Il giorno della festa è arrivato, domani è il compleanno di Spencer....è tutto pronto, il regalo, il party e gli amici....o meglio dire la famiglia. Avevo telefonato qualche giorno prima alla clinica di sua madre, purtroppo non l'avrebbero fatta venire senza il consenso di un parente.
Mi dispiaceva ci tenevo a conoscerla, avevamo deciso che, visto che Spencer verrà accidentalmente trattenuto al lavoro, ci ritroveremo a casa nostra alle 18:30, poi alle 20:00 Hotch lo porterà a casa. Ti prego fai che non si sia corro di niente....ti prego.
...
Finalmente di festeggia! Stavo preparando la torta insieme a Emily.
"Verrà deliziosa vedrai." Disse con le mani tutte piene di impasto.
"Ne sono sicura.....cazzo le candeline!" Ecco lo sapevo che mi sarei scordata qualcosa....cazzo!
"Tranquilla c'ho pensato io." Sentii una voce provenire dal divano, Morgan, dove finirei senza di te.
"Grazie." Urlai dalla cucina, urlai così forte che feci prendere un colpo alla mora accanto a me.
Le chiesi scusa, buttai un occhiata al l'orologio, mancavano 10 minuti alle otto. Via ad infornare la torta.
Ci nascondemmo tutti, Rossi e Morgan dietro il divano, Penelope, JJ e la sua famiglia in cucina, Emily insieme a me dietro la porta.
...
"Lo sento arrivare." Sussurrai per avvertirli. Quei bisbigli si placarono. Sentii la chiave nella porta e.....
"SORPRESA!!" Gridammo tutti insieme, sul volto di Spencer c'era un espressione di stupore mischiata alla felicità.
"Ma che....come avete fatto....io....grazie." Era felicissimo, ero una profiler, ma questo lo si capiva anche se non lo si era, abbracciò tutti. Io ero quasi in lacrime, lo abbracciai.
"Okay tutti a tavola che ho fame." Dissi, tutti si misero a ridere, i piatti italiani che aveva preparato Rossi erano deliziosi, la cena si concluse con la torta. Spencer soffiò le candeline e parti un'applauso.
Ci trasferimmo sul divano, era il momento dei regali, ognuno tirò fuori il suo.
"Prima quello di Rachele." Disse Penelope.
"No il mio va per ultimo." Il mio era particolare e doveva andare per ultimo in tutti i modi. Cominciò JJ, un bel libro e un disegno fatto da Henry....ottimo lavoro Jennifer!
Emily gli aveva regalato una camicia azzurra, Rossi una scacchiera nuova, Morgan e Penelope un bellissimo cardigan, Hotch una cartellina per i fogli, ci credo la sua scrivania è perennemente sotterrata dal casino.
"Credo che tocchi a me." Andai nell'altra stanza, presi il cartellone che gli avevo fatto un paio di giorni prima.
Tornai in salotto, lo apri davanti a tutti.
"Stai scherzando vero." Disse Spencer ha bocca aperta, mentre leggeva la grande scritta fatta sopra con il pennarello rosso.
"No....stai per diventare papà." Aveva, le lacrime agli occhi, si alzò dal divano e mi abbracciò talmente forte da farmi uscire gli occhi fuori dalle orbite.
Tutti dentro la stanza erano stupiti, dopo l'abbraccio gli presi un pacchettino dal cassetto, c'erano le foto dell'ecografia.
"È il più bel regalo del mondo." Mi baciò, non pensavo che l'avrebbe fatto, era un ragazzo molto timido.
"Divento papà!!" Gridò davanti ai nostri amici.
Penelope aveva quasi piangeva, Emily era pietrificata ma felice, JJ mi abbracciò per prima.
Tutti mi fecero le congratulazioni, perfino Aaron mi abbracciò.
Ero felice.
...
La serata si era conclusa, è stata fantastica, io stavo rigovernando, il ragazzo dai capelli spettinati non faceva altro che guardare quelle foto, le sfogliava e le risfogliava.
Oramai le aveva memorizzate in ogni minimo dettaglio.
"Grazie non mi potevi fare regalo più bello." Mi ringraziò mentre mi sedevo accanto a lui sul divano.
"Tu....voi siete tutto ciò che potrei mai desiderare." Aggiunse, si appoggiò con l'orecchio e cominciò a parlare, so che il nostro bambino lo sentiva.
"Scusa ma di quanto sei?" Disse rimettendosi seduto.
"Un mese." Sbarrò gli occhi, lo so dicevo dirlo prima, ma che sorpresa sarebbe stata.
"Un mese....ma lasciamo perdere tu e la tua pazzia mi farete uscire di testa." Risi, lo abbracciai e lui sussurrò al bambino.
"Ricordati tua madre non ha tutte le rotelle apposto." Disse, senti da che pulpito che viene poi....
"Ehi?!....non dargli retta." Ero felice in quel momento, quanto vorrei che tutto continui ad andare in questo modo.
Da quanto eravamo stanchi ci addormentammo sul divano, ovviamente abbracciati. La sua mano mi avvolgeva la pancia e ogni tanto l'accarezzava.
===BAU===
Eravamo appena arrivati al lavoro, stando a quello che mi aveva detto Derek, Hotch mi voleva vedere.
Bussai al suo ufficio, sentii la sua voce invitarmi ad entrare.
"Intanto congratulazioni ancora e poi dovremmo fissare la maternità." Fu molto breve, come al solito.
"Hotch se per te non è un problema, vorrei continuare a lavorare, darò una mano a Garcia, vi aiuterò da qui." Era rimasto stupito dalla mia richiesta.
"Come vuoi." Aggiunse infine.
È vero ero in incinta ma non volevo abbandonare il mio lavoro, dopo tutto mi piaceva aiutare il prossimo.
Uscì dalla stanza e tornai alla mia scrivania.
I mesi passavano e io davo sempre una mano, aiutavo Garcia.
Devo dire che mi mancava lavorare sul campo, ma dopo tutto tenevo al mio bambino e non volevo perderlo. Ero al 5 mese di gravidanza, sapevamo già il sesso, era un bel maschietto, proprio come voleva l'amore della mia vita. Ormai avevo una bella pancia.
"Ti andrebbe di andare a trovare mia madre, dopo tutto non vi siete mai incontrate." Ne scappò così dal nulla. Annuii ero contenta di conoscere sua madre, sapevo che le aveva parlato di me, nelle sue lettere.
"Partiamo domani." Disse continuando a guardare la sua serie preferita.
"Cosa?! Domani, ma con il lavoro come facciamo." Ero sbalordita, certo volevo partire, ma la squadra? Insomma dovevamo avvertirli.
"Già fatto ho chiesto due giorni di ferie per entrambi." Disse tranquillizzandomi.
"E se io avessi detto di no." Controbattei, mentre ridevo.
"Ti ci avrei portato con le forza." Era troppo dolce quando cercava di fare il duro, non gli veniva bene.
Lo abbracciai, lui mi posò un leggero bacio sulla fronte.
"Se domani mattina vogliamo svegliarci sarà meglio andare a letto." Aggiunsi infine.
Lui annuì, come per dire "sì ho capito". Andai in bagno, misi il pigiama e poi sotto le coperte.
"Sai mia madre, ti trova carina, dice che sei quella giusta." Disse prima che non potessi più sentirlo.
"E tu...mi trovi quella giusta?" Domandai.
"Si decisamente." Rispose, mi voltai dall'altro lato e la sua mano, come sempre, mi avvolse.
Se ci fosse un modo per quantificare l'amore che provo per lui lo farei....subito.
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TU SEI MIA//criminal minds
FanfictionRachele Bianchi: ragazza di 25 anni che si cimenta a realizzare il suo più grande sogno, entrare nell'Unità Analisi Comportamentale dell'FBI. All'interno di quella buffa squadra, composta da vari "personaggi", incontrerà la persona che sarà capace...