CAPITOLO 24

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MATT

Non lei,non adesso. Non può vedermi così. Suona un'altra volta il campanello. Le apro.
"Ciao M-... Santo Cielo cos'hai combinato?" Dice Sophie portandosi una mano alla bocca.
"Ho fatto a pugni con un ragazzo fuori da scuola." Rispondo.
"Non dirmi che quel ragazzo era Steven."
"E se te lo dicessi?"
"Cazzo,ma cos'hai in quella testa?" Urla lei,spingendomi.
"Sophie calmati. Io non sarei voluto arrivare a questo,ma lui ha iniziato."
Sono le uniche cose che riesco a dire.
"Sì,lui ha iniziato e tu hai continuato. Fammi entrare che ti medico." Deve essersi un po' calmata.
"Dove sono il disinfettante e il cotone?" Domanda.
"Te li prendo io. " salgo le scale e lei mi segue. Arrivato al piano di sopra,vado in bagno e apro l'armadio dove mia mamma ha depositato il suo 'kit da dottoressa',io lo chiamo così.
"Ecco qui." Mi alzo e mi volto di scatto,senza accorgermi che Sophie era vicinissima a me. Le vado leggermente addosso,e mi basterebbe allungare il collo per sentire di nuovo il sapore di quelle dolci labbra. La guardo negli occhi,di color verde misto al nocciola. Due occhi bellissimi,molto espressivi e con una lieve tristezza nascosta.
Lei passa il suo sguardo sulle labbra. Nota subito la piccola ferita che ho riportato,insieme alle tracce di sangue secco sul labbro inferiore.
"Peccato che Steven abbia rovinato queste splendide labbra." Sussurra. Amo quando fa così a pochi centimetri da me. Mi fa impazzire questo suo modo di fare,potrei perdere il controllo.
Appoggio il disinfettante e il cotone sul lavandino. Poso le mie mani sui suoi fianchi. Ha la vita stretta,perciò riesco a tener bene la presa. Al mio tocco si rilassa,facendo un respiro profondo. Porta le mani sul mio petto e io la attiro a me. Le bacio il collo. Inarca la schiena e lascia andare indietro e di lato il collo,in base al lato in cui la bacio. Intanto le sue mani sono sulla mia nuca,e sento le dita stringermi ogni volta in cui i nostri corpi sono a stretto contatto. Ovviamente per opera mia,perché la attiro a me sempre di più quando premo sul suo collo con un po' più di forza. La mano sinistra raggiunge la mia testa. Io invece scendo leggermente e lei non si oppone. Mi stacco dal suo collo e le stampo un bacio sulle labbra. Sorride. La bacio di nuovo,fino a che il bacio non diventa passionale. Non mi riesco più a controllare. La prendo in braccio e mi dirigo verso camera mia. Con una gamba apro la porta socchiusa. La metto giù e lei indietreggia tenendomi per la camicia. La prendo di nuovo,e la metto a sedere sulla scrivania.
In questa stanza non si sentono parole. Non ci sono pensieri. Solo io,lei e le nostre labbra che si cercano.
Lei mi prende la testa tra le mani e continua a baciarmi. Le metto le mani appena sopra alla vita,ma dentro la maglietta. Con le gambe mi si allaccia ai fianchi,obbligandomi ad attaccarmi a lei.
"So che lo volevi anche tu." Le sussurro all'orecchio.
"Lo stavo aspettando." Bisbiglia.
Il campanello suona. Ma perché proprio adesso?
"Andiamo ad aprire." Dice lei,sistemandosi la maglietta. Scende dalla scrivania e scendiamo le scale. Apro la porta.
"Buongiorno,polizia. Lei è il signor Matthew Collins?" Sophie mi guarda perplessa.
"Sì,buongiorno."
"Venga. Andiamo a fare due chiacchiere  in questura."
Cazzo,proprio ora? Con Sophie presente? Dopo questa non so più cosa penserà di me.
Guardo Sophie,mentre i poliziotti avanzano verso la macchina.
"Cosa sta succedendo,Matthew?" Non mi aveva mai chiamato per intero.
"Io non lo so,Sophie!"
"Cosa faccio ora?"
"Torna a casa tua e avvisa Peter. Fallo venire in caserma." Le rispondo.
"Ora devo andare. Esci,così chiudo la porta." Annuisce e se ne va. Salgo nella volante.
"Che problema c'è adesso?" Domando.
"A quanto pare ha ricevuto una denuncia. E in più dobbiamo terminare quell'interrogatirio lasciato in sospeso,ricorda Collins?" Risponde il poliziotto seduto dalla parte del passeggero.
"Sì. Mi ricordo."

The Right Choice (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora