C'è solo una cosa che odio del mio lavoro. Lo so, sono fortunata che ci sia solo un aspetto che non mi piace, però è davvero una cosa fastidiosa. Insomma, mettetevi nei miei panni: ogni santo giorno, io rischio la mia vita per proteggere gente importante, rubare informazioni top secret e salvare il Paese. Criminali pericolosi mi legano, mi picchiano e mi sparano, e io devo anche sorbirmi le loro storie barbose???
Si, perché dovete sapere che, quando mi catturano - cioè quando mi faccio catturare - essendo dei grandi idioti, mi raccontano perché stanno commettendo quel crimine, o perché hanno ucciso quella persona. In quei momenti vorrei davvero scappare, perché detesto sentire le persone quando parlano della loro vita. Amico, sto per sbatterti dentro, non è il caso che tu mi racconti il tuo piano nei minimi dettagli. Ma secondo voi questi criminali con il cervello grande come una nocciolina lo capiscono?
Ecco, è esattamente questa la scena a cui sto assistendo, mentre il mio obiettivo, un ladro di opere d'arte che meno di quarantott'ore fa ha svaligiato il Guggenheim Museum di New York, mi racconta perché l'ha fatto. Sono legata ad una sedia, in un modo talmente pietoso- persino un bambino saprebbe fare dei nodi migliori di questi - mentre Tony, il grande ladro, mi racconta la storia della sua vita.
"Mia madre mi diceva sempre che da grande sarei diventato qualcuno, e guardami adesso. Ogni telegiornale del Paese sbandiera la mia foto, sono famoso!"
Alzo gli occhi al cielo, mentre Tony continua a blaterare. Leggermente logorroico, il nostro ladro. Ok, direi che sono stata qui a sufficienza. Ormai i nodi li ho sciolti da un pezzo - sul serio, Tony, dovresti fare un corso per imparare, magari in prigione ti possono insegnare - perciò è arrivato il momento di uscire da qui.
"Ho una domanda, Tony" dico, e lui mi guarda con un'espressione mista tra sorpreso e confuso. Poverino, quasi mi dispiace doverlo arrestare. Quasi.
"Quale?" chiede, mettendosi esattamente di fronte a me, a portata di tiro.
"Chi ti ha insegnato a fare questi nodi? No, perché sono davvero terribili" dico, prima di tirargli un calcio sui gioielli di famiglia, facendolo gemere di dolore. Lui si accascia al suolo, agonizzante, e io mi alzo dalla sedia dove mi aveva 'legata'. "Voi uomini siete davvero degli idioti. Credete di essere invincibili, ma con un calcio nel punto giusto piangete come ragazzine" dico, mentre mi piego sulle ginocchia e ammanetto il grande ladro. Lo tiro su, e lui ha le lacrime agli occhi per il dolore. Come hanno fatto gli sbirri di New York a farselo scappare? Insomma, guardatelo! "Andiamo, hai un appuntamento importante che ti attende" aggiungo, prima di trascinarlo fuori dal suo covo, caricandolo nel bagagliaio della mia auto. "Fai buon viaggio, Tony" ridacchio, mentre chiudo il bagagliaio.
È arrivato il momento di tornare alla base.
*****
"Ottimo lavoro, Ross, come sempre del resto."
Per certi versi il mio capo è davvero un uomo affascinante. Insomma, avrà al massimo quarant'anni, ha la pelle scura, un pizzetto ben curato e dei profondi occhi scuri. Non dimenticherò mai la prima volta che ci siamo incontrati, non potevo credere di essere davvero alla CIA.
"Grazie capo" rispondo, appoggiandomi con le spalle alla porta. "Hai una nuova missione per me?"
"Direi che per oggi può bastare. Vai a casa a riposare, parleremo del tuo nuovo incarico domattina" ribatte lui, e io alzo gli occhi al cielo. Quando fa così non lo sopporto. Insomma, sono una delle migliori spie del Paese, ma solo perché sono una donna lui crede che io abbia più bisogno di riposo. La gente si sbaglia, non sono le donne ad essere il sesso debole. Però i maschi sono dei sessisti, e non accetteranno mai l'idea che siamo migliori di loro. E di certo non posso mettermi a discutere con il mio capo per questa storia, perciò devo ingoiare il fiume di parole che ho in gola e limitarmi a sorridere e ubbidire.
Mi limito ad annuire, prima di aprire la porta e uscire dal suo ufficio. Cammino per il corridoio fino all'ascensore, e non faccio in tempo ad entrare che vengo immediatamente tempestata di domande.
"Allora, com'è andata? L'hai preso? Cosa ha detto il capo?"
"Mike, innanzitutto respira" ridacchio, lanciando un'occhiata divertita al mio collega-barra-migliore amico-barra-coinquilino. "È andata bene, il grande ladro alla fine si è rivelato solo un bambino piagnucolone, e mi stupisce che gli sbirri newyorchesi se lo siano lasciati scappare" dico, e lui sorride, prima di mettermi un braccio sulle spalle.
"Non avevo dubbi che l'avresti recuperato. Del resto, sei candidata come miglior spia dell'anno" dice il mio amico, facendomi l'occhiolino.
Michael Clifford è il miglior ingegnere e scienziato che la CIA abbia mai avuto. È specializzato in gadget ultra tecnologici, ed è anche un ottimo tiratore. E oltre ad avere una mente geniale, è anche un gran bel ragazzo: pelle chiarissima, tatuaggi sul braccio destro e sulle mani, piercing al sopracciglio e dei magnetici occhi verdi. Oh, e ovviamente dei capelli da scienziato pazzo! Al momento sono blu, ma data la sua fissazione per le tinte, credo proprio che cambierà colore molto presto. A differenza mia, lui non lavora sul campo, se ne sta sempre chiuso nel suo laboratorio a inventare nuove diavolerie. E non parlo solo di quando è qui alla base... A casa nostra ha praticamente occupato tutto il seminterrato, così io ho dovuto spostare le mie attrezzature da combattimento in soffitta. Però non mi lamento, lui è il mio migliore amico, e non c'è niente che non farei per farlo felice. Ci siamo conosciuti sette anni fa, all'accademia per spie. La sua ubicazione è top secret, e se ve la rivelassi poi dovrei uccidervi. Perciò è meglio evitare... avrei troppe scartoffie da riempire altrimenti. Cosa stavo dicendo? Ah sì... Io e Michael abbiamo legato subito, e da allora siamo praticamente inseparabili. Siamo come fratelli, lui è la mia famiglia.
"Mike, lo sai che non vincerò mai quel premio. In questo posto sono troppo maschilisti, la miglior spia dell'anno non sarà mai una donna."
"E se truccassimo le votazioni?"
"Per caso vuoi essere spedito all'FBI? Perché io non ci tengo a finire così in basso, perciò passo" dico, e lui alza gli occhi al cielo. C'è un'altra cosa che dovete sapere: tra CIA ed FBI non corre buon sangue. È così da sempre, praticamente è una pietra miliare della società americana. Capita alcune volte che entrambe le agenzie lavorino allo stesso caso, e non va mai a finire bene. Gli agenti si stuzzicano e si mettono i bastoni tra le ruote, perché ognuno vuole 'conquistare' la missione e portare a casa un punto, per mettere in ridicolo l'agenzia avversaria. E poi, diciamocelo: gli agenti dell'FBI sono davvero noiosi. Hanno quintali di regole e protocolli sa seguire, e devono avere un mandato per prelevare le prove e addirittura per compiere un arresto. Noi della CIA invece non dobbiamo rendere conto a nessuno, tutto quello che conta è portare a termine la missione, il come non è rilevante.
"Per quello che vale, per me dovresti vincere tu" dice Michael, stringendomi a sé. Gli sorrido riconoscente, lui ha sempre così tanta fiducia in me. Vede sempre il lato positivo della situazione, e io lo invidio per questo. Noi siamo completamente diversi, eppure siamo davvero molto legati. È incredibile come due persone così diverse possano volersi così bene.
"Cosa ne dici se stasera ordiniamo cibo cinese e ci facciamo una maratona di film?" chiedo, e solo a sentir parlare di cibo gli si illuminano gli occhi.
"Sto morendo di fame" ribatte Michael, e io non posso fare a meno di ridacchiare.
Dopo un giornata di duro lavoro, non c'è niente di meglio di spaparanzarsi sul divano a guardare Avengers, ingozzandosi di involtini primavera e spaghetti di riso, insieme al ragazzo a cui si tiene di più.
SPAZIO ME
SONO TORNATA BELLEZZE!😍😎
Mi siete mancate un sacco, e spero di esservi mancata anche io. Questa storia sarà diversa dalle altre, perciò preparatevi a tanti colpi di scena e rivelazioni shock.
Spero davvero che vi piaccia, se vi la lasciate una stellina e un commento, sono curiosa di sapere la vostra opinione su questo primo capitolo.
Alla prossima, bacini
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Undercover Love ~ Luke Hemmings
FanfictionJay potrebbe sembrare una ragazza normale, sempre se considerate una cosa da tutti i giorni proteggere ambasciatori e diplomatici di altri Paesi, sventare complotti ed essere cintura nera di qualsiasi arte marziale vi venga in mente. Se per voi tutt...