You wanna be more than just friends
I can't go through this again
Stop trying to get inside my headNon ho chiuso occhio stanotte. Da quando Luke è uscito da casa mia ieri sera, la maledetta vocina fastidiosa non ha fatto altro che riempirmi la testa di dubbi, domande e sensi di colpa.
Come ho potuto credere davvero che lasciarmi guidare dal cuore fosse una buona idea? Come ho fatto ad essere così ingenua?
"Se continui a girare il cucchiaino nella tazza con così tanta forza, farai il buco nella ceramica."
Lancio un'occhiataccia al mio amico, e lui alza le mani in segno di resa, prima di bere un lungo sorso di caffè. Maledizione a te Michael, e ai tuoi discorsi filosofici! È tutta colpa tua! Ok, è colpa tua al cinquanta per cento, ma comunque una buona parte è colpa tua!
"Quanto ancora vuoi torturarci, Jay?" mi chiede Lori.
"Non so di cosa stai parlando."
"D'accordo. Allora non ti dispiace se chiedo a Luke cos'è successo ieri sera, giusto?"
Michael e Lori, vi adoro, ma in questo momento vorrei davvero lanciarvi addosso del caffè bollente.
E adesso come faccio a uscire da questa situazione?
I miei amici continuano a guardarmi in attesa di risposte, e sinceramente sono troppo confusa al momento per inventarmi una storia credibile. E poi chissà, magari mi daranno un consiglio utile.
"Ci siamo baciati."
"Si tesoro, c'eravamo anche noi."
"No, Lori, quello non era niente in confronto al bacio che ci siamo dati dopo."
Se fossimo in un cartone animato, i miei amici avrebbero la mascella che tocca il pavimento e gli occhi fuori dalle orbite.
"Aspetta un attimo. Vi siete baciati baciati?"
Dal suo tono di voce, sembra che Lori mi abbia chiesto se ho appena ucciso qualcuno. Ma se fino a ieri non vedeva l'ora che mi lasciassi andare! Sono così maledettamente confusa!
"Si, ci siamo baciati baciati" e mentre pronuncio queste parole un enorme sorriso spunta sulle labbra dei miei amici. "Ho seguito il tuo consiglio, provando ad ascoltare il cuore, e sul momento è stato tutto perfetto" continuo, mentre Michael mi sorride dolcemente. "Ma non appena lui è uscito da quella porta, la vocina fastidiosa non mi ha dato tregua per un secondo. Ho combinato un disastro!"
Ed ecco che i sorrisi dei miei amici si trasformano in espressioni confuse. Lori si viene a sedere accanto a me, poggiandomi una mano sulla schiena e muovendola su e giù per darmi conforto.
"Tesoro, non essere così dura con te stessa. Non hai combinato un disastro, anzi. Questa è la prima volta da quando è morto Bell che ti lasci andare con un ragazzo. È un enorme passo avanti, santo cielo!"
"Ma io mi sento così confusa! È come se avessi tradito tuo fratello, non lo capisci?"
La mia amica mi rivolge un sorriso triste, prima di abbracciarmi forte.
"Mio fratello ti amava alla follia, Jay, ma lui è morto e per quanto mi faccia male dirlo, non tornerà. Ma sono sicura al cento per cento che non vorrebbe che tu rimanessi bloccata nel suo ricordo in questo modo. So quanto è stato importante per te, ma lui vorrebbe che tu andassi avanti, che ti rifacessi una vita."
So che lei sta solo cercando di aiutarmi, ma non è così semplice. Per lei è diverso. Lei ha perso suo fratello, non il ragazzo che amava più di sé stessa. Se fosse successa la stessa cosa a Michael, non credo che direbbe una cosa simile. Nessuno può capire il mio dolore, nemmeno lei.
"Ho bisogno di un po' di tempo per rifletterci su" mormoro, e lei annuisce sulla mia spalla, prima che anche Michael si aggiunga al nostro abbraccio.
Dicono che il tempo è in grado di curare ogni ferita. Quanto ancora dovrò aspettare prima che succeda anche a me?
*****
L'ambasciata non mi è mai sembrata tanto spaventosa come ora. Non è tanto l'imponenza dell'edificio a mettermi soggezione, piuttosto il ragazzo biondo che mi sta aspettando fuori dal cancello. Ha in mano un bicchiere di caffè - sono pronta a scommettere che sia per me - e non appena mi vede sulle sue labbra spunta il più bel sorriso che io abbia mai visto. Il mio cuore sta battendo all'impazzata, e mi sembra di avere un uragano che turbina nel mio cervello, che sta mettendo a soqquadro tutte le mie certezze.
Posso farcela. Ho affrontato situazioni molto più spaventose e pericolose. Devo ignorare le sensazioni che sto provando adesso e concentrarmi solo ed esclusivamente sulla missione. Un bel respiro profondo. Posso farcela.
"Buongiorno partner. Come stai?" mi chiede senza smettere di sorridere, porgendomi il bicchiere di caffè - come faceva a sapere che amo il caffè alla nocciola?
"Tutto bene" mento, ma lui - per quanto detesti ammetterlo - è una spia troppo esperta per non accorgersene. In un attimo il suo sorriso svanisce, sostituito da uno sguardo confuso e un po' preoccupato. Ecco, ora arriva il brutto.
"Cosa succede?"
Un bel respiro. Ce la posso fare. Ce la posso fare. Posso farcela, vero?
"Quello che è successo ieri sera è stato un errore. È stato tutt'altro che professionale. Non avremmo dovuto lasciarci andare in quel modo. Facciamo finta che non sia mai successo, d'accordo?"
Ogni parola è stata come una coltellata allo stomaco. Ma l'espressione sul viso di Luke è diecimila volte peggio, come se qualcuno mi avesse aperto la gabbia toracica e mi avesse strappato i polmoni a mani nude.
"Mi stai prendendo in giro, vero?"
Ci siamo. Rabbia. Confusione. Dolore. Proprio quello che volevo evitare. Complimenti Jay, missione compiuta.
Vorrei dirgli che sì, è tutto uno scherzo. Vorrei dirgli che sono confusa e non so nemmeno io cosa voglio. Vorrei dirgli che quello che è successo ieri sera è stato semplicemente meraviglioso. Ma sono troppo codarda, troppo orgogliosa, troppo confusa per ammettere a lui - ma sopratutto a me stessa - che ho detto delle stupidaggini. Però ormai è troppo tardi. È la cosa giusta da fare. Preferisco farmi odiare da lui ora, piuttosto che farlo soffrire dopo.
"Non sono mai stata tanto seria in vita mia, Hemmings. Noi siamo solo colleghi, niente di più. Per me la vita privata e il lavoro devono stare il più lontani possibile, e sono sicura che tu sia perfettamente in grado di capire e rispettare la mia decisione."
Sono una persona orribile. È vero, mentire fa parte del mio lavoro, ma mai e poi mai avrei voluto mentire in questo modo a Luke.
La sua espressione è dura, la mascella contratta e gli occhi solitamente di un azzurro limpidissimo sono di un blu scuro, come un mare in tempesta. Stringe i pugni lungo i fianchi, e so che le mie parole gli hanno fatto più male di un colpo violento.
Il tempo sembra fermarsi, e il silenzio che c'è tra noi non fa altro che alimentare il mio malessere. Ma non è niente paragonato a quando Luke decide di aprire bocca.
"Sarà meglio andare, Ross. Non vorrei mai che la mia presenza potesse compromettere l'esito di questa missione" dice con voce aspra e delusa, marcando il mio cognome come se solo pronunciarlo gli facesse schifo. Non mi guarda nemmeno negli occhi mentre parla, anzi, non ho nemmeno il tempo di pensare a una risposta che lui si è già voltato e sta camminando verso l'enorme porta dell'ambasciata.
Speravo davvero che avrebbe capito. Non volevo affatto farlo soffrire. Non volevo che nessuno dei due soffrisse. Beh, missione fallita. Lui è arrabbiato e deluso, e io sono più devastata dal suo atteggiamento di quanto avrei mai immaginato. E adesso?
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Undercover Love ~ Luke Hemmings
ФанфикJay potrebbe sembrare una ragazza normale, sempre se considerate una cosa da tutti i giorni proteggere ambasciatori e diplomatici di altri Paesi, sventare complotti ed essere cintura nera di qualsiasi arte marziale vi venga in mente. Se per voi tutt...