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Quando mi risveglio non vedo nulla.

Sono immersa nel buio più profondo. Cerco di riorganizzare le idee.

L'ultima cosa che ricordo è il fuoco, poi...

Giusto!

Si è aperta una botola sotto di me appena ho messo piede al Livello 1 e sono caduta per un tempo interminabile.

Cautamente mi rialzo. Non sento dolore da nessuna parte, nonostante sia stata ferita dall'ibrido che ho abbrustolito.

Dopo il cambiamento guarisci più in fretta...

Giusto!

Il bonus dei mostri!

Ora sono in piedi al buio.

Che faccio?

Cammino sperando di trovare l'uscita?

O almeno una parete?

All'improvviso si accendono le luci e, appena gli occhi si adattano, le maledico mille volte.

Preferivo rimanere al buio, ignorando quello che mi circondava.

Ora invece non riesco a distogliere lo sguardo.

Sono al centro di una stanza, attorniata da gabbie in plexiglas e tutte ospitano... qualcuno.

Non so neanch'io come definirli.

A prima vista mi sembrano bambini, ma hanno qualcosa di sbagliato.

Alcuni hanno ali con piume che variano dal bianco candido al grigio.

Altri sono ricoperti di pelliccia sia maculata come quella dei leopardi sia nera come le pantere.

Una bambina attira la mia attenzione.

Ha due ali bianche come la neve ed un visetto grazioso, con due splendenti occhi verdi e una massa di riccioli biondi che la fa asssomigliare ad un angioletto.

Come può qualcuno far del male ad un creatura così... tenera?

Mi giro e cerco di sottrarmi ai loro sguardi, ma i loro occhi mi scrutano attenti.

Sembrano avere una domanda nelle iridi: li torturero' anch'io oppure io li salverò?

Mi metto una mano davanti alla bocca per non urlare o vomitare.

《Ti piacciono i miei cuccioli?》dice una voce stranamente familiare.

Sobbalzo leggermente.

Sapevo che mi tenevano d'occhio da quando avevo lasciato la stanza, dove mi avevano rinchiuso.

I Padroni vogliono sempre avere tutto sotto controllo.

Non lasciano nulla al caso: quindi anche il mio arrivo qui era preventivato.

Solo...

Non capisco il perché.

Hanno solo rintuzzato il fuoco del disprezzo e del disgusto che provo verso di loro.

《Chi sei? Fatti vedere!》grido, aspettando una risposta per cercar di capire dove si trova.

I bambini sono spaventati, lo leggo dai loro visetti.

《Chi sono dovresti averlo capito..》risponde quell'uomo insopportabile.《Per il resto... Tra poco c'incontreremo..》E sento un clic.

Stava parlando con un interfono quindi dev'essere qui vicino.

O almeno spero.

Ho proprio voglia di picchiarlo.

Comunque su una cosa ha ragione.

Ho capito chi è.

Quello che mi ha appena parlato è il fantomatico Professore di cui andava ciancando lo scienzato che ho terrorizzato al Livello 3.

Lentamente una parete piena di gabbie scivola di lato, rivelando uno stretto corridoio.

Sembra un invito a proseguire.

《Io..》

Sono combattuta.

Dovrei liberare questi poveri bambini, ma...

Dopo cosa potrei fare?

Scappare con loro appresso?

《Tornerò...》mormoro, guardandoli negli occhi.

Voglio imprimermi i loro volti nella memoria.

Io tornerò a salvarli!

Faccio questa promessa a me stessa mentre mi addentro in quel piccolo corridoio che non so in che altro guaio mi porterà.

Ormai non posso più tornare indietro.

Non voglio tornare indietro.

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