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Stringendo i denti per il dolore crescente, lascio la presa su di lui e gli afferro saldamente la testa con entrambe le mani.

Devo essere rapida altrimenti...

Prima che riesca a capire che succede, gli spezzo il collo con uno scatto deciso.

Il suo corpo s'affloscia sopra di me, producendo un sinistro gorgoglio.

Il mio nuovo cuore minaccia di uscirmi dal petto.

Ho il respiro affannoso, come se avessi corso svariati chilometri in pochi minuti.

Rimango distesa a terra vari minuti per riprendere il controllo di me stessa.

Poi, con lentezza, estraggo una ad una le zampette pelose della creatura dal mio corpo e controllo i danni subiti.

Con mia somma sorpresa, le varie ustioni sul petto, causate dallo sbavare dell'ibrido, si stanno già rimarginando.

Oltre agli evidenti cambiamenti fisici, sembra che io abbia un bonus.

Sorrido sardonica.

Il bonus dei mostri.

Getto di lato il cadavere del bimbo-ragno, pronta per rialzarmi, ma qualcosa attira la mia attenzione.

Ha una scritta sul retro del collo.

Scosto un poco i luridi capelli e vedo dei numeri.

15-04-2025

Cosa significano?

Rappresentano il suo codice identificativo?

La sua data di nascita?

No.

Non siamo nel 2025.

E non lo saremo per un po'.

Con dita leggere mi sfioro la benda che ho sul collo.

Forse anch'io ho dei numeri incisi sulla carne.

Ogni mia nuova scoperta porta solo a nuove domande.

Niente risposte.

Almeno per ora.

Con un sospiro stanco e affaticato, mi libero le caviglie. Con la morte del loro creatore i legacci biancastri si sono allentati, appena li sfioro diventano polvere.

Poi rivolgo un'ultima triste occhiata allo scempio avvenuto in questa stanza prima di uscire.

Diretta verso il Livello 1.

Verso nuovi orrori.

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