CAPITOLO 40

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"Ti dispiace se dormo qui con te?" chiede.
"Uhm... È il tuo di letto,io posso stare sul divano." dico farfugliando.
"Non ti mordo mica!",sorride.
No. Non sorridere,Matt. Piantala!
"Va bene allora.",dico alzandomi e andando dalla parte opposta del letto. Mi infilo velocemente sotto le coperte e un brivido mi percorre quando la mia pelle entra in contatto con le lenzuola fresche.
Mi volto verso Matt. Il cuscino è appoggiato sulla testiera e lui si sistema con il capo sopra di esso.
"Come stai?" domanda. "Insomma,dev'essere stato un duro colpo per te."
"I miei migliori amici che mi nascondono la loro relazione,giustificandosi con 'aspettavamo il momento giusto,ma poi è arrivo Matt'. Cosa c'entri tu con le loro stronzate?",mentre parlo la rabbia mi assale di nuovo.
"E poi,dico,impediscono a te di starmi vicino perché potrei farti del male,quando sono loro quelli a distruggerti."
Ha fatto centro. Le sue parole mi colpiscono,ha centrato pienamente il bersaglio.
Taccio e fisso il soffitto,incapace di aggiungere altro.
Matt mi avvolge le spalle con un braccio attirandomi a se. Senza pensarci mi avvicino a lui e sprofondo il viso nel suo petto,abbracciandolo e godendomi questo momento.
"Stai tranquilla,ora ci sono io qui." sussurra al mio orecchio.

~^•^~

Apro gli occhi lentamente,ricordandomi di essere tra le braccia di Matt. Guardo l'orologio,che segna le 7:50. Cerco di fare mente locale per capire che giorno fosse. Cazzo.
"Matt! Matt!"
"Mmh,un attimo ancora." borbotta.
"È tardissimo." dico alzando la testa per guardarlo.
"Allora non andremo a scuola." risponde con un ghigno sul volto.
Tento di allontanarmi ma mi stringe la vita,allora decido di affondare il mio viso sul suo petto,di nuovo.
Dopo poco si stiracchia,liberandomi dalla sua presa.
"Buongiorno!"
"Fai veloce." rispondo alzandomi dal letto e andando verso il bagno.

Come se non bastasse c'è un traffico pazzesco. Comincio a picchiettare le dita sulle cosce,cosa che faccio sempre quando sono nervosa.
"Smettila di fare così." dice Matt con lo sguardo fisso sulla strada.
"Siamo in ritardo."
"Lo so,ma smettila. Mi fai venire l'ansia."
"Scusa."
Arriviamo davanti alla scuola alle 8:15,tra cinque minuti iniziano le lezioni.
Scendiamo contemporaneamente e io gli stampi un bacio sulla guancia salutandolo. Corro il più veloce possibile,finché non arrivò nei corridoi. Non c'è quasi nessuno. Prendo i libri e mi dirigo verso il laboratorio di chimica.

Oggi il professore di matematica è in ritardo e in classe volano aeroplani di carta. Sono l'unica seduta,oltre a Sarah. Oggi ci siamo sedute una da una parte e l'altra da quella opposta. È strano,quasi mi dispiace starle così distante,ma allo stesso tempo non vorrei averla vicina.
Con le labbra mima un "Dopo parliamo" ,ma scuoto la testa. Lei fa per venire verso di me,ma in quell'istante entra il professore.


Le lezioni del mattino sono finite e ho una fame tremenda,spero che in mensa oggi ci sia qualcosa di buono.
Vedo Sarah e Steven seduti a quello che era il nostro tavolo.
Appena mi vede Steven si alza,ma volto le spalle per cercare un posto vuoto... E per fargli capire che sprecherebbe fiato e tempo a parlare con me.
Sento una mano sulla mia spalla e mi volto di scatto. Matt.
"Ehilà Matt."
"Pranzi con me?" domanda con un ampio sorriso.
"Sì,stavo giusto cercando un posto."
Troviamo subito un tavolo libero e posiamo i vassoi,sedendoci uno di fronte all'altro.
"Allora,com'è andata la mattina?" incalza.
"Mh,niente di speciale."
"La mia bene,grazie per avermelo chiesto." dice ridendo.
"Con Steven e Sarah come  va?"
"Hanno cercato entrambi di parlarmi,ma non ne ho voluto sapere."
"Invece dovresti chiarire con loro."
"Quando ne avrò voglia,ok?" dico irritata.
"Sì ovvio."
"Ma adesso il mio problema principale è che devo portare un'altra tutte le mie cose a casa di Peter."
"Ti darò una mano."
"Oh no,Steven non ti vorrà vedere in casa sua."
"Peccato che non mi interessa di quel deficiente."
Mi scappa una risata. Lo guardo dritto negli occhi e una sensazione meravigliosa mi percorre.
Passo a segno il suo viso: le labbra carnose ma non troppo grandi,lineamenti abbastanza marcati,gli occhi più intensi che abbia mai visto,un naso proporzionato e i capelli a spazzola.
Più lo guardavo,e più mi accorgevo di quanto fosse perfetto ai miei occhi.


SPAZIO AUTRICE.
Ciao lettori!
Sono Sofia,e mi sembrava giusto scusarmi per averci messo tanto a postare il capitolo e non è nemmeno un granché.Vi prometto che sarò molto più precisa e regolare per quanto riguarda gli aggiornamenti.
Conto di finire per il 10 di luglio (perché delle mie amiche hanno voluto fare una scommessa con me che consiste nel finire il libro entro quella data),poi forse ci sarà un sequel... :)
Volevo ringraziarvi per le mille visualizzazioniiiiiiiii
Sono davvero felicissima e per me è un grande traguardo.

Un bacio,Sofia.

The Right Choice (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora