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Arriviamo al ristorante, era un ristorante italiano. Mi guardai in torno ed era un ristorante molto lussuoso. Un'uomo all'improvviso e davanti a noi.

"Salve signori, avete ordinato?" Chiede gentilmente, Harry annuisce.

"Styles.." Dice Harry, il signore guardai sui foglie e subito dopo alza lo sguardo.

"Seguitemi.." Dice facendo un cenno con la testa, noi, ovviamente, lo seguiamo.

Arriviamo al nostro tavolo e ci sediamo, una candela era in mezzo al tavolo e che illuminava il tavolo facendolo diventare un po' più appariscente. Ci sediamo e ci troviamo uno davanti all'altro. Solo ora notai che intorno e sopra il tavolo c'erano sparse dei piccoli petali di rosa rossa e bianca. È una cosa molto romantica.

All'improvviso lo stesso cameriere ci porto del vino bianco e c'è lo versò sul bicchiere di vetro.

"Harry è tutto bellissimo." Dico sorridendoli, lui ricambiò il sorriso e sorseggiò quel vino bianco. Anche io, come Harry, portai il bicchiere di vetro alle labbra e sorseggiai un po' di quel buon vino bianco. Subito dopo ci portarono il menù, e io osservai i piatti.

Il cameriere arrivò come un fulmine.

"Allora cosa ordinate?" Chiede, io presi un grosso respiro e guardai Harry.

"Prendo la pasta al pomodoro con delle polpette di carne." Dico sorridendoli, il cameriere scrisse quello che dissi.

"Per lei signore?" Chiede il cameriere.

"Lo stesso, grazie." Dice Harry, il cameriere lo scrisse e andò via.  Mi osservai ancora un po' intorno, era tutto bellissimo, non ero mai andata in un ristorante italiano in tutta la mia vita. Avevo sempre sentito che il cibo era squisito ma non ho mai provato personalmente. Ora però ho l'occasione di provarlo.

"A cosa stai pensando?" Chiede all'improvviso Harry bloccando i miei pensieri.

"A quanto tutto questo- mi guarda attorno- fosse meraviglioso." Dico sorridendoli, lui ricambiò il sorriso e nervosamente giocava con i suoi anelli. Adoravo i suoi anelli, ho sempre pensato che gli donano molto.

"Harry..- lo richiamai, lui sbatte più volte le palpebre portando attenzione su di me- raccontami un po' di te.." Dico sorridendo, lui sorride e annui, portò il busto dritto e appoggio i gomiti sul tavolo.

"Beh, ho vissuto in una famiglia molto caotica. In famiglia eravamo in quattro fratelli, tre maschi e una femmina. Mia madre era una delle poche in famiglia a prendersi cura veramente di noi, nostro padre non ci ha mai dato così tante attenzioni come le dava a Gemma, secondo me Gemma era la sua preferita..- dice e si ferma a pensare- era stato complicato farmi imparare a suonare il piano, lo notavo sempre suonare il piano, mi portava sempre ispirazione vederlo attento ad ogni movimento.. Quando decisi di imparare a suonare anche io il piano, lui era molto severo su queste cose, spesso facevo lo sciocco, anche se è tipico per un bambino di otto anni- dice e si mise a ridacchiare, sembrava più una risata nervosa- come ti avevo detto ero molto testardo e quindi prendevo un po' tutto come un gioco. Ho odiato mio padre fin da quando mi fece imparare a suonare il piano, mi costringeva a fare cose impossibili e per colpa sua mi sono chiuso in me stesso. Sentivo sempre che litigava con mia madre, ogni notte sentivo le urla e io e i miei tre fratelli e Gemma ci nascondevano sotto i letti o dentro gli armadi per non sentirli litigare..- Harry per un'attimo sorrise e subito dopo quel sorriso scomparse- Gemma ci fece imparare una canzoncina per distrarci dalla confusione che facevano i nostri genitori." Dice e lo notai un po' nervoso, portai la mano sulla sua e lui alzò lo sguardo verso di me.

"Se non vuoi continuare ti posso capire.." Dico, lui scosse la testa e continuò.

"Un giorno decisero di separarsi, lo odiato per la sua scelta, mia madre lo amava molto, ma tanto sapevo che sarebbe successo. Per mia madre ero il suo piccolo, il suo principe che la salvava da ogni pericolo, ma non fu' così. Per colpa di mio padre cade in depressione, ora non riesco più a riconoscerla...-prese un grosso respiro, so che molto probabilmente per lui è un duro colpo questo è che per lui è molto difficile raccontarlo è farsi ripetere nella testa quei momenti poco belli- così cominciai ad essere freddo, distaccato con tutti, ma sapevo che così avrei perso tutti, compresa mia sorella. I miei fratelli sono sempre in viaggio, Mattew ora è in Giappone, Richie e in America precisamente a New York e Samuel fa il marine ed precisamente e in Iraq. Invece l'unica, mia sorella Gemma, è delusa da me e per sempre lo sarà, abitavo con lei prima di aver preso casa, tornavo sempre a casa ubriaco, con ragazze diverse ogni notte, voleva che mettessi la testa apposto o mi avrebbe cacciata dalla sua vita, io non lo mai ascoltata, sapevo che non lo diceva sul serio all'inizio. Ma per colpa del ragazzo che lei tanto amava, con cui doveva sposarsi si è suicidata. L'ha trovato a baciarsi prima delle nozze con una ragazza. Lo picchiato quel giorno, a volte mi do anche la colpa perché per colpa mia lui è andato in coma e Gemma non mi voleva parlare. Anne Belle, capiscimi, non ho potuto salvarla, non ho salvato mia madre e nemmeno lei. Sono soltanto una delusione." Dice Harry.  Si vedeva che era molto triste per la sua famiglia e che l'amava molto.

Con il pollice gli accarezzai la mano per tranquillizzarlo.

"Harry, loro ti vorranno sempre bene, anche per quello che hai fatto, tu l'hai fatto soltanto per loro." Dico sorridendoli lievemente, Harry mi sorride e annuisce.

Il cameriere ci porta i cibi che abbiamo ordinato, e in silenzio assaporiamo la deliziosa cucina italiana. Avevano ragione quando dicevano che il cibo intagliano e il migliore.
Mi pulì le labbra dopo aver finito di mangiare la pasta deliziosa che mi hanno portato.

"Dimmi un po' più di te, -dice Harry all'improvviso- voglio sapere molto più di te. Non voglio solo sapere che ti chiami Anna Belle Wood, che sei americana e che sei timida. Voglio sapere di più" dice Harry e temevo questa domanda.

Falling Stars H.S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora