37. What Doesn't Kill You Makes You Stronger

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You think you got the best of me
Think you had the last laugh
Bet you think that everything good is gone
Think you left me broken down
Think that I'd come running back
Baby you don't know me, cause you're dead wrong

JAY'S POV

Avete presente quando un aereo sta per schiantarsi, e ogni indicatore presente nella cabina di pilotaggio lampeggia e emette un rumore fastidioso per avvisare del pericolo? Ecco, in questo momento il mio radar interiore si comporta esattamente così.

In meno di ventiquattr'ore mi hanno sparato, picchiato, stordito con il teaser, e ridotto ad una specie di zombie. Ho scoperto finalmente la verità sulla morte del mio partner, ma non sono in grado di vendicarlo perché non mi reggo in piedi. Ora mi spiegate che razza di spia sono? Chi voglio prendere in giro? Sono più vulnerabile di un pulcino appena nato al momento!

La stanza è illuminata da lampade al neon che pendono dal soffitto, deve essere una specie di deposito. È pieno di casse di varie dimensioni, e dalla mia posizione riesco ad individuare sette guardie che controllano la zona. Deve essere qui che inseriscono la droga nei pacchi intercettati e la rispediscono ai loro clienti.

Io e la mia squadra - ho ancora il coraggio di chiamarla così dopo che loro hanno salvato me? - siamo nascosti dietro delle enormi casse, pronti a fare la nostra mossa. E con mossa intendo dire che loro neutralizzano il nemico mentre io sto nascosta qui perché non posso fare assolutamente niente - oltre al fatto di essere un peso per la squadra.

Non mi sono mai sentita tanto inutile in vita mia.

Al mio fianco Luke sta facendo vagare lo sguardo per la stanza alla ricerca di qualcosa che possa aiutarci. Sento le rotelle del suo cervello girare freneticamente mentre cerca una soluzione a questa situazione. Ma lo conosco ormai, e so che sarebbe disposto a morire pur di catturare Gabriela e farci uscire da qui illesi. Ed è proprio per questo che devo trovare una soluzione prima di lui.

Io ormai sono praticamente morta, se rimanessi uccisa per salvarli non sarebbe una grande perdita. Ma lui... Luke è troppo importante, troppo speciale per rinunciare a quello che la vita ha da offrirgli ancora.

Ora so cosa devo fare. È l'unico modo per portare a termine la missione, per vedere quella schifosa assassina dietro le sbarre a marcire. Non ho intenzione di lasciarmi sfuggire questa opportunità.

Agisco e basta. Con la poca forza che mi rimane, mi alzo e punto la pistola contro Gabriela, che mi dà le spalle. Cammino piano, con molta fatica e dolore, ma non mi fermo - nemmeno quando Luke cerca di afferrarmi la gamba e riportarmi nel nascondiglio.

Perdonami Luke. Non ho scelta.

"Sai, credevo che una criminale come te non commettesse due volte lo stesso errore" il tono della mia voce è sicuro, grazie al cielo. Gabriela si gira verso di me, e l'espressione totalmente basita sul suo viso mi dà soddisfazione. "Sottovalutarmi la prima volta ti è costato il naso, ma stavolta non sarò così magnanima" continuo, avanzando verso di lei con la pistola puntata dritta al suo cuore.

"La tua forza d'animo è senza dubbio encomiabile, querida. Ma cosa pensi che faranno i miei uomini quando avrai premuto il grilletto?" chiede lei, convinta di aver appena fatto crollare le mie certezze. Poverina, non ha ancora capito che fa tutto parte del mio piano?

I suoi uomini puntano le loro armi contro di me, e io riesco a contarli tutti finalmente. Sono tredici in tutto, e anche i miei compagni dal loro nascondiglio li vedono tutti. Speriamo che abbiano capito il mio piano.

Il fischio che accompagna ogni mio respiro si fa sempre più acuto, e ogni volta che i miei polmoni cercando di prender aria, è come ricevere una coltellata.

"C'è una cosa che non mi torna. Come hai fatto a ingannare la DEA per tutto questo tempo? Le tue doti di spia non sono così eccezionali, così come quelle da attrice" Gabriela stringe i pugni lungo i fianchi, e sferra il suo attacco. Con uno strattone cerca di togliermi la pistola dalle mani, con il solo risultato di farmi sparare un paio di colpi contro il pavimento. Il rumore degli spari rimbomba nella grande stanza, stordendomi per un attimo. Gabriela ne approfitta, mettendo a segno un pugno nel mio stomaco. Mi accascio al suolo, senza fiato, e lei mi punta contro la pistola.

"Avrei dovuto ucciderti all'ambasciata. Mi sarei risparmiata un sacco di problemi" dice, con il dito pronto a premere il grilletto.

Questa ragazza è davvero una stupida.

"Agenti federali, mettete giù le armi!" la voce di Calum rimbomba per la stanza, un secondo prima che una pioggia di proiettili esploda. Le guardie sparano verso il nascondiglio della mia squadra, che però non si limita a subire. Rispondono al fuoco, e quasi sempre i tiri vanno a segno.

Gabriela si è accovacciata a pochi passi da me, con le mani sulla testa per ripararsi dalle schegge di legno e di vetro che volano per la stanza. Vuole scappare, glielo si legge in faccia. Ma non glielo permetterò.

Nella confusione, non si sente il mio corpo che striscia sul pavimento. Le afferro un braccio, e prima che se ne renda conto mi sono ripresa la pistola. La colpisco con la canna dell'arma al viso, facendola cadere all'indietro. Mi metto a cavalcioni su di lei, impedendole la fuga, mentre la pioggia di proiettili si ferma.

Lei è qui, sanguinante, con quel sorriso sfottente stampato sulle labbra, e tutta la rabbia che ho mi attraversa il corpo come una scarica elettrica. Tutto quello che lei ha fatto - la morte di Bellamy, il tradimento nei confronti di Luke, gli attentati all'ambasciatore, la tortura - mi invade la mente, e un secondo dopo il mio pugno si scontra con il suo viso. Ancora, e ancora.

Qualcuno mi afferra le braccia da dietro, fermandomi. "L'abbiamo presa, Jay. È tutto finito adesso" la voce di Luke mi rassicura, mentre mi aiuta ad alzarmi.

"Luke?" chiede Gabriela, con un tono misto tra sorpresa e disprezzo. Si asciuga con la manica il rivolo di sangue che le esce dalle labbra, prima di far passare lo sguardo da me a Luke. "Ora capisco come faceva a sapere così tante cose di me."

"Ti senti tradita, Gabs?" chiede Luke, ma il modo in cui pronuncia il nome della sua ex partner fa trapelare tutte le sue emozioni - rabbia, indignazione, disprezzo.

"Non credevo saresti arrivato a tanto. Un tempo dicevi di amarmi, ma adesso? Hai intenzione di uccidermi?" le sue parole mi procurano una fitta di gelosia incredibile, e devo trattenermi con tutte le mie forze per non darle un altro pugno.

"E toglierti il piacere di sopravvivere in prigione? Nemmeno per sogno" questo ragazzo sembra tanto il Luke all'inizio di questa missione. Ma non so perché, ora vederlo così sarcastico e sprezzante non mi fa più lo stesso effetto di prima.

"Mi dispiace, Lukey, ma io non ho alcuna intenzione di finire in prigione" non ho nemmeno il tempo di assimilare le parole di Gabriela, perché lei ha già tirato fuori una pistola dallo stivale e ha già premuto il grilletto.

Non verso di me. Verso Luke. E per la seconda volta agisco senza pensare. Mi butto sulla traiettoria, mentre un altro sparo rieccheggia per la stanza.

SPAZIO ME
Eh niente, anche questa volta mi faccio odiare da voi 😇🙈
Come vi è sembrato questo capitolo? Gabriela è sempre più simpatica, non trovate? 😂 cosa pensate che succederà adesso?
Ormai manca pochissimo alla fine, e ne approfitto ancora una volta per ringraziarvi del vostro supporto 😘
Alla prossima, bacini ❤️🍬

Undercover Love ~ Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora