TRIANGOLO DI MALUMORE

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I PARTE
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Arrivo all'università, un brivido perquote la mia schiena mentre scendo dall'auto.
Passeggio tra i corridoi dell' infermieristica, i miei passi sono a tono con i palpiti del cuore, che violentemente batte contro il mio petto.

<< Forza riprova!>>

Questa voce...questa voce mi pare di riconoscerla, mi soffermo alla soglia della porta che ritrovo alla mia sinistra e il cuore perde un battito quando li vedo...
Kotoko impacciata lo sfiora mentre lui è evidente che la guarda vorace, una fitta stringe il mio stomaco, mentre il mio cuore rallenta il ritmo, respiro lentamente, molto lentamente.
Sono così vicini, così complici, non l'ho mai vista così serena al fianco di un altro ragazzo.
Resto sconvolto da un gelido pensiero...lui la vuole, la desidera, lui....

Guardo dritto e sparisco dalla circolazione di quella sezione, attorno a me tanto chiasso, tutti parlano, sghignazzano, mentre qualcosa dentro me va in frantumi. Mi dirigo dal Dott. Shepper in qualche modo lo convinco a farmi dare un caso medico complicato, studiare sicuramente sarà un rifugio per non pensare, per non ricordare, per soffocare i miei pensieri.

Il silenzio. Guardo l'ora e sono le 21:55 h. Caspita! Non mi ero accorto che si fosse fatto così tardi...
Rientro a casa qualcuno guarda la tv, altri non ci sono in giro..

- Naoki, tesoro hai cenato?

- Grazie mamma, sono apposto così.

Salgo in camera, la luce del suo comodino è accesa, mentre lei distesa, scoperta con le lenzuola attorciliate tra le gambe, dorme.
Le ciocche dei suoi lunghi capelli coprono un po il suo viso, la sua camicetta lievemente scopre il suo petto, mentre acciglia il suo viso inconsciamente disturbato dalla mia presenza.

Metto il pigiama e la trovo sveglia, mi guarda mentre asciugo i capelli frizzionandoli forte.

Passa la sua mano tra i miei capelli, accarezza la mia guancia, la sua mano è così calda, una sensazione indescrivibile mi sale come un nodo in gola.
Si stringe al mio petto, abbracciandomi, cercando i miei occhi, e forse anche i miei baci. Mi guarda con fare innocente.

- Irie-kun, va tutto bene?

Non rispondo piuttosto rabbrividisco il mio corpo si gelida, incapace di emettere un suono, deglutisco la mia saliva con difficoltà. Vorrei che mi guardasse come una volta, come quando lottava per avermi.

- Sai che sto diventando sempre più bravina nella pratica? Oggi ho misurato bene la pressione.

La pressione!? L'avrà pure misurata bene, ma è a me che è salita alle stelle!
Ripenso a quell' istante, mentre le sue mani toccavano quelle di un altro.
Afferro le sue braccia, con tutta la capacità dell'uomo gelido e scontroso che è in me. La respingo, mentre mi guarda incredula dal mio gesto.
Mi sdraio senza dire una parola, mi volto rapidamente per non incrociare quegli occhi, chiudo i miei, e inizio a ripetere nella mia mente il grosso capitolo di biologia e anatomia studiato oggi per confondere la mia mente e non pensare a nulla o meglio nessuno.

Brr. Che freddo!!
Apro gli occhi, la tenda svolazza, cullata dal vento che entra dalla finestra.
Non ho lezione oggi, andrò un po' a correre, è l'alba, l'aria è così fresca...
E l'autunno ha già fatto cadere le foglie secce, che scricchiolano mentre le calpesto, mi sento quasi come una di loro.

Bip- bip

Ormai corro da più di due ore, non mi ero reso conto di aver superato la velocità, fortuna questo aggeggio ti avvisa prima che il cuore ti scoppi.. fa così male di suo che nessun dolore lo eguaglia.

Itazura Na Kiss  (Vista Da Lui).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora