Unchained

15

Velocemente mi rimetto la casacca, annodando nuovamente i lembi sotto il seno.

Quando sono pronta do' un'ultima occhiata al suo riflesso: la ragazza dagli occhi dolci è lì che mi osserva.

Anche lei è incastrata in un destino che non voleva.

Le faccio una muta promessa.

La porterò fuori di qui!

Costi quel che costi!

Armata di una nuova determinazione, esco guardinga dal bagno e vedo una cosa che mi fa rabbrividire. Dove, fino a qualche minuto fa, c'era il cadavere dell'uomo-bisonte, ora ci sono solo cenere e frammenti d'osso.

Ma...

Che diavolo è successo?

Mi avvicino e m'inginocchio vicino ai resti. Annuso l'aria con circospezione, ma non sento odori particolari.

Solo sentore di morte.

Senza riuscire a trovare una spiegazione valida, mi rialzo e decido di andare al Livello successivo.

Anche se studio la carcassa non ne ricavero' niente, tanto più che si sta decomponendo a vista d'occhio; quindi è meglio proseguire, accantonando le domande per un altro momento.

Sperando che ci sia un altro momento...

Appena giunta in cima alle scale, mi trovo davanti ad una porta metallica, con impresso un 2, rosso, che sembra beffarsi di me. Accanto alla porta c'è uno schermo dove passare la scheda magnetica.

Faccio un respiro profondo e la striscio.

La porta si apre silenziosamente e si richiude non appena metto piede al Livello 2.

Mi sento in trappola.

Il corridoio dove sono capitata è in penombra. Do' una rapida occhiata in giro per farmi un quadro generale.

I neon sembrano essere stati rosicchiati.

E le pareti sono ricoperte da una strana sostanza.

La tocco leggermente.

È biancastra e vischiosa.

Che schifo...

Mi ripulisco velocemente la mano sui pantaloni, con una smorfia di disgusto. Mi ha lasciato una brutta sensazione.

Procedo lentamente, scandagliando il corridoio con lo sguardo.

Per ora è tutto tranquillo.

Almeno finché non arrivo ad un bivio.

Uno strano fruscio arriva alle mie orecchie. Viene da destra. Mi volto e lascio che i miei occhi penetrino l'oscurità.

Migliaia di piccoli occhietti rossi e maligni mi restituiscono lo sguardo.

Oh-oh...