Capitolo 18.

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《Abby, alzati, la sveglia è suonata da dieci minuti》sentii qualcuno borbottare oltre le lenzuola《Mhh》risposi alla persona misteriosa che supponevo fosse mia madre 《Arrivo》.
Ero rimasta sveglia tutta la notte a organizzare con Silvia ogni dettaglio della serata, senza rendermi conto di dover riposare, se non volevo apparire inguardabile. Mi truccai con un po di terra e una pennellata di mascara, per non sembrare del tutto ridicola.《Abby, o scendi o ti lascio》《Arrivo》urlai in risposta all'arroganza di Fred.
《Per fortuna indosserai la maschera, stasera》《Sempre così dolce, grazie fratellone》 diedi una pacca a Fred, in segno di saluto《Concordo con lui》fece Gracie, non appena scesi dalla macchina. 《Siete proprio fatti l'una per l'altro》risi io, riferendomi a Gracie con Fred《Spiritosa》.
Entrammo in classe, dove stranamente Loine era già presente.《Ehm, buongiorno prof.》salutammo io e Gracie《Buongiorno, ragazze》contraccambiò lui con un sorriso affascinante《Glielo chiedi tu o devo fare io?》mi sussurrò Gracie, immaginando riferendosi al buon umore del prof.《Smettila》ridacchiai, nel frattempo che la classe si riempiva.
Durante la lezione, non passai un solo minuto senza fissare gli incredibili occhi di Loine, e Gracie, evidentemente accorta del fatto, mi distrasse dal mio blue-eyes in ogni momento possibile.《Non cercare flirt con Loine, ricordati che stasera hai un ballo》mi girai e continuai a guardarlo:《E allora? Non ho mica il cavaliere》e conclusi con una linguaccia.
Il resto della mattinata passò veloce, e nel tragitto verso casa di Gracie, mi tornarono in mente le parole di Zac: "Tutta la scuola" , vorrà dire anche professori? E se Loine fosse stato così felice per quel motivo, questa mattina? Mi rigirai la manica della felpa, con uno strano ghigno in volto.
《Vado a cambiarmi, Abby, voglio trovarti pronta》《Sissignora》risposi a Gracie, lasciandomi sola con la busta del mio vestito. Lo aprii delicatamente come fosse fatto di vetro tagliente, esaminando attentamente le possibili opzioni per indossarlo.
《Oh cavolo, sei stupenda》feci a Gracie, non appena aprii la porta della sua stanza, destinata a me.
Abbinò il suo vestito a una crocchia elegante, tenuta da una pinza con una rosa bordeaux, esattamente come le zeppe.《Santo cielo, anche tu》rispose Gracie, compiaciuta.《Però...》mi scruttò attentamente i capelli, e in seguito prese una strana piastra per boccoli.
《Sei sicura?》domandai dubbiosa a Gracie, e non avendo ottenuto risposta, mi rassegnai.
Mezz'ora dopo i miei capelli erano perfettamente boccolati, e in effetti abbinavano con l'eleganza del mio vestito: ricadevano come onde nel centro schiena, mentre il ciuffo solitamente disordinato, era stato raccolto da una pinzetta blu. Gracie mi guardò soddisfatta, e in seguito ad aver riempito la borsa con tutto il necessario, chiamammo Fred, pronte ad essere accolte dal fatidico ballo di compleanno, che avrebbe segnato l'amicizia o l'amore.

Il professore di scienzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora