Due anni, erano passati due anni dalla morte di Blaise e due anni dall'inizio del rapporto tra me e Draco, un rapporto segnato da una delle più grandi dichiarazioni d'amore, una piccola creatura cresceva indisturbata nel mio ventre.
Harry, Ron, Ginny, Hermione, Neville, Luna...
Tutti avevano preso la cosa abbastanza bene nonostante credessero che Draco non potesse essere cambiato così all'improvviso.
Harry, con mia grande sorpresa, era il più entusiasta di tutti, non faceva altro che parlare di cosa avrebbe fatto quando sarebbe nato...o nata.
-La sua prima parola sarà di sicuro zio! Gli insegnerò a usare la bacchetta e gli comprerò una scopa giocattolo! Sì, sì gli insegnerò a fare il cercatore...
Sul discorso del Quidditch c'era ancora qualche discussione tra Draco e Harry, ma per risolvere i litigi c'era sempre Hermione.
Non fu una gravidanza difficile, avevo sempre fame e facevo a gara con Ron a chi mangiava di più, però alla fine di ogni pasto era ormai un'abitudine fare una tappa in bagno.
Io in ginocchio china sul water e Draco che mi teneva i capelli per non sporcarmeli.
Questa era ormai la mia routine: mangia, vomita, dormi, rimangia, rivomita, ridormi.
Draco era sempre più apprensivo e non mi faceva fare il minimo sforzo.
Un giorno mentre rifacevo il letto, si fiondò in camera tutto affannato.
-COSA STAI FACENDO?
Ruggì togliendomi la bacchetta di mano.
-Faccio io!
Disse addolcendosi e, con un movimemto di bacchetta, tutta la camera fu in ordine.
-Draco...riesco ancora ad agitare la bacchetta, non sono in punto di morte!
Lui scrollò le spalle e se ne andò fischiettando, era snervante.
Non mi permetteva nemmeno di andare a trovare Ron e Hermione, dovevano venire loro da me oppure dovevamo andare al Paiolo Magico, dato che abitavamo in una via di Londra poco lontana da lì, e guai se sfioravo un alcolico!
Mi sembrava di vivere con un padre troppo apprensivo...e Harry! Harry era ancora peggio! Quando veniva a casa nostra con Ginny non faceva altro che dirmi di sedermi e che avrei dovuto stare a letto.
A volte Ginny gli tirava qualche gomitata impercettibile.
Ah...chi li capisce i maschi.
La cose peggiorarono quando sulla gazzetta del profeta comparve la foto del futuro nonno della creatura che portavo in grembo, Lucius era stato avvistato poco lontano da lì.
Inizialmente Draco aveva cercato di tenermelo nascosto, ma trovai il giornale nascosto sotto il materasso.
Ora tutti erano diventati apprensivi sia con me che con Draco.
Ma non potevamo rimanera chiusi in casa.
Un giorno uscendo imsieme per andare a Diagon Alley, sul vialetto di casa trovammo una bambola, una piccola graziosa bambola di pezza con un vestitino azzurro gli occhi verdi e delle lunghe trecce bionde, provai a piegarmi per raccoglierla ma Draco mi fermò e si chinò al posto mio.
Una frazione do secondo prima che la toccasse la bambola di accese di una luce azzurrina.
Ebbi appena il tempo di capire di cosa si trattasse, cercai di trattenere Draco afferrandolo per la spalla ma era troppo tardi.
Sentii un forte strattone all'ombelico poi atterrai di schiena sul pavimento, un pavimento freddo e liscio, la passaporta mascherata da bambola giaceva poco lontano da me.
Mi alzai da terra, la testa mi girava leggermente sfocando i contorni della stanza circolare in cui ci trovavamo.
Draco si guardò intorno ed imprecò sottovoce, poi mi afferrò per il braccio e mi tirò con forza accanto a lui.
-Stai vicino a me!