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Mi aggrappo al lavandino come se fosse la mia ancora di salvezza. Calde lacrime scendono lungo le mie guance, rigandomi il volto.

È da tanto tempo che non piango.

Credevo di non esserne più capace.

Sei sempre tu, Max... La Voce cerca di consolarmi.

Che ironia!

Un'assassina rassicurata dalle parole di una morta.

Il tuo involucro può essere diverso, ma tu... La tua anima... La tua essenza... È la stessa...

《Come fai...》inizio, con voce tremante. Non sembra neanche la mia.《Come fai a dirlo? Non mi conosci. Non sai niente di me. Non sai cosa ho passato durante l'Addestramento. Non c'eri quando ho dovuto sottopormi alle Prove.》

Sbatto le mani sullo specchio, incrinandone il vetro.

Sono furiosa.

È solo una sputa-sentenze.

《Non c'eri! Dannazione!》

Il riflesso della ragazza bionda mi guarda con occhi che grondano compassione.

Ma non è quello che voglio.

《Che ne sai di chi ero prima?》continuo a gridarle contro, infischiandomene bellamente di chi mi può sentire. Ormai sono senza freni.《Tu non hai mai ucciso! Non sai cosa si prova a vedere la vita spegnersi negli occhi di qualcuno, sapendo che succede per colpa tua! Hai vissuto la tua vita perfetta con la tua famiglia perfetta! Io non so neanche se ho una famiglia! Per quello che so potrei essere nata in provetta. Non mi
stupirebbe...》

La mia voce si spegne.

Sono senza fiato.

Però mi sento meglio.

È vero... Quello che dici è vero... La Voce mi riempie la testa, dopo qualche attimo di silenzio. Fortunatamente non so cosa si prova ad uccidere. E la mia vita è stata serena e felice. Ma... Non posso credere che tu non sia qualcosa di più di un killer... Di un mostro. Sei un essere umano. Con sogni... Aspettative... Con un futuro..
Devi solo trovare la tua strada...

《E con questi?》replico, acida, sfoderando i miei artigli nuovi di zecca.《Che ci faccio?!》

Il suo discorso mi aveva quasi convinto.

Ma ora non sono più un essere umano.

Ora sono un ibrido.

C'è posto per una come me a questo mondo?

Ti hanno fatto una cosa terribile, ma che non puoi cambiare... mi dice pacatamente. Ci dovrai convivere per il resto della tua vita.  Il passato non si può cambiare, ma puoi aspirare ad un futuro migliore. Un futuro libero da catene e vincoli.

Rifletto seriamente sulle sue parole.

Prima di darmi per sconfitta, perché non provare?

Ormai mi hanno mutata così profondamente che zanne ed artigli fanno parte di me, sono un'estensione del mio essere.

Io voglio un futuro.

Voglio essere libera.

Voglio vivere.

Non voglio più essere tenuta al guinzaglio da quelli che, da troppo tempo, chiamo Padroni.

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