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I suoi muscoli si gonfiano lacerando la maglia bianca che indossa.

La sua pelle si scurisce, assumendo il colore della terra dopo la pioggia.

La sua stazza è raddoppiata.

Le scarpe esplodono.

Letteralmente.

I piedi sono diventati grande il doppio e le unghie si sono allungate e indurite fino a diventare artigli capaci di lacerare la carne.

Stessa sorte subiscono le mani.

Il viso si gonfia mentre naso e bocca trovano la loro nuova collocazione.

Le orecchie si arrotondano e si spostano un poco più in alto.

Sotto i miei occhi inorriditi, Alec si sta trasformando in quello che mi sembra essere un orso.

Il suo volto ha perso le ultime fattezze umane e ora è un muso a tutti gli effetti.

Lancia un leggero ringhio che mette in mostra le sue zanne giallognole.

Deglutisco rumorosamente.

Se Alec era fenomenale come assassino quando aveva aspetto umano, ora che ha le capacità di un grizzly cosa sarà in grado di fare?

Anzi...

Cosa sarà in grado di farmi?

《Questa è l'Ultima Prova》annuncia il Professore, di cui mi sono momentaneamente scordata la presenza.

Ora invece ha tutta la mia attenzione.

Se voglio avere una possibilità di uscire viva da qui devo sottostare alle loro regole.

Per ora.

《Come avrete già intuito dovete combattere. Questo scontro decreterà il più idoneo a proseguire. L'altro morirà, essendosi rivelato inutile》spiega con voce impassibile. Ha lo sguardo ingordo di uno scienziato alle prese con un esperimento.《Potete iniziare!》

Il suo via mi lascia un po' spiazzata, tanto che evito l'attacco di Alec solo per un pelo.

La sua mole non ha intaccato la sua velocità.

Buono a sapersi.

Spicco un balzo e atterro alle sue spalle, ma, il tempo di un respiro, Alec mi lacera il torace con i suoi artigli, lasciandomi tre graffi sanguinanti.

Barcollo leggermente e mi premo una mano sul petto, che subito s' impregna di caldo sangue.

Dannazione...

Arretro lentamente, cercando di allontanarmi quanto più possibile da lui per riprendere fiato.

Stranamente Alec me lo lascia fare, anche se sogghigna compiaciuto, leccando gli artigli sporchi del mio sangue.

Ho sempre saputo che Alec non era normale, ma soltanto ora, che lo vedo con gli occhi di un preda, me ne rendo pienamente conto.

Non posso morire.

Non voglio morire.

Dopo qualche istante che mi sembra durare un'eternità, l'emorragia si arresta e il processo di guarigione inizia.

Velocemente valuto le mie possibilità, ma non ne ho molte a mia disposizione.

Devo ucciderlo o lui ucciderà me.

So che la sua smania di potere è immensa e di sicuro non lascerà che qualcuno lo intralci.

Soprattutto se quel qualcuno sono io.

Anche se mi ha fatto da "mentore", mi ha sempre detestata. Lo capivo dal suo sguardo, non ho mai saputo il perché del suo odio e lui non mi ha mai detto nulla a riguardo però lo percepivo.

E lo sento anche ora.

Quando mi guarda è come se i suoi occhi incidessero scie di fuoco sulla mia pelle.

È un odio palpabile, il suo.

Atteggia le labbra a sorriso e capisco che conosce i miei pensieri.

Faccio un respiro profondo e cerco di ritrovare un po' di concentrazione.

Se voglio avere una qualche speranza di sconfiggerlo devo cambiare anch'io.

Nelle mie attuali condizioni non posso farcela, ma Loro mi hanno dato la possibilità di vincere.

Devo solo avere abbastanza fegato per usarla.

Do' una rapida occhiata al Professore, seduto a godersi lo spettacolo, sta prendendo appunti come se fossimo in classe e io fossi il tema del giorno.

Lo detesto.

Guardo Alec.

A lui non dà fastidio, d'altronde ha sempre accettato il suo ruolo di marionetta nella mano dei Padroni quindi non mi sorprendo.

Seppur riluttante, chiudo gli occhi e cerco di richiamare la mia parte animale, quella sopita dentro il mio essere, quella che Loro mi hanno innestato contro la mia volontà.

Subito un dolore acuto alle gengive mi avvisa del cambiamento in atto.

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