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P.o.v. Anna Belle

Il freddo vento di Londra mi sfiora la pelle e scompiglia i miei ricci e lunghi capelli. Indossavo un semplice capotto, un maglione di lana, dei semplici jeans e attorno al collo una sciarpa che mi copri il più possibile il collo.

Notai uno Starbucks a pochi passi da me, attraversai la strada a passo veloce e entrai dentro. Improvvisamente una vampata di calore percorse tutto il mio corpo, notai che c'era molta gente seduta ai propri tavoli mentre sorseggiavano la loro bibita, e chissà anche in compagnia.

Mi misi in fila e aspettai che toccasse il mio turno, fino a quando il mio turno arrivo.

"Buongiorno." Dico sorridente, il ragazzo davanti a me mi sorride gentilmente e mi dice:"buongiorno signorina, cosa ordina?".

Io in risposta dissi un cappuccino, aspettai che mi arrivasse quello che avevo ordinato, fino a quando mi arrivò.
Pagai e uscì dalla fila, mi guardai in torno per trovare un posto, fino a trovarlo. Mi diressi verso a esso è mi sedetti, sorseggiai la mia bibita molto silenziosamente fino a che il mio cellulare vibrò. Tirai fuori il mio cellulare dalla tasca della giacca e notai che era un messaggio da un numero non salvato. Mandai giù la saliva a fatica, e con mano tremante aprì il messaggio e lo lessi attentamente.

Sconosciuto:
«E da quando ci sei tu
So dare più peso
a tutte quelle
frasi d'amore,
e ho smesso
di darlo ai ricordi
perché nel mio passato
tu non c'eri
ed io
non so che farmene
di tante foto
con persone
che non sono belle
come te
perché
non hanno i tuoi sorrisi.»
Anna Belle incontriamoci davanti al Big Ben.
-Hxx

Sul mio viso spuntò un sorriso e nei miei occhi un piccolo raggio di speranza. Finì di bere quello che avevo ordinato e di fretta uscire, con passo veloce camminai fino ad arrivare a destinazione. Camminai tra la gente, in un attimo lo vidi, non era difficile da trovare con la sua solita capigliatura e i suoi soliti ricci scompigliati. Le mie gambe automaticamente si fermarono e io rimasi lì ferma ad ammirare la sua bellezza. Indossava un semplice giubbotto che teneva aperta, una delle sue solite maglie nere e i suoi soliti jeans neri stretti.

Lo guardai in viso e notai che si guardava in torno, come se fosse in cerca di qualcosa, o meglio, di qualcuno, fino a quando i miei occhi incrociarono i suoi. Un sorriso compare sulle sue labbra facendo mettere in ben evidenza le sue bellissime fossette, era bellissimo. Notai che mi veniva incontro. Avrei voluto andarli in contro e fare una di quelle solite cose romantiche, i due innamorati si vengono incontro e si stringono in un caloroso abbraccio pieno di amore e si scambiano uno di quei baci da non dimenticare mai. Ma purtroppo lui non mi ama, almeno penso, e i miei piedi mi impedivano di correrli incontro.

Ma senza che me ne accorgessi lui era già davanti a me, ci guardavamo negli occhi con tanta intensità. Improvvisamente, un gesto che non mi aspettavo nemmeno, la sua grande e calda mano finì sulla mia guancia accarezzandola dolcemente. A quel gesto mi sentivo in paradiso, i nostri occhi si incastravano perfettamente.

"Abbracciami..." Dissi ad alta voce, lui mi guardò sorridente e senza dir nulla fece quello che chiesi.

" Dissi ad alta voce, lui mi guardò sorridente e senza dir nulla fece quello che chiesi

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