L'amante del re

Capitolo 26

Sibbe non poteva parlare a Sebastian dell'uomo che era stato punito per sodomia, ma in cuor suo sapeva che doveva esserci una spiegazione, non poteva l'uomo che amava essere così crudele verso un altro essere umano. Avrebbe cercato di scoprire il vero motivo della punizione chiedendo a qualche serva.

La notte successiva Sebastian la raggiunse appena fu certo di potersi muovere per il castello senza essere visto. Quella notte fu tutto molto diverso tra loro. Il re fu più gentile e attento del solito e Sibbe si sentì ancora più amata e in ogni suo gesto sentì tutte le promesse per un loro futuro, lui la baciò con più passione e le ripeté che la amava.

Quando Sibbe si svegliò all'alba fu felice che il suo amato fosse ancora lì nel suo letto che la osservava con gli occhi colmi di sentimento.

–Voglio fare ancora l'amore con te, – le sussurrò Sebastian. Lei annuì e si lasciò guidare dalle mani esperte di lui e dalle sue parole. Era così felice che nulla avrebbe potuto rattristarla.

Dopo qualche ora qualcuno bussò piano alla porta. Sibbe ebbe un sussulto ma Sebastian sapeva chi era.

–Sì? – Chiese.

–Sono arrivati, sire! – Rispose Alexander da dietro la porta.

–Arrivo subito. – Sebastian le prese di nuovo il viso tra le mani e la baciò. –Sibbe, devo parlarti, resta nella tua camera oggi e non uscire. Io tornerò da te dopo pranzo.

–Perché? – Chiese lei stupita.

–Amore, sei così bella, – le disse baciandola ancora. – Te lo spiego dopo, ora devo andare.

***

Sir Thomas si stava dirigendo verso la sua stanza nell'ala sud del castello, i servi avevano già portato via i bauli e lui sperava di fare un bagno veloce prima di cena. Sperò che fosse tutto pronto e che il suo vassallo quella volta fosse stato sollecito. Il viaggio era stato lungo e piuttosto movimentato, i rapporti diplomatici difficili, ma alla fine per fortuna si era giunti ad un accordo conveniente per entrambe le parti. Quella sera a cena avrebbe parlato con il re e gli avrebbe raccontato tutto del viaggio. Aprì la porta delle sue stanze e si trovò davanti una giovane donna bionda e molto carina che lo guardava sorpresa almeno quanto lui.

–Milady, che piacere trovare un regalo di bentornato direttamente in camera... – disse sorridendo alla donna che spalancò gli occhi atterrita.

–Sir Thomas? – Lo chiamò una voce alle sue spalle.

–Alexander! Siete venuto a dirmi che questa bella fanciulla è una ricompensa per me da parte del nostro amato re? – Chiese guardando la ragazza con vivo apprezzamento.

Alexander trattenne un'esclamazione di orrore.

–Sir Thomas le presento Lady Sibbe di Derby, è ospite del nostro sovrano.

–Lady Sibbe? Oh, Milady, mi dispiace per l'equivoco, – mormorò dispiaciuto Sir Thomas, –non era mia intenzione mancarle di rispetto, spero che vogliate prenderla come una burla!

La donna non parlava, si limitava a stringere la veste con i pugni, Alexander voleva portare via Sir Thomas il prima possibile, avrebbe dovuto intercettarlo prima che andasse nelle sue stanze, ma era stato trattenuto da un altro nobile che voleva essere condotto dal re.

– Sir Thomas, la vostra stanza è stata assegnata a Lady Sibbe perchè è la migliore di questa parte del castello. Il re vi ha riservato una camera al piano superiore, una delle camere reali.

–Che onore, mi ha assegnato una camera vicino alla sua? – Sir Thomas non riusciva a togliere gli occhi dalla giovane che lo guardava con rabbia. –Ma non posso lasciare questa bellezza arrabbiata! Devo convincerla che la mia era decisamente una burla, permettetemi Milady di essere il vostro cavaliere per questa sera, mi farò perdonare e conoscendomi capirete quanto io sia disposto agli scherzi e al riso.

–Non è necessario Sir Thomas, mi fido sulla parola. – Mormorò lei impallidendo.

–Ma io devo insistere, altrimenti non sarei più un degno cavaliere per aver fatto arrabbiare una così bella dama. – Insistette lui sorridendole con gli occhi nocciola che la stuzzicavano.

–Bene, permetterò che mi convinciate, ma io sono molto testarda, – rispose finalmente rilassandosi.

–Bella e testarda, la donna che fa per me! – Affermò compiaciuto.

Alexander guardò i due preoccupato, ma riuscì a portare via finalmente Sir Thomas. Avrebbe raccontato al re quello che era successo, ammettendo il suo errore.