Capitolo 30.

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《Non andartene, per favore》supplicò Zac a Silvia.《Non ho intenzione di andarmene, ma che pagliacciata è questa?》rispose lei, quasi ridendo. Guardai Zac in modo confortevole, così disse:《So che per tutti questi mesi sei sempre stata innamorata di me, anche dopo le mille delusioni che ti ho dato, ma il fatto è che me ne sono pentito, e volevo cambiare in meglio, per te Silvia》Silvia lo guardava impossibile, ma non riuscì a rispondere perché le parlò sopra Zac:《Dal giorno del ballo ho capito chi eravamo noi veramente, e non ho più parole per dirtelo》Silvia alzò un po la voce:《Zac...》《Tu mi piaci, mi sei sempre piaciuta》intervenne nuovamente lui, mentre a me iniziava a girare la testa nel vedere entrambe le facce.《Zac, ascoltami》《Te lo immagini come sarebbe ora ricominciare da capo? Potremmo avere quello che...》《Zac!》urlò Silvia a questo punto, poi espirò profondamente:《Avete presente la cosa stupenda che dovevo raccontare a Abby?》io la guardai, chiedendomi se davvero era questo il momento《Era che...insomma...mi sto sentendo con un ragazzo della mia scuola, Duncan》mi alzai in piedi, e con Zac, risposimo:《Cosa?》lei ci guardò, così aggiunse:《Sì, non da moltissimo, però è veramente speciale, mi piace tanto, e io piaccio a lui》.Zac si spense in volto, incapace di dire o fare niente, così risposi io:《A quando, l'appuntamento?》Silvia sorrise:《Sabato prossimo mi ha invitata a cena, in un ristorante confortevole e costoso, è bellissimo》disse battendo le mani, mentre Zac, ormai rassegnato, disse semplicemente:《Devo andare》e camminò a passo svelto, mentre io salutai velocemente Silvia:《Scusalo, ti prego, ora vado anch'io》Silvia alzò la mano, poi mi misi a correre verso Zac, dove non ne vidi più traccia.
《Zac! Rispondi!》urlai al vento, dove schizzi frenetici d'acqua marina mi colpivano, provenienti dalle coste del mare, a ridosso da me. Vidi un ombra sopra la collina, così la rincorsi:《Fermati!》e giunti al confine della collina, non avevi altro passaggio, se non il mare:《Zac...》iniziai, ma intervenne lui, con voce scheletrica:《Lasciami in pace》.Appoggiai una mano sopra la sua spalla, che non provò nemmeno a scostare, così mi sedetti vicino a lui senza dire niente, e per qualche minuto, ascoltammo solo le onde che sbattevano violentemente contro le rocce della nostra collina.
Come immaginavo, fu lui a interrompere il silenzio che ci separava:《Non me lo sarei mai aspettato, ma comunque non posso darle torto, nemmeno io avrei passato tutta la vita ad aspettare qualcuno》mi girai da lui:《Avrei?》a quel punto mi sorrise, tirando un sasso contro il mare:《Esatto, prima non l'avrei mai fatto, tanto meno per lei, ma ora si, mi rendo conto di doverle quello che ha subito da me》.Gli dissi, sicura di me:《Non è ancora troppo tardi》Zac mi guardò dubbioso:《In che senso?》sorrisi a vuoto, rivolta verso il cielo:《Non stanno ancora assieme, e stando a quello che dice Silvia, è possibile che lo faranno sabato. Hai un paio di giorni per farla tua, vuoi provarci?》Zac ci pensò attentamente, poi si alzò in piedi sicuro di sé:《Lo farò》.

Il professore di scienzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora