36. Cry

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Is it over yet?
Can I open my eyes?
Is this what as it gets?
Is this what it feels like to really cry?

Mi avvicino piano al suo corpo, ancora legato alla sedia. Le mani mi tremano, e ho un groppo in gola che mi impedisce di parlare. Al mio fianco, Lori ha il viso rigato di lacrime, e Michael la stringe forte a sé, anche lui con gli occhi lucidi.

È tutta colpa mia. Se le avessi impedito di farsi catturare, a quest'ora sarebbe ancora viva.

Con le dita le sposto una ciocca di capelli dalla fronte, e se non fossi sicuro al cento per cento che questa è la mia Jay, faticherei a riconoscerla a causa dei lividi.

"Mi dispiace così tanto" mormoro, e una lacrima sfugge al mio controllo, bagnando la mia guancia. Gabriela la deve pagare per questo, non può passarla liscia.

"Ragazzi, mi dispiace ma dobbiamo andare" Shawn ha ragione, ma non voglio lasciarla qui.

Tiro fuori il coltello dalla cintura e taglio le fascette attorno ai suoi polsi e alle sue caviglie. "Mike, dammi una mano" dico, e il mio amico non se lo fa ripetere. Con dolcezza afferra un braccio di Jay e mi aiuta a sollevarla. Stringo il suo corpo tra le mie braccia, e sinceramente tutto quello che vorrei è sedermi qui e piangere in pace.

"Ahio."

Il suono è appena udibile, ma non me lo sono immaginato. Le sue palpebre sfarfallano, e quando vedo i suoi occhi nocciola, il mio cuore perde un battito.

"Sei viva!" probabilmente l'ho urlato troppo forte, ma non me ne importa assolutamente niente al momento. Il suo petto si muove a malapena, e un fischio fastidioso accompagna ogni suo respiro, ma sta ancora respirando. È ancora viva, non sono arrivato troppo tardi.

"Te l'avevo detto che non ti saresti liberato di me facilmente" sussurra, e cerca di sorridermi, ma il risultato è più simile ad una smorfia di dolore.

"Ci hai fatto prendere un colpo" dice Michael, e al suo fianco Lori ha un enorme sorriso stampato sulle labbra, mentre si asciuga con le dita le lacrime dalle guance.

Ma io non riesco a guardare qualcosa che non sia la mia Jay. Ho temuto che fosse morta, credevo che non avrei mai più rivisto i suoi occhi nocciola che amo alla follia, o il suo sorriso stupendo. Temevo che non avrei mai più sentito la sua risata, e nemmeno quel tono sarcastico che tanto mi fa impazzire. In più, il dottore che c'è in me non riesce a smettere di analizzare il suo corpo, alla ricerca di ferite gravi o danni permanenti. Ha un'occhio pesto, un taglio sulla guancia, lo zigomo gonfio e livido, un labbro spaccato, e sangue secco che le macchia la pelle - e sicuramente anche il resto del suo corpo è ricoperto di lividi, per non parlare dei danni interni. E nonostante siamo nel bel mezzo di una missione, circondati da altri agenti, non riesco a trattenermi: mi sporgo verso di lei e la bacio delicatamente, con il terrore che sotto il mio tocco possa scomparire. È inutile cercare di nasconderlo ormai, non ho più paura di ammettere che sono innamorato di lei. E non permetterò a nessuno di portarmela via.

"È tutto molto bello, ma ora dobbiamo andare, prima che si accorgano che siamo qui" esclama Shawn.

Ha ragione, penserò dopo a curare Jay. Ancora con il suo corpo tra le braccia, seguo gli altri verso l'uscita, ma le sue parole mi ghiacciano sul posto.

"Lasciatemi qui."

È impazzita per caso? Non ho fatto tutta questa fatica per lasciarla qui.

"Neanche per sogno. Tu vieni con noi" il mio tono non ammette repliche, ma Jay è testarda come un mulo. Cerca di mettere i piedi a terra, ma io stringo di più la presa sul suo corpo. Non posso lasciarla andare, non di nuovo.

"Gabriela non sa che ho dei compagni. Io non le ho detto niente di niente, la sto tenendo impegnata. Ora voi dovete portare l'ambasciatore a casa, e intendo la sua vera casa. Assicuratevi che arrivi sano e salvo, e poi catturate Gabriela. Io sono il vostro diversivo, questo è l'unico modo per portare a termine la missione."

"Tu non sai quello che è capace di fare Gabriela per ottenere ciò che vuole. E io non sono disposto a sacrificare la tua vita per il bene della missione" dico, e lei scuote piano la testa.

"Tu faresti lo stesso per me" mormora, e nonostante abbia pienamente ragione, non posso lasciarglielo fare.

"Ci deve essere un'altra soluzione" dico, e lei avvicina la sua mano tremante al mio viso. Mi accarezza dolcemente una guancia, e di nuovo la voglia di piangere torna a farsi sentire.

"Gabriela mi ha già portato via Bellamy, non le permetterò di portami via anche te" sussurra, e un improvviso moto di rabbia mi assale. Ma com'è possibile? Lei era ancora della DEA, come ha potuto uccidere un agente della CIA?

"Ne sei sicura, Kailey?" chiede Lori, e nonostante cerchi di nasconderlo, la sua rabbia traspare dalla voce. Jay annuisce, ed è come se gli occhi di Lori avessero preso fuoco. "Non possiamo permetterle di uccidere anche te. Deve pagare per quello che ha fatto a mio fratello, e per come ti ha ridotta."

"E cosa proponi di fare?" chiede Michael, e lo vedo che è preoccupato.

"La cerchiamo, e una volta trovata la facciamo fuori. Da morta non potrà più fare del male a nessuno, e l'ambasciatore sarà di nuovo al sicuro" il ragionamento di Lori non fa una piega, ma per quanto possa sembrare allettante, non sono sicuro che sia un piano semplice da attuare.

"No, voi dovete andarvene. Subito."

"Non ti lasceremo qui a morire. Bell non lo avrebbe mai permesso, e io non ho intenzione di deluderlo, chiaro?" Lori sta facendo leva su un tasto dolente, ma so che anche Jay vuole onorare la memoria del suo ex. E anche se può sembrare strano, anche io voglio aiutarle. Bellamy amava Jay e non le avrebbe mai permesso di sacrificarsi per lui. Io ho preso il suo posto, e non ho alcuna intenzione di perdere la ragazza che amo. Ho già rischiato che accadesse una volta, non accadrà di nuovo.

"Siamo nella sua tana. Questo posto è pieno di scagnozzi, e noi non abbiamo idea di dove possa essere lei. In più, vi rallento, e non potete rischiare di farvi prendere per colpa mia" ribatte Jay.

Ma non le lascio il tempo di aggiungere altro. Prendo la mia pistola di riserva e gliela porgo, e lei mi rivolge un'occhiata confusa.

"Forse un po' ci rallenti, ma sei ancora in grado di coprirmi le spalle, no?" chiedo, e anche se è scettica, annuisce, prima di togliere la sicura dalla pistola.

"Muoviamoci allora" dice Calum, prima di aprire la porta per controllare che il corridoio da cui siamo arrivati sia sgombro. Ci fa segno di seguirlo, e noi non ce lo facciamo ripetere. Ci dirigiamo dalla parte opposta a quella da cui siamo entrati, ma il posto sembra deserto. Nessuna porta, nessuna guardia, nessun rumore. L'unica cosa che si sente sono i nostri passi e il fischio che produce il respiro di Jay. Ha senz'altro un polmone perforato, e ogni minuto che passa, le è sempre più difficile respirare. Se non vi sbrighiamo, potrebbe morire soffocata, e io non posso permetterlo. Devo riuscire a riportarla alla base sana e salva.

Calum si ferma di colpo, facendoci bloccare di conseguenza.

"Che succede?" chiede Jay.

"Il corridoio è finito. C'è una porta, e ci sono altissime probabilità che dietro di essa sia pieno di gente pronta a farci fuori, inclusa Gabriela" dice Michael, prima di togliere la sicura alla pistola.

"Ora non possiamo più tirarci indietro" dice Calum, prima di abbassare la maniglia e aprire piano la porta.

SPAZIO ME
Dite la verità, vi ho fatto prendere un colpo all'inizio del capitolo? 😈
Finalmente Luke ha ammesso a sé stesso che la ama *partono coriandoli colorati e cori di alleluja*
Cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo?
Ormai manca poco alla fine di questa storia, non mi sembra vero che sia già arrivato il momento di lasciare andare queste spie problematiche 😢
Spero che vi sia piaciuto, e ne approfitto per ringraziarvi di cuore per il vostro sostegno 😘
Alla prossima, bacini ❤️🍬

Undercover Love ~ Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora