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Forti zanne ricurve fanno capolino dalle mie labbra, la mia vista diventa molto più acuta di quanto non lo sia già e le unghie si allungano fino a diventare artigli capaci di sventrare prede.

Riapro gli occhi e per un momento sono sopraffatta dalle mille sensazioni che bombardano i miei sensi.

La mia acutissima vista mi fa notare molti particolari che ad un normale essere umano sarebbero sfuggiti, come la difficoltà di Alec a mantenersi eretto, il suo corpo freme dalla voglia di mettersi a quattro zampe e caracollare verso di me.

Il mio nuovo olfatto mi fa sentire l'odore dell'eccitazione del Professore, il quale non vede l'ora che io e Alec ci sbraniamo a vicenda.

Col mio udito finissimo riesco a sentire i battiti furiosi del cuore del Professore, anche se non credevo ne avesse uno.

Grazie alle mie zampe posteriori riesco a percepire ogni minimo dislivello del terreno di combattimento, essere a piedi nudi è un vantaggio a quanto pare.

La mia ruvida di lingua da felino pregusta il sapore del sangue che versero' a breve.

Un'insana voglia di lacerare la carne di Alec mi prende alla sprovvista che quasi abbasso la guardia, rischiando di liberare il predatore che è in me.

Ma devo controllarmi.

Se lasciassi fare alla mia parte felina, diventerei puro istinto e Alec ci metterebbe poco a farmi fuori.

Invece, devo usare la parte animale unita alla mia razionalità per vincere questo combattimento.

È l'unica possibilità che ho.

Attacco senza preavviso ad artigli sguainati, mirando alla gola. Alec si mette a quattro zampe, evitandomi per un pelo. Col mio slancio, finisco alle sue spalle e lui girandosi mi dà una potente zampata. Cado a terra, ruzzolando lontano da lui: intontita mi accorgo di essere finita quasi dall'altra parte dell'arena.

È davvero forte.

Punto un ginocchio a terra e lentamente mi rialzo. Ho dolori diffusi in tutto il corpo, non credo di avere qualcosa di rotto, ma sicuramente non ho voglia di rifarlo.

Sputo un grumo di sangue e saliva mentre rifletto sulla mia prossima mossa.

Come posso fare a batterlo?

Lo studio mentre penso a qualcosa.

Deve esserci una soluzione.

Un'idea quasi suicida mi balena nella testa.

Potrebbe funzionare.

《E così pure tu sei un ibrido》dico ad Alec, con tono beffardo.《Sai che paura...》

Devo cercare di fargli perdere le staffe.

Nei miei precedenti incontri con gli altri mutati, infatti, ho notato che sono puro istinto, non conservano molto della loro natura umana.

Se facessi imbestialire Alec, tanto da fargli abbassare la guardia, potrebbe commettere un errore.

È l'unico piano che mi è venuto in mente.

Tanto vale provare.

《Dovresti provare qualcosa di nuovo. Questo sa di già visto!》Lo sfotto, guardandolo con occhio critico e poi mettendo in mostra il mio forte e nuovo corpo, molto più aggraziato del suo, con un gesto delle mani.

Alec ringhia come un animale feroce e parte all'attacco.

Bene.

Questa è la mia occasione.

Nei minuti che seguono è tutto un mulinare di artigli e snudare di zanne.

Ognuno cerca di sopraffare l'altro senza, però, riuscirci.

《Basta così, Alec. Smettila di giocare》commenta stizzito il Professore, inconsapevole di fare il mio gioco.

Alec lo guarda brevemente prima di rivolgere nuovamente la sua attenzione a me.

Nei suoi occhi leggo solo odio e follia.

Si mette a quattro zampe e caracolla nella mia direzione, lanciandosi in un ultimo attacco.

Quello decisivo.

Aspetto immobile finché non sento il suo puzzolente fiato sul mio viso e poi, con un balzo felino, gli salto sulle spalle, affondando gli artigli nella pelliccia e nella carne nascosta sotto.

Lui ringhia di dolore e tenta di scrollarmi via, ma resisto e, un po' a fatica, raggiungo il suo collo con la mia bocca.

Snudo le zanne e le affondo nella sua gola, stringendo con tutte le mie forze.

All'inizio Alec fa resistenza, ma non demordo ed affondo ancor più le zanne, finché non sento il suo sangue invadermi la bocca.

Lentamente smette di divincolarsi e sento il suo respiro farsi più flebile.

C'è una certa intimità nello stare così vicino a qualcuno che sta morendo.

Percepire i suoi polmoni che tentano di riempirsi d'aria.

Il suo cuore che cerca di battere ancora una volta.

Tutto il suo corpo che si ribella alla fine imminente.

E poi...

L'ultimo fiato abbandona le sue labbra e io finalmente mollo la presa.

Il corpo massiccio di Alec crolla a terra, morto, la gola squarciata.

Un applauso rompe il silenzio della morte.

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