capitolo 41

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siamo tutti in cucina seduti chi vicino al tavolo e chi sul divano e io come mio vizio sono sul tavolo cosi posso guardare bene tutti.

"allora sorella dicci il tuo piano" Austin mi guarda e mi fa l'occhiolino.

sorrido e guardo a tutti. -allora visto che non credo che sappiano chi sono,andremo o andrò la e vivrò con loro farò in modo di avvicinarmi di più al castello e forse so già come. per poi al momento opportuno andare nel limbo prendere i miei genitori e portarli nell nostro mondo,svelare la mia vera identità e prendermi il posto che mi aspetta come regina.

"ferma non fare la pazza..come pensi di avvicnarti al castello di tuo Zio? ha guardie da tutte le parti"

cazzo ha ragione..non avevo pensato a questo.. come faccio? o sputtano a mio nonno chi sono o non so..per chi mi posso spacciare?

-aiutatemi a trovare una soluzione-

"fermi tutti ho un idea" guardo papà come per dire: allora dilla e subito!

lui fa segno di aspettare prende il suo telefono e si allontana e sento che sta chiamando a qualcuno..perchè nel mio regno ci sono i telefoni? si sono modernizati che bello.

dopo qualche minuto torna " ho risolto il tuo problema,tu libererai i tuoi genitori tra due sere."

-cosa!? e come!?- lo guardo scioccata da cio che ha detto.

" ce una festa al castello per il compleanno di tuo zio ho un amico che ci procurerà i biglietti e potremmo entrare senza essere sospettati e anche tu"

lo guardo e dalla contentezza gli salto addosso e lo stritolo di coccole.

"però,quando ti presenteranno non dovrai dire la parola principessa o finirai nei casini"

annuisco..due giorni..due giorni e vedrò i miei genitori.

vado a preparare il pranzo per mamma e papà perchè io oggi ho fame di anime e di sogni..anche perchè se non mi nutro rischio di essere debolo quando mi trasformo..e sinceramente non voglio svenire.

finito di pranzare mi vado a fare una bel bagno caldo per rilassarmi e prima chiamo Austin e lo faccio venire a fare il bagno con me,lui come al solito non dice di no e ci mettiamo nella vasca, io con la schiena appoggiata ai suoi pettorali mentre lui mi tiene tra le sue braccia.

prendo la spugna e lo lavo e lui fa lo stesso con me mentre ci fissiamo negli occhi.

"sei bellissima"

sorrido e divento rossa come un peperone. -non è vero-

"ssh zitta si che lo è sei tu che non ti vedi bella,anche Andrea lo disse:tua sorella è una grande gnocca"

rido per come lo ha imitato,mi avvicino e gli do un bacio sul collo lasciandogli una macchia violacea.

" ma?? sei scema?? che vado a dire a mamma di questo succhioto? sai mamma mia sorella e io stiamo insieme e si è stata lei??"

faccio la finta innocente e ridacchio -dai su puoi dirgli che è stata una tua amica.-

" si un'amica mooolto sexy" dice con voce sexy " ora te lo faccio vedere io l'amica" mi prende mi tira a se e mi bacia il collo lasciandomi una bella chiazza sul collo abbastanza visibile, senza dire niente io lo bacio e mi metto su di lui.

" abbiamo smesso mezz'ora fa.." dice con un po di nervosismo per come mi sono messa io.

-ah ora ci deve essere un tempo o un limite?_

" nonono! per me potremmo andare avanti tutto il giorno ma sai..siamo in casa con mamma,papà,ludovica e andrea nelle stanze e qualcuno ci potrebbe sentirci"

-mm dimentichi che io ho il potere del tempo e potrei fermarlo..-

"non alterare l'equilibrio della vita per un tuo piacere"

lo guardo male. -se lo faccio lo faccio per te.ma se non vuoi lasciamo perdere- mi stacco alzandomi perchè l'acqua si sta raffreddando.

esco dalla vasca e mi metto davanti al lavandino per asciugarmi e in quel mentre mi sento prendre per i fianchi e vedo che Austin è dietro di me.

" sai che ti dico che ci sentissero io ti amo troppo per lasciarti con quel faccino" mi bacia il collo e senza dirmi niente entra da dietro in me con violenza.

mi aggrappo al lavandino tirando un gemito di piacere,ci guardiamo nello specchio e io sorrido mentre lui inizia a muoversi forte e deciso.

-ahh mio dio cosa sei- gemo e mando la testa indietro dal piacere

"cazzo Rebeka non mi stancherò mai di sentirti" spinge e noto che trattiene i gemiti.

mi giro mi metto seduta sul lavandino e lui continua il suo lavoro. 

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