51. Bambola di porcellana (Hunhan)

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"sei venuto.. alla fine" era seduto su una delle tante panchine del parco "non ci speravo più"

"i patti sono patti"

"e tu sei Sehun, sapevo che saresti venuto infondo"

"potresti anche sorridere, allora" si avvicinò Sehun.

"non posso"

"perchè?"

"non ci riesco" disse il ragazzo ancora dal nome sconosciuto.

"cosa ci vuole?"

"non riesco a fingere, non ricordo come fare"

Sehun vide negli occhi del ragazzo un filo di sofferenza, così decise di cambiare argomento

"allora? cosa vuoi da me?"

"niente, si dice che tu contagi le persone con la tua felicità"

"davvero? e tu ci credi?" Domandò Sehun.

"volevo provare"

"ha funzionato?"

"no se non sei felice"

"io non sono triste ora" 

"non hai ancora sorriso in quel modo" guardò altrove per due secondi.

"quale modo?"

"quell.. diciamo- insomma, lo sai cosa sei" Sehun sorrise, il ragazzo impassibile aveva appena mostrato un sintomo umano, non era una bambola di porcellana, era reale, pensò

"eccolo" rimase con gli occhi spalancati a fissarlo.

"era questo?" indicò la sua bocca.

"si"

"e allora? ha funzionato?"

"credo di si"

"mi devi ancora dire come ti chiami" dissero dopo aver chiacchierato per una mezz'oretta 

"non l'hai chiesto"

"te lo chiedo ora" sorrise.

"ti stai interessando?"

"se solo mostrarsi almeno l'ombra di un sorriso mi sembrerebbe quasi una battuta o cosa" sospirò 

"mi chiamo Lu Han, e non ho trovato nessun sorriso che mi faccia provare quello che mi fa provare il tuo" Sehun a quelle parole si imbarazzo, poco dopo sorrise.

"se l'avessi detto con un sorriso potrebbe anche essere sembrato uno dei tanti complimenti che mi fanno" ridusse l'apertura dei suoi occhi a due piccole fessure continuando a sorridere come un ebete.

"non lo è, fatto da me" cercò di non guardare più il viso perfetto dell'altro, si incantava ogni volta.

"Bene, raccontami di te" disse Sehun sbattendo le mani dopo un lungo silenzio fatto di sguardi.

"Di me? Beh.." ci pensò su "non ho niente d'interessante da dire" rispose Luhan evitando il suo sguardo.

"Oh, io non credo, le persone strane hanno sempre qualcosa da dire"

"Io sono strano?" Luhan si girò per guardarlo, e Sehun annuì disinvolto.

"Essere strani è solo avere qualcosa in più agli altri, qualcosa che le persone normali non capiranno mai, e che desideranno sempre" Sehun lasciò sbalordito Luhan, che non riusciva a non amare tutto quello che diceva, come si muoveva e il suo corpo.

"Io non sono strano"

"Le persone strane non si considerano strane" sorrise Sehun.

Maledetto sorriso.

"Vuoi che ti dica quello che penso?"

"Se ti va"

"È qualcosa che forse cambierà la forma del tuo sorriso, o forse addirittura lo spegnerà, e ti farà abbassare lo sguardo e dopo guarderai altrove confuso e inaspettato, vorrai scappare ma so che non lo farai" guardava Sehun senza distogliere lo sguardo, era serio e Sehun si stava preoccupando, stava pensando al peggio.

"Dimmi" disse Sehun deglutando.

"Amo anche il modo in cui ti mangi il labbro superiore interno" Lo disse guardandolo intensamente da vicino, Sehun spalancò gli occhi e fece lo stesso di quello che aveva detto Luhan.

"C-cos'è quest-to?"

"Quello che penso" disse schietto, anche se stava provando a sentire una strana sensazione, quella di scappare il più lontano possibile da Sehun, era imbarazzato.

"F-Finiscila"

"Non ci riesco" aggiunse Luhan ottenendo un sospiro imbarazzato come risposta "bene, ora parlami di te"

"Non ho niente da di-" lo interruppe Luhan.

"Le persone che mettono gli altri al primo posto non hanno mai niente da dire"
Sehun sorpreso ritornò a guardarlo, aveva ragione, ecco perché non aveva mai niente da dire.
Conosceva meglio gli altri che se stesso.

"la giornata è finita" sorrise dispiaciuto Sehun.

"si" 

"allora ..ciao?" 

"dammi il tuo numero" gli passò il cellulare guardando altrove con aria indifferente.

"il patto non diceva solo un giorno?" disse mentre segnava il suo numero, Oh Sehun si era fidato di uno sconosciuto, per giunta uno sconosciuto che non aveva sorriso nemmeno una volta in una giornata intera.

"non ti contatterò sempre" 

"va bene"

"solo qualche volta" aggiunse Luhan.

annuì l'altro sorridendo.

"quando avrò la necessità" continuò.

annuì nuovamente guardando negli occhi Luhan.

"quando avrò bisogno di aiuto"

"e se avrai bisogno di aiuto sempre?" sorrise Sehun.

"in quel caso, non resterai un secondo senza un mio messaggio" 

"mi sta bene non restare senza un tuo messaggio" l'altro spalancò leggermente gli occhi e arrossì di poco, reazione che sorprese molto Sehun e catturò il suo interesse.

Da quel giorno Luhan catturò l'attenzione del ragazzo più popolare della scuola.
Non faceva altro che pensare a lui.
Luhan era diventato la sua ossessione, e anche il suo argomento preferito.

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Capitolo degli Hunhaaaan, direi anche abbastanza lungo u.u
Byeeeee:3

Amare per errore || chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora