Voldemort si avvicinò e mi prese i mento tra le dita.
-E allora sei tu, la bambina, la sopravvissuta.
La sua voce era debole, sussurrata.
Ma era comunque penetrante.
Io tenevo gli occhi chiusi, per non incontrare i suoi. Sentivo il suo respiro in faccia. Avrei voluto dargli una testata, forte.
Ma lui si allontanò, aprii gli occhi lentamente e lo guardai allungai la mano, trovai quella di Harry e la strinsi.
Non gli avevo rivolto nemmeno uno sguardo da quando eravamo entrati nel fitto della foresta, e ora, davanti a Voldemort che continuava a blaterare parole che non riuscivo a sentire per via del cuore che mi pulsava nelle orecchie, mi pentivo amaramente di non avergli nemmeno detto addio.
-AVADA KEDAVRA!
L'urlo agghiacciante di Voldemort, arrestò i miei pensieri seguito immediatamente da un'accecante luce verde, poi niente, solo il buio.
Una nuova luce bianca mi fece stringere gli occhi, mi guardai intorno, vidi Harry, stava parlando con un uomo...era Silente.
Cercai di andare verso di loro, ma non riuscivo a raggiungerli, continuavo a correre ma si allontanavano sempre di più.
Poi all'improvviso andai a sbattere contro qualcosa di duro e caddi all'indietro, alzai lo sguardo vidi Harry voltarsi verso di me e prendermi per mano...
