"Rachele! Stai bene?!" Domandò preoccupato.
"Che?!....si sto bene." Risposi, mi toccai la fronte era bollita.
"Cavolo Rachele ma scotti!" La toccò anche lui, avevo un mal di testa incredibile, Spencer si alzò e prese il termometro.
"38.5....vuoi qualcosa da mangiare, da bere?" Era molto preoccupato, feci di no con la testa.
Si distese accanto a me, appoggiai la testa sul suo petto. Con la mano mi accarezzò i capelli.
"Non mi sono svegliata per la febbre comunque." Spezzai il silenzio, lui mi guardò interrogativo, mi esaminava.
"Ho fatto un brutto sogno." Dissi alla fine.
Quella ragazza mi tormentava, perché non me ne aveva mai parlato....perché?!
"Cosa hai sognato?" Chiese.
"Tu che baciavi una ragazza." Risposi, lo sentii deglutire.
È il momento giusto, ora o mai più.
"Chi è la ragazza nella foto, che ho trovato nella libreria." Mi fissò a bocca aperta.
"Lei è....era la mia ragazza....o meglio poteva esserlo." Confessò alla fine.
"Si chiamava Maeve, vero?" È lei, altrimenti chi potrebbe essere.
"Si....ma come fai a sapere il suo nome." Dovevo confessare, io avevo origliato.
"Ho origliato....quando ne parlavi con JJ mi dispiace, è stato più forte di me....scusami tanto." Stavo per mettermi a piangere....mi odierà per sempre, lo so.
"Ehi....non piangere....forza guardami....guardami." Con due dita mi tirò su il mento, anche i suoi occhi erano lucidi, ci guardammo intensamente.
Mi baciò delicatamente.
"Non sono arrabbiato....hai ragione, te ne dovevamo parlare prima." Eravamo consapevoli dei nostri errori.
Ci studiammo per un altro minutino e poi la luce si spense. Le sue braccia mi accolsero delicatamente.
Era da tempo che non mi sentivo così....così libera.
...
La sveglia suonò, cazzo la testa!
Mi alzai per spengerla.
La febbre era scesa, ma il mal di testa continuava.
Andai nella camera a fianco e presi il piccoletto nella culla.
Lo portai in salotto, preparai la colazione e anche il caffè per Reid.
"Buongiorno." Dissi entrando in camera, posando il caffè sul comodino. Baciai Spencer prima sulla guancia, poi sul naso e infine sulla bocca.
Apri gli occhi, ci osservammo per qualche istante poi si alzò.
"Ciao...." Disse stropicciandosi gli occhi color nocciola.
Andammo in cucina, Spencer si sedette e io presi in collo Tyler per dargli il latte.
"Buon appetito eh!!!" Disse ridendo e guardando il neonato che prendeva il suo cibo preferito.
"Già....è un gran mangione chissà da chi ha preso." Guardai Spencer ridendo.
"Di certo non da me....cazzo è tardi!" Finì in un batter d'occhio il caffè, e corse in camera a vestirsi.
...
"Ci vediamo stasera." Mi baciò sulla bocca e poi scomparve dalla stanza.
===POV'S SPENCER===
Mi fiondai in macchina e a tutto gas verso la BAU.
In cinque minuti arrivai, meno male....per una volta non c'è traffico. Entrai e mi diressi verso la mia scrivania.
"Abbiamo un caso." Disse JJ affacciandosi dal suo ufficio.
Perfetto! Speriamo solo che sia in città.
Caso: quattro donne scomparse in una cittadina vicino a Chicago.
Le donne erano di mezza età, tutte e quattro appartenenti alla media borghesia.
"Nessun cadavere....quindi diamo per scontato che siano vive." Intervenne Emily sfogliando il fascicolo.
"Non per molto....una di loro è scomparsa da una settimana." Disse Hotch.
"Secondo le statistiche la tenuta media di una vittima è di una settimana." Aggiunsi, per dare una spiegazione logica, devo smettere di essere così pignolo, a volte mi faccio rabbia da solo....come faranno gli atri solo Dio lo sa.
"Decollo tra mezz'ora."
Era un po di tempo che non avevamo un caso.
Ripresi la mia macchina e tornai a casa a prendere le mie cose.
...
"Abbiamo un caso a Chicago....devo andare." Dissi preparando la valigia con Rachele che mi dava una mano.
"Okay tranquillo...." Finimmo di preparare le borse e poi mi accompagnò alla porta.
"Stai attento." Ci baciammo, non volevo partire, volevo stare con la mia famiglia, ma quello era il mio lavoro e non potevo farci niente.
La salutai e lei chiuse la porta dietro di me. Mi mancherai amore mio.
...
"Di sicuro è organizzato....segue le donne e sa come colpire." Disse Rossi.
"Allora non sono vittime casuali." Aggiunse JJ.
"Forse le conosce personalmente, le pedina, secondo il fascicolo sono state rapite dopo il lavoro....forse lo conoscono." Proseguì io.
===POV'S RACHELE===
Spencer era partito per un caso, finalmente da sola.
Era passata un'ora da quando se ne era andato.
Presi il telefono e chiamai Kate: mi mancava da morire e poi non ci sentivamo da tempo, chissà come sta.
"Pronto." Disse dall'altra parte.
"Ehi bellezza come stai?"
"Ciao Rachele....ho saputo che sei mamma ora."
"Già....di un bel bambino si chiama Tyler."
"Mi manchi."
"Anche tu Kate....senti io sono sola questi giorni Spencer ha un caso perché non vieni a trovarmi."
"Mi piacerebbe molto....ma ho ottenuto una promozione e mi trasferisco a Londra." A quella frase rimasi di sasso, Kate per me era come una sorella, non può andare via....non può cazzo!
"Rachele ci sei..."
"Si ci sono....è solo che l'idea che non ti rivedrò, mi fa star male."
"Anche io sto male, ma è una grande occasione non posso rifiutare....senti tanto l'aereo lo prendo a Washington, costa meno, quando partirò ti passerò a trovare."
"Grazie....non vedo l'ora di presentarti tuo nipote." Risi e lei con me.
"E io non vedo l'ora di conoscerlo....ora devo andare, ci sentiamo....ehi, ti voglio bene."
"Ciao anche io te ne voglio."
Riattaccai e accesi la TV, so che per Kate quella era una grande occasione, ma mi dispiaceva lo stesso.
Misi una puntata del mio programma preferito e iniziai a stirare: prima i miei vestiti, poi le camicie di Spencer e infine i mini abiti della creatura, nella culla accanto a me.
...
Erano le sette di sera, la mattinata era passata tranquillamente con Spencer mi ero sentita nel pomeriggio, stavo dando da mangiare a Tyler quando mi arrivò un messaggio.
Presi il telefono e lo sbloccai.
'Il caso è più complicato del solito, staremo via più a lungo, non so quanto con l'esattezza....mi mancate. Ti amo.'
Risposi che andava bene, devo ammettere che alla fine non è così male avere la casa tutta per te.
"Sentito staremo da soli ancora per un po', papà deve lavorare." Dissi sottovoce, baciai Tyler sulla fronte e lo misi nella culla.
...quattro giorni dopo...
Erano passati quattro giorni, il caso doveva essere davvero complicato. Spencer stava rientrando....aveva detto che mi avrebbe fatto una sorpresa.
Amo le sorprese! Chissà che sarà?
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TU SEI MIA//criminal minds
FanfictieRachele Bianchi: ragazza di 25 anni che si cimenta a realizzare il suo più grande sogno, entrare nell'Unità Analisi Comportamentale dell'FBI. All'interno di quella buffa squadra, composta da vari "personaggi", incontrerà la persona che sarà capace...