CAPITOLO 18

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La aprii con uno scatto e fui travolta da un'ondata di vento e pioggia chiusi gli occhi e qualcosa mi colpì sulla guancia, come una frusta mentre Draco chiudeva bruscamente la finestra.
Mi tastai lo zigomo, c'era un lungo graffio che sanguinava leggermente.
Draco mi prese il mento e mi fece girare il viso per vedere la mia guancia.
-Era solo un ramo...
Mi lasciò andare e mi guardò con uno sguardo accusatore.
-Ti avevo detto di non andare! Ringrazia che non era un Avada Kedavra, sennò avrei avuto una morta sulla coscienza!
-Scusa...
Mi strinsi nelle spalle e feci gli occhi da angelo fingendomi realmente dispiaciuta.
Lui continuava a guardarmi arrabbiato.
-Sei veramente arrabbiato?
Dissi ridacchiando.
Alzò gli occhi al cielo e si buttò di nuovo sul mio letto.
-Hai deciso di distruggermi il letto?
Lo guardai con le braccia incrociate e un sopraciglio alzato.
Lui sbuffò e chiuse gli occhi e mi risedetti di fianco a lui.
Si sentì un rumore di passi.
Mi alzai immediatamente, raccolsi il mantello invisibile da terra e lo lanciai a Draco, che con uno scatto veloce se lo portó sopra la testa e si rannichiò tra il mio baule e il letto.
Proprio mentre mi infilavo sotto le coperte entrò Hermione.
Sperai vivamente che non avesse sentito niente, mentre i suoi passi pesanti per la stanchezza su avvicinavano al mio letto.
Per un attimo pensai che Draco si fosse mosso e lei avesse notato qualcosa di strano ma poi sentii la sua mano posarsi sulla mia spalla e sobbalzai.
-Oh scusa...
Fu interrotta da uno sbadiglio
-Non volevo spaventarti, sono le 6 dovremmo andare a fare colazione...Ginny starà di guardia fino alle 8.
Annuii e mi alzai dal letto facendo finta di sbadigliare.
Lanciai un'occhiata a Draco...o meglio al buco apparentemente vuoto dove era nascosto Draco, poi mi incamminai dietro di lei.
La Sala Grande era quasi vuota, a parte la squadra di Quidditch del Tassorosso che faceva colazione silenziosamente.
-Visto niente?
Mi chiese Hermione mentre tagliava una fetta di torta alla melassa.
Io spalancai gli occhi.
-N-no...
Suonò più come una domanda.
Lei aggrottò la fronte.
-Sicura? Sei strana...
-Sì, sì sicurissima...e...io non sono strana, sono solo stanca.
-Ok, ok, non ti scaldare!
Lanciai uno sguardo veloce al tavolo dei Serpeverde e notai che Draco era lì, da solo, che ifilzava con la forchetta il cibo nel piatto senza mangiarlo.
Hermione si voltò a guardare nella direzione in cui stavo guardando io.
-Malfoy?
-Eh?
-Perchè guardi Malfoy?
Non sapevo che scusa inventare.
-Ehmm...s-secondo me...c'entra...c'entra qualcosa quel ragazzo.
-Mmm...forse hai ragione! Lui è un mangiamorte lo sapevi?
Scossi il capo sincera, non avevo mai pensato che lui...oh che stupida! Come avevo fatto a non capirlo?
Si alzò da tavola e invitandomi a seguirla si avviò verso il tavolo di Draco.
Lui alzò appena lo sguardo quando Hermione si mise a sedere difronte a lui.
-Malfoy...
-Granger?
-Tu ne...
Si schiarì la voce e mormorò
-ne sai qualcosa dei mangiamorte che girano per la scuola?
Lui spalancò gli occhi e io gli lanciai uno sguardo di scuse.
-No.
-Sicuro?
-Ti ho detto di no. Ora potrei restare solo?
-Sei sempre lo stesso.
Esclamò Hermione arrabbiata.
Lui le fece una smorfia e tornò a guardare il suo piatto.
-Ah...dovevo aspettarmelo! Malfoy che da una risposta gentile?? Quando mai!
Gli farei mangiare lumache!
Lei era sempre più arrabbiata e continuava a borbottare mentre camminavamo con passo svelto verso la biblioteca.
Mi guardavo le mani pensierosa...forse dovevo dirle cosa avevo scoperto quella notte, o forse no? Avrei dovuto lasciarla con il dibbio che Harry fosse in pericolo?
-Hermione!
Esclamai all'improvviso sorprendendo anche me.
-D-devo dirti una cosa...

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