CAPITOLO 10

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MATT

Sono appena arrivato di fronte a casa di Cameron. Scendo dall'auto e suono il campanello. Peter viene ad aprirmi la porta e dalla sua faccia,non sembra molto felice di vedermi. ''Matt,adesso andiamo a fare un giro verso Central Park,nella tua auto vengono anche Cameron e Raily,mentre Abbie va con Andrew e Clara. Va bene?'', dice subito Peter. ''Oh certo.''.

Ritorno in macchina,e dopo qualche minuto sento lo schiocco della labbra di quei due dietro di me. ''Mi fate venire il vomito. Cameron,trattieniti.'' dico voltandomi appena. ''Non mi pare che con Sophie tu non sia tanto smielato. Non trovi,caro Matt?'' borbotta Peter. Ed ecco che arriva la risposta alle mie domande: Peter fa cosi perché non vuole che io conosca Sophie,e ha paura che sia già successo qualcosa. ''Non dire stronzate,per l'amor del cielo.''ribatto. ''Uh,perciò adesso ti farai anche la Smith? Per arrivare a lei ti sei ridotto a dei livelli davvero bassi,bell'imbusto.'',commenta Raily.

Peter fa un sorrisetto verso Raily e Cameron li guarda confuso. Veramente non ha difeso sua sorella?

SOPHIE

Un suono familiare riecheggia nel silenzio della mia stanza. Ed ecco che la sveglia interrompe il mio sonno,di nuovo. Mi alzo,prendo un paio di jeans e le Vans nere,con una maglia dello stesso colore. Dopo essermi preparata,scendo e vado in cucina.

''Buongiorno,mamma. Ciao papà.Peter mi passi il latte?'' manca qualcuno all'appello. Dov'è James?Ieri aveva avvisato di non aspettarlo per cena,non per la colazione.''Qualcuno sa dov'è James?'' dico abbastanza preoccupata.

''Sono qui,rompi palle.''borbotta una voce assonnata dietro di me. Mi volto ed è effettivamente James,il che mi solleva.

''Se adesso la smetti di fissarmi e ti levi,forse riesco a fare colazione e arrivare a scuola prima del mio ottantesimo compleanno.'' dice con il solito tono arrogante. ''Si subito,Regina Elisabetta. Ha dormito bene stanotte,visto che oggi è più simpatica del solito?'' lo prendo in giro mentre mi siedo al mio posto. '' 'Fanculo,marmocchia.'' risponde.



''Signorina Smith,lei è Margot,la nuova arrivata. La prego di accompagnarla per la scuola e illustrarle tutto ciò che offre l'istituto.'' mi ordina la preside.Allora la ragazza non si chiamava Abby. Beh,ma in fondo si somigliano come nomi. Proprio identici.

''Vieni pure,Margot. Da questa parte si va per la mensa,dove abitualmente scegli se prendere da mangiare dalle inservienti con il vassoio,o se optare per la macchinetta.'' le dico entrando in mensa. ''Wow. E' enorme questo posto.'' fa lei,quasi incredula. Ha una voce abbastanza sottile,ma non fastidiosa.

Dopo averle fatto fare il tour della sua nuova scuola,la accompagno in classe e io mi dirigo alla mia lezione.

Finalmente le ore del mattino sono finite,e oggi hanno annullato i corsi pomeridiani per lo sciopero di alcuni professori. Vado verso l'uscita e incontro Steven e Sarah.

''Hey ragazzi!'' dico quando sono vicina a loro.

''Ciao. Oggi usciamo?'' dice Steve,guardando Sarah e poi me.

''In realtà per oggi pomeriggio è già prenotata.'' una voce a me nota pronuncia queste parole,quindi mi volto ed è proprio Matt. Mi ero completamente scordata che oggi sarei dovuta uscire con lui,per 'conoscerci meglio'. La faccia di Steven assume un'espressione stranita e strabiliata,mentre Sarah mi fissa con uno sguardo bisognoso di spiegazioni valide,siccome avevo detto di non aver intenzione di frequentare Matt.

''Si è vero,me lo ero scordata.Facciamo domani?'' propongo. ''Si,domani è ottimo,sempre se il ragazzo qui presente non ha da intromettersi.'' dice Steve.

''Amico,semplicemente per oggi deve uscire con me e avendo sentito il vostro invito,le ho ricordato che era occupata.'' ribatte Matt.

''Ma perché ti interessa uscire con questo idiota,Sophie? Vieni con me e Sarah. Non hai bisogno di imboccare strade sbagliate.'',prima di potergli rispondere,Matt mi si para davanti. E' talmente alto che non riesco a vedere Steven. Lo prendo appena sopra i fianchi e tento di spostarlo,lui si volta a guardarmi e capisce. Si mette di fianco a me,mentre si scambia occhiatacce con il mio migliore amico.

''Sono capace di gestirmi da sola,Steven. Non ho dodici anni.'' rispondo con calma.

''Evidentemente non sei ancora abbastanza grande per capire chi frequentare e chi no.Sbaglio,Sarah?''

''Ehm... penso che-''

''Che sta succedendo qui?''Peter interrompe Sarah e si mette quasi tra Matt e Steven. A quanto pare ho 17 anni solo perchè c'è scritto sulla mia carta d'identità,qui mi considerano tutti una bambina.

''Succede che Peterson non si fai cazzi suoi.'' dice Matt senza distogliere lo sguardo da Steven.

''Hai iniziato tu ad intrometterti.'' fa Steven avvicinandosi ancora di più. E poi sono io la dodicenne.


''Io sono stufa,vi lascio litigare per stronzate e ci sentiamo quando avrete finito.'' sbotto andandomene. Sto per attraversare il cortile della scuola,quando una voce mi chiama. Mi volto e vedo  l'unica persona che in questo momento non ho voglia di ascoltare.

The Right Choice (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora