Capitolo 28.

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《Ahia!》gridai istintivamente, mentre Loine, d'altra parte della porta, si precipitò ad aiutarmi:《Stai bene? Ma cosa ci fai qui?》mi alzai lentamente appoggiandomi alla sua spalla, poi risposi:《Sì, sarà solo un piccolo bernocolo, e comunque sono qui perché volevo parlare con lei》Loine mi scruttò:《Riguardo a?》《Riguardo a lei e i suoi discorsi strani》risposi, accarezzandomi la fronte, dove poco prima avevo sbattuto atrocemente.《Spiegati meglio》disse lui, nel frattempo che mi fece accomodare sopra la cattedra della classe di Zac, ormai vuota.《Non capisco a cosa si riferiva con quel "te lo sei meritata" , e da allora lei è diventato strano, non può essere una coincidenza》Loine guardò fisso il pavimento, e notai che i suoi soliti occhi azzurri accessi, questa volta erano spenti, come insensibili a ogni sentimento. Appoggiai la mano sopra la sua spalla, e continuai:《So che probabilmente non dovrei essere qui, ma mi importa, mi importa di lei e dei suoi sentimenti, non so perché, ma riesce a coinvolgere ogni mio stato d'animo senza volerlo, e so che l'avrà sicuramente notato》《È questo il punto》cominciò a camminare avanti e indietro Loine:《Hai sempre qualcosa di nuovo che mi colpisce, che mi emoziona》si interruppe velocemente, ma continuò:《Da quella tesi sulle emozioni, ho capito molto di te, Abby, ho capito più di quanto avrei dovuto, probabilmente》Lo guardai, senza commentare o obiettare niente.《Il fatto è che ti sei meritata tutto questo: dalle amicizie perfette, al ragazzo che ti ama. Per tutta questa gente hai fatto molto, e i risultati si vedono》si avvicinò a me:《Guardati: sei perfetta》arrossì imbarazzata, così balbettai timidamente:《Non possiamo》lui annuì comprensivo, così si allontanò:《Vedi? Sto impazzendo!》disse disperato, stratonandosi i suoi capelli neri《Sei tu la mia pazzia, Abby》io restai a fissarlo, tentata dal non abbracciarlo, ma probabilmente avrei solo peggiorato la situazione.《Io sono solo il tuo ridicolo professore di scienze, che sicuramente a giugno non ricorderai più, non posso competere per un posto nel tuo cuore, ma non fartene una colpa, per favore》disse sempre più a bassa voce, fissando il cielo dalle grandi finestre dell'aula.《Lei ha già un posto nel mio cuore, da inizio anno, da quando per la prima volta entrò in classe con quel suo sguardo misterioso ma sorriso dolce, da quando i suoi occhi perfetti incrociarono i miei, da quando mi parlò per puro caso in quel lungo atrio della scuola, non so perché siamo arrivati a questo, ma lei possiede una parte in grado di controllare ogni mia emozione, come un potere spirituale》mi fermai a guardarlo, poi ripresi:《Dany mi fa innamorare, lei mi fa vivere》a quel punto scesi dalla cattedra, decisa a non voltarmi per nessuna ragione, perché se l'avessi fatto, sarebbe stata la fine.

Il professore di scienzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora