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Sono ancora nella mia stanza, non ci esco e mai ci uscirò. Potrò rimanere per sempre qui dentro, ma non voglio vedere quella faccia da pesce l'esso. E irritabile. Come si permette, non mi conosce nemmeno, mi tratta così come se mi conoscesse da molto tempo, ma io manco so il suo nome quindi deve stare calmo.
Dall'altra stanza, da dove sono andata via da un po' sento una confusione assurda, ma non mi sembra che stiano guardando la televisione. Sembra che stiano discutendo di qualcosa... Ma subito dopo sento un tonfo forte che mi fa spaventare, esco di corsa dalla mia stanza e vado dagli altri. Notai che tutti guardavano la porta, notai che mancava qualcuno, mancava quel prepotente.

"C-cos'è successo?" Chiedo balbettando come una stupida, tutti si girano verso di me, Louis sospira.

"Era Harry, se ne è andato furioso. Gli abbiamo detto che è stato maleducato nei tuoi confronti, e lui ovviamente si è arrabbiato dicendo che hai cominciato tu. Come se fosse un bambino dell'asilo." Dice Zayn, strinsi le labbra in una linea stretta e annuisco.

"Non volevo che litigaste.." Dico con un filo di voce, dalla bocca di Louis esce una lieve risata. Cosa c'è da ridere?

"Scherzi vero? Harry si arrabbia sempre per niente, è uno di quei ragazzi che se anche fai una battuta sui suoi travaganti capelli ci manda tutti a fanculo e se la prende per niente.." Dice Louis con tanta semplicità, come se per lui fosse una cosa normale.

Zayn si siede sul divano vicino al ragazzo che prima guardava la televisione insieme a Harry.. Così almeno ho capito che si chiama..

"Tanto ormai sappiamo com'è Harry, tornerà sempre.." Dice il ragazzo seduto sul divano insieme a Zayn.

"Cosa vorresti dire Liam?" Dice Zayn riferendosi al ragazzo di nome Liam.

"Ormai- guarda il suo orologio al polso- sarà già a casa, avrà lanciato cose in giro e probabilmente anche uno dei vasi preziosi di sua madre. Sua madre torna a casa dal lavoro, trova casa sua distrutta e trova Harry furioso. Discuteranno del fatto che dovrebbe controllare la sua rabbia, lui la manderà letteralmente a fanculo e lei lo caverà di casa per farli schiarire le idee. Harry non saprà dove andare e quindi verrà qui!" Dice Liam, Zayn lo guarda con un sopracciglio in su.

"È hai dimenticato una cosa.." Dice il ragazzo biondo dagli occhi color oceano.

"Cosa?" Chiede Liam girandosi verso il ragazzo.

"Che forse prima di venire qui sarà andato in un locale a bere e dopo verrà qui ubriaco fradicio." Dice il ragazzo incrociando le braccia al petto.

"Hai ragione Niall.." Dice Louis subito dopo.

In un attimo i ragazzi cominciarono a parlare di altro. Proprio ora Louis sta raccontando di essere andato a letto con una ragazza bionda, sta raccontando proprio i particolare. Io gli guarda disgustati e me ne vado in camera. Sinceramente non mi sentivo al mio agio stare con dei ragazzi che parlavano delle loro scopate mattutine. Mi sentivo fuori luogo...

Mi sdraio sul letto e guarda il soffitto bianco, mi piace molto il bianco. Simboleggia la speranza. Io e il bianco siamo sono, ho sempre sperato di poter andarmene da Boston per scappare da quel mostro di mio fratello, che non dovrebbe essere nemmeno chiamato "fratello" ma mostro senza sentimenti. Mi ha trattata come uno straccio, non sono mai riuscita a capire il perché mi abbia sempre tratta così male dopo la morte di mamma e papà. È come se avesse sempre avuto questo odio, ma con il passare degli anni lo ha nascosto e piano piano l'odio che provava nei miei confronti aumentava sempre di più, fino a che un giorno è scoppiato e ha cominciato a picchiarmi...

Flashback

Sono scesa dal pullman che mi ha portata fino a casa, vado verso la porta d'entrata di casa e la apro. Domani compio ben quattordici anni, sono abbastanza felice, anche se non dovrei perché non lo festeggerò mai... Apro la porta d'entrata, vado in soggiorno e trovo mio fratello mentre si diverte con una mora, non so come si chiami ma so che è una delle tante. Sono sdraiati sul letto, nudi.. Che disgusto.

"Oh guarda è arrivata.." Ridacchia la ragazza mora, ha una risata da gallina spennacchiata. Mio fratello sbuffò ma potrei dire che è molto arrabbiato, è molto bravo a trattenere la rabbia, è solo un brutto disgraziato e bugiardo.

Senza che dicessero qualcos'altro esco dalla soggiorno e vado in cucina, sento la pancia brontolare, segno che ho fame. Prendo del pane e della cioccolata per spalmarla sul pane. Prendo il coltello dal cassetto, quando mi giro mi trovai James dietro di me che mi guardava furioso. Chiude la porta della cucina.

"Ti ho sempre detto di non entrare quando sono occupato.." Dice a denti stretti, posso vedere la vena del suo collo varai vedere sempre di più, sembra che stia per esplodere.

"Scusa, non potevo mica saperlo. La prossima volta lascia in cartello davanti alla porta con scritto: "Anna Belle non entrare, sto scopando con una delle tante. Non disturbare!"." Dico fredda e distaccata. James allarga le narici e il suo respiro si fa irregolare.

Si avvicina a me pericolosamente, è successo tutto in un attimo. Mi dà un calcio allo stomaco, mi piego in due dal dolore e poi mi prende per i capelli. Me li tira pretendendo che mi alzi in piedi, io lo faccio a fatica e poi mi dà un pugno nello stomaco, molla i miei capelli e mi lascia cadere a terra come un sacco di patate.

Sentivo tutto girare nella mia stanza e il dolore nello stomaco aumentava, non ho ami sentito così tanto dolore da molto tempo.

"Alzati stronza!" Grida abbassandosi alla mia altezza, io non lo faccio. Seno troppo dolore, non riesco nemmeno a formulare qualche parola.

Mi prende di nuovo per i capelli, tirandoli così forte che forse si rompono anche.

"Ho detto alzati.." Dice dandomi uno schiaffo in pieno viso. Dai miei occhi cominciano a formarsi delle lacrime salate e rigarmi il viso.
Alza la mano per darmi un'altro schiaffo ma io con molto coraggio metto le mani davanti per comprimi il viso.

"Ti prego basta!" Dico tra i singhiozzi. Lui non dice niente, non si muove. La sua mano rimane in aria e l'altra mano tiene ancora i miei capelli. In un attimo mi lascia i capelli e il mio corpo va contro il pavimento, che per una buona volta ho voglia di stare a terra.

"Questa è una delle tanto lezioni per avermi risposto male." Dice al mio orecchio, il mio respiro e pesante e non formulo nemmeno una parola. Esce dalla stanza lasciandomi lì stesa a terra, con lo stomaco intorcigliato è un dolore atroce allo stomaco.

Fine flashback

Cacciai quei ricordo dalla mia testa. E in un attimo mi tiro su dal letto, con il viso pieno di cocce di sudore e il respiro affannato. Ho bisogno di una doccia...

Falling Stars H.S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora