28. Barely Breathing

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Cause I am barely breathing
And I can't find the air
I don't know who I'm kidding
Imagining you care

Erano anni che nessuno metteva piede in questo tunnel - e si vede. Ragnatele, topi e insetti non identificati sbucano da ogni dove, probabilmente per osservare il nostro strano gruppo che è venuto a disturbarli.

Ormai sono quasi due ore che camminiamo senza sosta, e tra poco sbucheremo all'aria aperta - e saremo di nuovo un bersaglio. Nessuno apre bocca, tutti sono concentrati sui loro passi e probabilmente sui loro pensieri. Ogni tanto Michael si guarda indietro, per accertarsi che Lori e io siamo ancora sulle sue tracce. Sam e Calum, pochi passi avanti a me, si tengono per mano, e il mio cervello ne approfitta per ricordarmi che potrebbero aver ucciso Bellamy - per un secondo avevo smesso di pensarci, grazie mille Universo.

"Continuo a chiedermi su quante altre cose mi abbia mentito."

La voce di Luke è un sussurro, ma camminiamo così vicini che mi sembra abbia urlato queste parole.

"Anche io" mormoro, mentre la mia mente ripercorre tutti gli anni che abbiamo passato qui a Washington. Come ho fatto a non accorgermi dei segnali? Tutte le volte che mi dava buca per vederci, il fatto che non le piacesse frequentare posti molto affollati o troppo isolati, il modo in cui svicolava quando le facevo delle domande sul suo lavoro di avvocato... Se ci ripenso ora, era ovvio che mi stesse nascondendo qualcosa. Stupida, stupida, stupida!

"È come se fossimo vicini ma estremamente lontani... Capisci che intendo?"

"Vicini come due estranei."

Luke annuisce debolmente, prima di passarsi una mano tra i capelli. È strano, ma è come se quello che è successo con i nostri amici ci avesse avvicinato ancora di più. Lui capisce come mi sento, più o meno, e si appoggia a me perché sa che io capisco cosa prova in questo momento. È un legame forte, una vera e propria prova di fiducia. Ma vederlo così giù, e non sentirlo mentre si vanta come suo solito... non posso credere che sto per dirlo... mi manca. Wow, l'ho detto sul serio?

"Sarebbe un buon titolo per una canzone, non credi?" forse cercare di sdrammatizzare lo tirerà un po' su di morale. Tentar non nuoce, no?

"E sentiamo, da quando ti intendi di canzoni? Non credevo nemmeno che una come te sapesse cos'è la musica."

Potrebbero sembrare parole taglienti, ma il sorrisetto malizioso che le accompagna è un chiaro segno che Luke starà bene - non è per vantarmi, ma sono piuttosto brava a risollevare il morale delle persone.

Eravamo così impegnati nella nostra conversazione - quasi come se fossimo chiusi in una bolla - da non accorgerci che il resto del gruppo si era fermato. C'è un muro di roccia dritto davanti a noi, che indica la fine della corsa.

"Avevi detto che questo tunnel ci avrebbe portati fuori!"

Qualcuno chiuda il becco a Shawn, prima che gli spari. Non può frignare come una ragazzina di continuo, che razza di agente è? Dov'è il suo autocontrollo?

Non gli rispondo nemmeno. Avanzo verso Michael, che mi porge la torcia, e sposto il fascio di luce sulla parete alla mia destra, dove una scala a pioli arrugginita conduce a una grata.

"L'uscita è lassù" dico ovvia, prima di arrampicarmi sui gradini. Con una spallata la grata si apre, e io balzo fuori dal tunnel. Ormai è sera, e il bosco a quest'ora non è esattamente un posticino invitante. Mi guardo intorno, identificando i segni che ci aiuteranno a trovare la strada da percorrere.

Ad uno ad uno i miei compagni escono dalla grata e si affiancano a me, riprendendo fiato per un attimo. Non immagino il mal di piedi di Natasha - farsi tutti questi chilometri a piedi con quei tacchi è tutt'altro che piacevole.

Undercover Love ~ Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora