Undercover Love ~ Luke Hemmings

40. To Be Loved

Right from the beginning we were wrong I found
But no one did it better baby pound for pound
Those heavyweight fights were right for me
To learn how to see the light clearly
And it's the light I see in you

Sapevo che il capo avrebbe fatto la scelta giusta.

Luke è sul palco, e anche se sembra spavaldo, so che in realtà si sta chiedendo che ci fa lassù. Il capo gli stringe la mano e gli porge la targa, mentre qualcuno sotto il palco immortala il momento. Dopodiché il capo da una pacca sulla spalla di Luke, e lo spinge verso il microfono per fare il suo discorso. Il mio partner si schiarisce la voce, prima di cominciare a parlare.

"Comincerò dicendo che non me l'aspettavo" Luke sfoggia il suo sorriso malizioso, e tutti nella sala ridono. "Dico davvero, per me è un onore essere qui stasera e ricevere questo riconoscimento così importante. Per questo voglio ringraziare tutti voi, i miglior agenti speciali del Paese, e questa straordinaria agenzia, che ogni giorno ci permette di salvare milioni di vite" la sua voce è calda e sensuale, come una carezza, e mentre parla il suo sguardo vaga tra la folla, come se cercasse qualcuno. Michael e Lori sono seduti ad un tavolo a cinque metri da me, e quando Luke guarda verso di loro, Michael gli fa un cenno con la testa, come per dirgli che è tutto ok.

Io sono in piedi appoggiata allo stipite della porta, lontana dalle altre persone, con lo sguardo puntato su Luke. Non posso fare a meno di pensare a quanto sia affascinante stasera - più del solito, s'intende. Lo smoking nero, la camicia bianca e il papillon gli danno un'aria sofisticata - molto in stile James Bond. La barba scura di un paio di giorni mette ancora più in risalto i suoi occhi azzurrissimi, e i capelli spettinati ma non troppo contribuiscono al suo aspetto da bad boy. In una parola: perfetto.

"La nostra vita è emozionante e piena di azione, e tutti noi siamo fieri di quello che facciamo. Ma c'è una cosa che ho imparato durante questi ultimi mesi che voglio condividere con voi. Non importa quello che facciamo al lavoro, dobbiamo sempre ricordarci che c'è anche un'altra parte della nostra vita a cui dobbiamo dedicare la giusta attenzione. Sto parlando della vita vera, quella che ci aspetta quando torniamo a casa dal nostro cane, dai nostri amici o dalla nostra famiglia. Per quanto questo lavoro sia incredibile, non dobbiamo mai scordarci delle persone che amiamo e che ci amano, perché senza questo non siamo niente" lo sguardo di Luke incontra il mio, e il resto della sala scompare. Ci siamo solo io e lui, e le splendide parole che ha appena detto. "Io l'ho imparato, e non c'è giorno in cui non ringrazi l'Universo per avermi fatto il regalo più bello di tutti."

L'ha detto davvero o me lo sono sognata?

Non ho il tempo di scoprirlo purtroppo, perché una mano si poggia sulla mia spalla, prima che il capo mi rivolga la parola.

"Vieni con me Ross. È arrivato il momento di parlare."

Camminiamo per i corridoi vuoti dell'edificio, con il suono dei nostri passi che rieccheggia lungo le pareti, fino ad arrivare all'ufficio del capo. Entriamo, e lui mi offre un bicchiere di scotch, anche se sa che non lo berrò come le volte precedenti.

"Ho una nuova missione per te, ma voglio prima precisare che non sei obbligata ad accettare."

Questo è strano. Il capo non specifica mai questa clausola. E con mai, intendo proprio MAI.

"Di cosa si tratta?"

"L'ambasciatore Irwin ripartirà per l'Arzmakistan domani mattina. Mi ha chiamato per sapere come stavi, e per tutto il tempo non ha fatto che ringraziarmi per averti mandata a proteggerlo."

Questo sì che mi riempie d'orgoglio. Di certo, se il primo giorno qualcuno mi avesse detto che l'ambasciatore sessista e arrogante che dovevo proteggere mi avrebbe fatto i complimenti per il mio lavoro, non lo avrei certamente preso sul serio.