Capitolo 31

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Il giorno del matrimonio tutto si svolse molto velocemente, non ci fu nessuna cerimonia festosa, il prete che fu chiamato dalla contea vicino sbrigò tutto nel giro di poco, furono presenti solo due testimoni tra cui Hroar e la cuoca, poi ci fu una cena a base di selvaggina fresca. Nessuno rideva, nessuno parlava, dalle facce tese dei tre qualcuno avrebbe potuto pensare si trattasse di un funerale e non un matrimonio. Quando fu l'ora di coricarsi Hroar era completamente ubriaco, bestemmiò e imprecò per un bel pezzo, poi uscì dal castello. Nonostante gli sposi avessero cercato di parlargli lui non si era lasciato avvicinare né aveva voluto ascoltare nessuno.

–Seguilo Kiri, prima che faccia qualcosa di irrimediabile, – lo convinse Sibbe, – non me lo perdonerei mai e ti prego, fargli capire che lo ami con i fatti, non con le parole visto che non ti ascolterebbe.

Kiri non era molto ottimista, quella sofferenza doveva concludersi, non poteva più resistere a vederlo in quello stato. Seguì Hroar da lontano fino al fiume e lo raggiunse solo quando si addentrò nel bosco per qualche miglio, lontano da occhi indiscreti.

–Hroar! – lo chiamò. Il vichingo si girò e quando si avvicinò cercò di colpirlo con un pugno, ma Kiri era sobrio e lo schivò senza problemi, poi visto che lui continuava gli fece uno sgambetto e lo fece cadere nell'acqua. Kiri lo prese e gli immerse la testa in modo da rinfrescargli le idee. Il gigante continuava a dimenarsi, ma non aveva la forza di reagire. Quando Kiri gli permise di respirare lo trascinò vicino alla riva.

–Che diavolo vuoi traditore, dovresti essere con tua moglie non qui dietro a me, vattene! – Gli disse strascicando le parole dopo che si fu calmato.

–Hroar testa di somaro, adesso la smetti e mi ascolti, è una settimana che non vuoi darmi retta, ma adesso lo farai. – Gli disse inchiodandolo seduto nell'acqua. –Io ti amo testa di cavolo e ho sposato Sibbe solo perché... aveva bisogno urgente di un marito e non voleva sposare nessun altro.

–Certo perché voleva sposare te! –Vedere Hroar con le lacrime agli occhi lo fece sentire male. Si inginocchiò davanti a lui e gli prese il viso tra le mani.

–No! Lei non voleva sposare nessun uomo che l'avesse toccata, quando abbiamo parlato di matrimonio ci siamo accordati che io non l'avrei mai toccata, mai! Passeremo ogni notte separati, lei non mi ama se non come un fratello ed è la stessa cosa che io provo per lei.

–Io non sono intelligente come te, ma non sono neanche stupido, spiegami allora perché vi siete sposati? Se nessuno dei due ama l'altro, perché? Non poteva semplicemente dirmi che non si voleva sposare? Avremmo trovato una soluzione, non l'avrei mai costretta!

–E' incinta dannazione!

Hroar lo guardò allucinato.

–È tuo? – Chiese con voce tremante e gli occhi persi nel vuoto.

–No Hroar, io non l'ho mai toccata in quel modo, te lo giuro sui miei antenati!

–A-allora di chi è? – Chiese ansimando per il sollievo.

–Del re.

–COSA? – Si alzò in piedi furioso. –Quel bastardo, si è approfittato di lei, l'ha...

–Non è come pensi, lei lo ama e lui ama lei. Ma non la può sposare perché sta per sposare la figlia del re di Scozia. È per questo motivo che siamo partiti senza avvisarti, siamo praticamente fuggiti da Londra.

–Che bastardo... e non si preoccupa di suo figlio?

–Lui non sa del bambino e non dovrà mai saperlo perché potrebbe venire a riprenderlo, hai capito?

Adesso che l'adrenalina si era calmata, Kiri fu scosso da brividi di freddo, l'acqua era fredda e lui aveva le labbra viola, ma prima di riuscire ad alzarsi e a uscire dall'acqua, Hroar lo aveva afferrato per i fianchi e lo aveva caricato in spalla e portato sulla riva. Quando lo appoggiò per terra lo abbracciò facendolo finire lungo disteso per terra.

–Allora mi ami? Ami me?

–Sì, amo te e nessun altro, ti amo da una vita e non...

–Adesso accendo il fuoco per scaldarci e asciugarci e poi... tu sarai mio. – Un brivido percorse la schiena di Kiri nell'udire quelle parole.

Hroar accese il fuoco e sistemò il suo mantello sul prato, poi lo aiutò a spogliarsi e lo fece sdraiare. Restò per un attimo a guardare il corpo perfetto e invitante che lo stava aspettando, si spogliò velocemente e lo coprì con il suo corpo.    

L'amante del reDove le storie prendono vita. Scoprilo ora