a festa, tra me e me dico "c'è poco da festeggiare, ho già dato ieri sera, sia fisicamente che psicologicamente. Ho provato sensazioni nuove, strane, difficili da spiegare a persone normali. La giornata di oggi me la voglio proprio riposare, ho ancora in corpo alcol e il mio corpo è ancora provato dagli sforzi accaduti fino all'alba.

"Eva, cosa hai fatto?! .... "d'altro canto son persone comuni che si trovano dai bar di paese, a colleghi di lavoro, a quelli che passeggiano sotto casa" e poi aggiungo "è stata solamente una follia, quello che ha contribuito a far nascere la nuova stella, a far nascere la nuova ME!!"

Una volta che riesco a mettermi in piedi, la prima cosa che i miei occhi focalizzano è la stessa maschera, posta su un tavolo li vicino, illuminata dal sole che entra da una finestra vicina.

Involontariamente mi giro e mi specchio.. mi osservo, da cima a fondo. esamino la mia femminilità, esamino il mio esser Donna ed ammetto "Ero più femmina ieri sera, nuda, in balia della follia, che ora qua, vestita di un semplice intimo che mi priva di vedermi oltre, che nasconde parte di essa"

Tolgo lo sguardo dallo specchio ed osservo oltre il vetro, del sole vi entra ed spio i passanti, i turisti, le persone normali... Io lo sono ancora?!

Cammino verso il bagno, molto grande, tengo la box doccia Jacuzzi, apro l'acqua calda...

"Relax, bisogno di solo relax..." faccio tra me e me, mi spoglio dell'intimo, prima di entrare, intanto io mi accarezzo il seno, sfioro i capezzoli, mi eccito ancora, e scendo verso l'orifizio vaginale e tra me e me faccio "sento ancora il fermento della calda serata" specchiandomi mi guardo e mi contemplo, passati i 10 min, l'acqua è calda e vi esce del fumo. La Jacuzzi mi accoglie. Preferisco seduta, sono troppo stanca da star in piedi. 

Mi schiumo dalla testa ai piedi.

Mi rilasso totalmente...


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