CAPITOLO 52

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In questo momento,non desidero davvero altro.
Sicuramente per Matt è una situazione un po' scomoda,lui non è il tipo da mettere a nudo i sentimenti.
Però con me non deve aver paura,io non sono il tipo che giudica per queste cose.
Sono felice con lui,in più adesso che ho riallacciato i rapporti con Abbie,tutto sembra essere tornato alla normalità. Però un po' mi mancano Steven e Sarah.
Insomma,fino a poco fa passavamo la maggior parte delle giornate insieme.
Poi hanno iniziato a nascondermi le cose,a dirmi bugie e la situazione non ha fatto altro che peggiorare.
Ed io odio profondamente tutto ciò.
Nonostante tutto,non mi pento di niente. Forse doveva finire davvero così.
"Ma ai tuoi genitori cos'hai detto?" domanda Matt.
"Ho detto che andavo a recuperare una cosa che ho lasciato da Sarah ieri sera." rispondo facendo spallucce.
"Perché,non sanno che ormai non vi parlate più?"
"Sono a Los Angeles e non li sento tutti i giorni. Perciò,no,non sanno niente."
Mi avvicino per dargli un bacio,e lui sorride subito dopo.
Gli prendo il viso fra le mani continuando a baciarlo,lasciando che le sue mani percorrano dolcemente la mia schiena.
Ed ecco che mi squilla il cellulare.
"Può essere tua madre..." sussurra lui scocciato staccandosi dalle mie labbra.
Annuisco e controllo il display.
Mia mamma,appunto.
"Dimmi,mamma."
"Quanto ci impiegherai?"
"Sto arrivando."
"Perfetto. A tra poco,e salutami Sarah."
"Va bene. A tra poco."

"Devi andare,vero? Anche i tuoi fratelli ti staranno aspettando." fa Matt passandosi una mano tra i capelli.
"Già. Quasi ti direi di venire." rispondo mentre recupero la borsa.
"Meglio di no."
"Giusto. Ciao." lo saluto alla porta dandogli un bacio.
"Ti amo." sussurra lui sulle mie labbra.
"Anche io."




"Sophie devo parlarti." dice mia mamma appena entro in casa.
"Mi preoccupi."
"So che eri da Matt. Perché so che con Sarah e Steven non ti senti più. E vi ho visti oggi,per fortuna tuo padre no."
"Mamma,mi dispiace."
"È tutto ok. Ma tuo padre non sarebbe felice."
"Vogliamo anche andare a fare un viaggio. Tu mi lasceresti?"
"Amore mio,sì. So cosa significa per te tutto questo,però sappi che continuando a nascondere le cose,peggiori la situazione e basta."
"Mamma,io lo amo e farei anche di peggio pur di stare con lui."
Lei mi passa una mano sulla spalla sorridendo.
Io dico sul serio,soprattuto dopo quello che ho scoperto oggi.
Non posso abbandonarlo in nessuna maniera. Lui non ha che me.

MATT

Per il viaggio è già tutto pronto: destinazioni,aereo,biglietti,albergo e programma per la prima settimana.
La prima settimana saremo a Miami.
Con tutti i soldi che ho vinto durante l'anno con gli incontri,sono riuscito ad organizzare per bene questa vacanza con più tappe.
Però le altre destinazioni le sceglierò insieme a Sophie.
Da oggi è diventata ufficialmente la persona più importante della mia vita.
Anche con i nervi scoperti,lei non ha fatto una piega e ha promesso che nulla cambierà.
È stata la prima a saperlo,la maggior parte delle mie ragazze non pensavano tanto a me quanto a quello che mi ha donato Dio.
Tranne Juliet,lei era molto simile a Sophie. Ma non sapeva niente lo stesso.
Ci sono quei piccoli segreti personali che ogni individuo ha e non vuole condividere.
Ma come potevo mentirle ancora?
Ormai mi aveva scoperto,e non avrebbe avuto senso continuare la farsa.
Mia mamma forse nemmeno sa che oggi ho preso il diploma,e mio papà è già tanto se sa di avere un figlio adesso.
Quando era con me,era abbastanza presente,nonostante il vizio dell'alcol che lo mandava fuori di testa.

"Papà! Guarda come gioco a calcio!" Gridai eccitato.
"Ti vedo Matt,sei bravissimo!" mi incoraggiò guardandomi inseguire un pallone.

"Guarda,figliolo. Queste sono le foto di quando ero bambino. E questa è zia Beth." disse lui,indicando le piccole immagini in bianco e nero.
"Sei identico a me,papà!"esclamai meravigliato.
"Sei tu che somigli a me,mostriciattolo."

"Fermo! Ti prego Jason!" le urla di mia madre rimbombarono per la casa,nella mia testa.
"Ti prego,basta!" Urlò lei,guardando come l'alcol si stesse impossessando di suo marito.
Ed io che assistevo,tappandomi le orecchie,all'orribile visione di quelle enormi mani sul corpo esile e innocente di mia mamma,che chiedeva pietà.
"Adesso basta!" gridai.
Me ne pentii,ma almeno iniziò a sfogarsi su di me e non sulla mamma.*










*i flashback di Matt.

The Right Choice (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora