CAPITOLO 3

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Erano passati pochi giorni dalla morte di Silente.
Era l'alba e io stavo leggendo l'ennesimo libro di incantesimi.
Mi ero allenata un sacco, giorno e notte, ero stanchissima.
Mentre provavo per la millesima volta il mio patronus, una cerva come quello di mia madre e di Piton, sentii aprire la porta.
Questa volta non mi nascosi...non aveva più un senso ormai.
Mi voltai lentamente mentra la cerva argentea trotterellava allegra fino al mio fianco e spariva lentamente.
Un ragazzo alto con gli occhiali rotondi, i capelli neri e arruffati e il viso ricoperto di sangue fece capolino nell'ufficio e mi squadrò con espressione confusa.
Era mio fratello, finalmente dopo sedici anni lo vedevo.
-Harry!
Esclamai a bassa voce con un sorriso.
Lui mi guardò incerto qualche secondo, poi mi puntò la bacchetta contro e io feci un passo indietro alzando le mani.
-No! Harry guardami bene! Ti...ti ricordi di me?.
Mi squadrò di nuovo da tedta a piedi, poi si soffermò sui miei occhi verdi e profondi proprio come i suoi, abbassò lentamente la bacchetta rimanendo comunque in allerta.
-Chi sei?
Io non dissi una parola, gli mostrai solo la cicatrice sulla mia spalla identica alla sua, lui aprì la bocca per dire qualcosa poi la richiuse e si avvicinò al mio orecchio.
-Chi sei?
Sussurró.
-Bhe io...io...sono tua sore...
Non mi fece finire la parola e spalancò le braccia.
-Sorella?? Da quando ho una sorella??
-Lo so che è strano...ma...eccomi insomma.
Mi sentivo così stupida..."eccomi insomma", non avevo niente di meglio da dire e di sicuro non sapevo spiegargli precisamente perchè Silente mi ha nascosta anche da lui.
Gli raccontai per filo e per segno la "storia della mia vita" e legammo subito molto.
Era un ragazzo molto coraggioso, ed entrambi eravamo riusciti a sorridere anche in quel momento così triste.

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