Convivenza Pericolosa.

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Mio fratello, avendomi osservato oggi, la mia freddezza e disinteressamento, lo avevano influenzato. A passo deciso, con aria superba, avanza verso lei.

- Lui è Yuuki, saluta!

- È il fratello minore?

- Si. Piacere di conoscervi, sono Irie Yuuki.
Frequento il terzo anno della scuola elementare.

- Che bambino dall'aria intelligente!

- Io sono Aihara Kotoko. Piacere di conoscerti, Yuuki-kun.

Il suo suo sguardo si vede che la mette in ansia.
Devo ammettere che è davvero divertente! Mentre lei sembra stare sulle spine,
Yuuki con aria innocente inizinizia a fargli delle domande è il suo modo di studiare le persone, di capire il loro grado intellettuale, a lui come a me non interessano i sentimenti...

- Kotoko, stavo facendo i  compiti...puoi aiutarmi?

Vedo il suo volto sbiancare, la scena è da registrare, questa è da ricordare per sempre.
Come previsto sbaglia le risposte di Yuuki, che si allontana, chiamandola "Stupida".
Rido piano, Per non essere troppo scortese.
Prendo la valigia e seguo mia madre, che le fa strada al piano di sopra, pronta a mostrarle la stanza.
Resta sorpresa, mentre al solo pensiero di avere il mio spazio ristretto, mi ribolle il sangue. Appoggio la valigia a terra, il suo sguardo si perde di stupore, come se non avesse mai avuto una stanza tutta per sé...

- Kotoko, se hai bisogno chiamami.
Naoki aiutala a disfare le valigie, vado a preparare la cena.

- Allora cosa posso fare per te?

Le sue guance, prendono colore, l'imbarazzo l'assale..

- No tranquillo non ti disturbare!

- A giusto! Non c'è motivo per cui io mi debba prendere cura di te...
Sappi che a me non interessa minimamente, che tu sia qui o meno, l'importante è che non t' intrometti nella mia vita!

Dico a denti serrati, non voglio che si faccia strane idee, non voglio fastidi, non voglio intracci ai piedi.
Chiudo la porta e scendo di sotto, ceno e do la buonanotte.
Salgo nella mia camera e Yuuki mi segue.
Ci distendiamo sul letto, e senza dire nulla ognuno legge il suo libro, Yuuki un fumetto, dentro mi sento infastidito, ma non so perché. Chiudo gli occhi e cerco di trovare il sonno.

Sono le 6; 30, dovrò condividere il bagno con questa, mi conviene sbrigarmi!
Oggi c'è una bella giornata, provo un pò di buon umore quando c'è il sole, anche se poco cambia..
Torno nella mia stanza, mi metto la divisa scolastica nera, con la mia bella cravatta e scendo di sotto per la colazione, lei arriva, non si è accorta dei capelli fuori posto, mentre a me viene da ridere e mi sforzo di non guardarla, mentre lei sembra imbambollata. Mi fissa come se fossi un idolo.
Basta non sopporto questa cosa, mi irrita in modo snevrante..

-Come stai Kotoko? Dormito bene stanotte?

- Si, grazie! Grazie per tutto quello che state facendo per noi.

- Molto bene, è un piacere avervi con noi, comunque sono successe tante cose, vedrai che da ora in poi andrà tutto bene.

Mh, deve dopo tutto aver sofferto, ma non posso farci niente, io. Non voglio averci a che fare, mi rifiuto di averla attorno, forse non avrei dovuto acconsentire così precocemente.

- Io vado. Grazie per la colazione.

- Kotoko, vai con lui, non sai ancora la strada da qui a scuola.

Faccio come se nulla fosse, come se non esistesse, metto le scarpe ed esco di casa.
Non devo prendermi cura di lei in effetti in nessun modo...
La osservo con la coda degli occhi, sembra frustrata, turbata. Ma non mi deve toccare minimamente questo, quindi è buono chiarire a riguardo.

Itazura Na Kiss  (Vista Da Lui).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora