34. Sucker For Pain

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I torture you
Take my hand through the flames
I torture you
I'm a slave to your games
I'm just a sucker for pain

JAY'S POV

Mi pulsa la testa, e a giudicare dalla sensazione di bagnato che sento sulla nuca, devo avere una ferita bella profonda. Apro lentamente le palpebre, e la stanza polverosa e decisamente troppo luminosa in cui mi trovo non la smette di girare, dandomi un senso di nausea. Ma non è niente paragonato a quando metto a fuoco la persona che mi sta davanti.

"Buenos dias, querida. Era ora che ci degnassi della tua compagnia." Il suono dei suoi tacchi rimbomba per la stanza, mentre lei si avvicina a me. "Sai, per un istante ho temuto che il colpo alla testa ti avesse uccisa. Non hai idea di quanto mi sarebbe dispiaciuto perderti prima di aver potuto fare una chiacchierata tra donne" Gabriela sorride beffarda prima di lasciarsi cadere sulla sedia di fronte a me. Siamo talmente vicine che le nostre ginocchia si sfiorano - mossa alquanto stupida, dato che sono decisamente più agile di lei nel combattimento corpo a corpo.

Nella mia mente si sta già formando un piano per neutralizzarla e andarmene da qui - ovunque sia questo qui - quando mi accorgo di non riuscire a muovere le braccia. Abbasso lo sguardo e noto le corde che stringono i miei polsi attorno ai braccioli di legno della sedia. Sul serio? Mi hanno davvero legata a una sedia di legno con una corda?

Ma che fine hanno fatto i criminali di una volta?

"Sai, io sono come un virus. È difficile liberarsi di me" lei sorride alle mie parole, prima di appoggiare i gomiti sulle ginocchia e guardarmi dritta negli occhi.

"È un vero peccato che tu sia dalla parte sbagliata. Saremmo potute essere grandi amiche, siamo così simili."

"Ti sbagli. Tu sei una psicopatica, io invece ho ancora tutte le rotelle al loro posto" ribatto, e nonostante cerchi di mascherarlo, lo vedo nei suoi occhi che le mie parole le hanno dato fastidio.

Gabriela si alza, camminando alle mie spalle, mentre il suono dei suoi tacchi rimbomba nella stanza. Io ne approfitto per guardarmi intorno e cercare qualcosa di utile per la fuga. Il soffitto è molto alto - dai sette ai nove metri - e alla mia sinistra ci sono delle scale di metallo che portano a una specie di soppalco, da cui si accede a una porta - ovviamente sorvegliata - che credo porti ad una terrazza o al tetto. Dritto davanti a me c'è un'altra porta, sorvegliata da due omoni massicci e armati fino ai denti. Sulla destra, invece, c'è un lungo tavolo ricoperto di ogni strumento di tortura conosciuto dall'uomo - pinze, coltelli, mannaie, tarantole vive, sacchetti di plastica e taniche piene di liquido, acqua o benzina che sia.

"Non voglio usare niente di tutto questo con te" dice Gabriela alle mie spalle, appoggiando le mani sullo schienale della mia sedia. "Sarebbe un vero peccato rovinare il tuo bel corpicino, e poi sono sicura che tu sia stata addestrata per sopportare qualsiasi tortura. Sbaglio, forse?"

"Non sono l'unica ad aver fatto i compiti" ribatto, e lei si lascia sfuggire una risatina.

"Non sono in molte le spie donne così brave in questo Paese. E poi mi piace sapere contro chi sto giocando una partita."

"Quindi per te è tutto un gioco?"

"Diciamo che a differenza di voi federali, a me non importa se l'ambasciatore muore. Io otterrò comunque quello che voglio." Gabriela si appoggia con la schiena al muro e mi guarda, sorridendo soddisfatta. "Non capisci? Io ho già vinto. Quindi perché rendere le cose difficili? Dimmi dove si trova l'ambasciatore, e ti lascerò andare."

Crede davvero che io sia così stupida? A meno che non trovi un modo per scappare, non c'è possibilità che io lasci questo posto viva.

A Gabriela non importa niente di me, quindi, anche se riuscissi a liberarmi, ci sono alte probabilità che mi faccia uccidere prima che io riesca ad arrivare a una delle due porte. Un suicidio, praticamente. Ma preferisco morire tentando di andarmene, piuttosto che stare qui ad aspettare che questa psicopatica decida come uccidermi.

"Mi hai convinta" mormoro, e lei si avvicina di nuovo a me, accucciandosi al mio fianco. Avvicino il viso al suo, e prima che lei riesca a capirci qualcosa, le do una testata forte sul naso - e a giudicare dal CRACK che ho sentito, le ho appena rotto il setto nasale. Lei barcolla e si sbilancia, cadendo all'indietro. Prima che le sue guardie riescano a capire cos'è successo, mi alzo e carico con tutta la forza che ho, prima di andare a sbattere con la sedia contro il muro. Il legno va in frantumi e alcune schegge si conficcano nella mia pelle, ma ci penserò dopo. Gli scagnozzi di Gabriela si avvicinano, puntandomi contro le loro armi.

Che illusi, credono davvero che un paio di pistole possano fermarmi?

Afferro un coltello dal tavolo delle torture, e corro verso la guardia più vicina. La colpisco con un calcio sull'addome, facendola cadere all'indietro. L'uomo cerca di afferrarmi e portarmi giù con lui, ma io gli conficco il coltello nel petto prima che il suo corpo tocchi terra. Dei passi pesanti alle mie spalle mi fanno voltare appena in tempo, prima che il pugno di un'altra guardia mi colpisca al viso. Sento il sangue colarmi lungo la guancia, ma non mi fermo. Gli restituisco il colpo, e mentre la guardia barcolla, prendo la rincorsa e le salto letteralmente addosso, circondandogli il collo con le gambe. Stringo con tutta la mia forza, finché l'uomo non si accascia al suolo, esanime.

"Fai un altro passo e ti faccio saltare il cervello!" sbraita l'uomo sul soppalco, e io gli rivolgo un'occhiata scettica, e senza che se ne accorga, afferro un altro coltello e glielo lancio, conficcandoglielo in fronte.

Le guardie sono tutte a terra. Ora non mi resta che andarmen...

Il rumore della sicura della pistola risuona per la stanza, e mi volto appena in tempo per vedere Gabriela che mi punta contro la sua pistola.

"Devo ammetterlo, ti avevo sottovalutata" ha il respiro affannato e il viso e la maglietta sporchi di sangue. "Ora capisco perché Bellamy era così attratto da te."

Il tempo sembra essersi fermato, mentre queste parole mi entrano in testa, come un tarlo. Come diavolo fa a sapere di Bellamy?

"Stai mentendo, tu non sai niente di Bellamy" sibilo, e una risata sadica lascia le sue labbra.

"Non essere sciocca. Del resto, l'ho ucciso, quindi chi può conoscerlo meglio di me?"

Cosa?

"Non lo sapevi, querida? Non sapevi che il posto dov'è morto Bellamy era uno dei capannoni della mia famiglia, del mio cartello?" non può essere vero, il capo me l'avrebbe detto.

Gabriela continua a ridere, mentre io stringo forte i pugni. Per tutti questi anni ho cercato il responsabile della morte del mio partner, e ora che è qui davanti ai miei occhi, sono completamente paralizzata. Non per la paura, ma per la rabbia. Nessuna tortura né trappola né tecnica di combattimento mi sembra abbastanza per fargliela pagare per quello che ha fatto a Bellamy.

"Sai, c'è qualcosa di ironico in tutta questa storia, non credi? Lui è morto tre anni fa in questo capannone, e tu ora sei nello stesso posto, e tra poco morirai anche tu. È quasi una coincidenza poetica, non sei d'accordo?"

Ed è a quel punto che non riesco più a trattenermi. Scatto in avanti, pronta a riempirla di pugni e a farle provare un po' del dolore che ho sentito io per tutti questi anni, quando una scarica elettrica mi attraversa ogni singolo nervo del corpo, e collasso al suolo in preda agli spasmi. I muscoli non rispondono, il cuore batte all'impazzata, e un fastidioso ronzio mi impedisce di sentire chiaramente i suoni e i rumori che mi circondano. L'ultima cosa che vedo sono gli stivali con il tacco di Gabriela che si avvicinano, e poi nel giro di ventiquattr'ore svengo per la seconda volta.

SPAZIO ME
Capitolo denso di emozioni, non credete? Beh, vi anticipo che questo è solo l'inizio 😇 vi aspettavate che Gabriela avesse a che fare con la morte di Bellamy? Cosa credete che farà a Jay? E cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo? Sbizzarritevi e fatemi sapere le vostre opinioni.
Grazie per essere arrivate fino a questo punto della storia, per le vostre letture, per le stelline e per i commenti che mi lasciate sempre. Siete le migliori lettrici del mondo 😘😍
Alla prossima, bacini ❤️🍬

P.S. almas2504 aspetto gli scleri per la canzone 😝😘

Undercover Love ~ Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora