Non devo aspettare molto.
Ormai sono paralizzata dalla vita in giù.
E chissà per quanto ancora potrò muovere le braccia.
L'ibrido scandaglia la stanza con le antenne della testa. Appena mi individua, mi afferra per un polpaccio e trascina il mio corpo quasi inerte, e pieno di lividi, di nuovo in corridoio.
Lascia la presa all'improvviso e io rovino a terra, proprio di fronte a lui.
Quell'immonda creatura lancia il suo grido di esultanza, felice finalmente di avermi alla sua mercé.
《Vieni a prendermi se ci riesci!》gli grido per irritarlo.
Lui non se lo fa ripetere e si abbassa, lanciandosi all'attacco.
Non appena scatta gli lancio addosso la boccetta di vetro contenente il solfuro di carbonio. Il contenitore s' infrange in mille frammenti mentre la puzzolente sostanza gli impregna la corazza scura.
L'odore nauseante si diffonde rapidamente in tutto il corridoio, irritandomi il sensibile naso.
Furioso l'ibrido mi agguanta per la vita con le sue poderose antenne, incurante del mio gesto che deve aver interpretato come disperazione, e stringe la presa.
Sfodero gli artigli, mortali e alquanto affilati, e inizio a graffiare la sua testa corazzata e bagnata.
Ci vogliono solo un paio di tentativi prima che si sprigioni una piccola scintilla.
Piccola, ma potente.
Poi è il delirio.
Le fiamme avvolgono la creatura, che rinserra la presa sulla mia vita. Ha capito troppo tardi il mio piano e ora vuole portarmi con sé all'altro mondo.
Peccato che io abbia altre intenzioni.
Con una lieve torsione del busto riesco a liberarmi.
Solo per finire in mezzo alle lingue di fuoco.
Intorno a me c'è l'inferno.
Il fuoco sta prendendo possesso dell'intero corridoio.
L'ibrido, nonostante abbia il corpo mezzo bruciato, è ancora vivo.
L'unica nota positiva riguarda le mie condizioni: le gambe finalmente stanno riacquistando sensibilità.
Un po' gattonando, un po' trascinandomi sono riuscita a raggiungere uno spazio libero da fiamme, anche se non credo durerà per molto.
Addocchio le scale. Sono di fronte a me, separate solo da qualche piccolo focolaio.
Decido di tentare.
Inizio a arrancare verso i gradini quando mi sento sollevare e scagliare in aria.
L'ibrido mi ha dato una codata, forse uno spasmo della morte.
La cosa positiva è che mi evita di trascinarmi sui gradini.
La cosa negativa è che, con molta probabilità, mi rompero' qualche osso.
Infatti quando mi schianto sulla porta che conduce al Livello 1, sento un sonoro crack.
Una scarica di dolore mi attraverso il corpo, ma non posso cedere.
Ho la vista annebbiata, ma, non so come, riesco a passare la scheda magnetica sul computerino.
La porta si apre silenziosamente, permettendomi di trascinarmi dentro, abbandonando quell'inferno che io stessa ho creato.
Appena la porta si richiude tiro un sospiro di sollievo e vengo avvolta da un falso senso di sicurezza.
Faccio giusto in tempo a fare la lista mentale delle ossa rotte che il pavimento dove sono sdraiata si spalanca, facendomi precipitare verso un abisso infinito.
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Unchained
Mystery / Thriller#27 in mistero/thriller dal 3/11/2018 al 20/11/2018 PRIMO VOLUME della duologia Max Legacy Voleva essere libera... Voleva solamente vivere... Loro l'hanno cambiata... Mutata... Solo per i Loro perversi scopi... Riuscirà Max a liberarsi dal giogo dei...