capitolo 38

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ieri sera siamo andati a letto tutti quanti stremati,io non ho dormito un accidenti,e credo nemmeno Austin perchè lo sentivo rigirarsi nel letto di continuo.

forse ho esagerato ieri sera ha trattare in quel modo i miei genitori ma ero furiosa perchè mi hanno nascosto tutto, io mi fidavo di loro.

ho intensione di trovare i miei genitori e liberarli dal limbo anche a costo di farmi strappare le ali e tornare umana. e se non vorranno aiutarmi lo farò da sola.

oggi ritorno a scuola dopo tante assenze che ho fatto devo laurearmi al più presto non posso continuare cosi..ce caso che arrivo a 30 anni che ancora sono in 5° superiore.

mi alzo e mi vado a fare un bagno,quando esco dalla stanza,in contemporanea a me esce Austin che mi guarda e poi abbassa lo sguardo e va verso le scale. ma che cazzo gli prende?

-buongiorno anche a te fratello-

mi guarda male e io cerco di capire il motivo ma non riuscendoci perdo la calma.

-mi dici che cazzo hai dai ieri?! ti ho chiesto scusa di tutto,non volevo litigare con te! più di questo non so cosa fare!-

lui mi fissa dritto negli occhi e senza dire niente viene verso di me mi prende il viso tra le mani e in un nano secondo le sue labbra sono sulle mie.mi è mancata questa sensazione,le sue labbra sono morbide e vanno in cerca di una mia approvazione che ovviamente non hanno. lui si stacca e mi guarda e capisco che mi vuole dire qualcosa ma non lo fa e va direttamente giù.

io senza dire niente vado in bagno e quando chiudo la porta mi ci appoggio contro e mi tocco le labbra. ho il cuore a mille. so che tra noi due ce qualcosa ma non voglio fare lo stesso sbaglio che fecero i miei e un giorno ripetere le stesse cose. però non voglio nemmeno pentirmi di non averci provato. sono confusa non so che fare.

faccio la doccia per mandare via la tensione ma la mia mente mi fa rivivere il bacio.

mi vesto e scendo ci sono tutti a tavola anche Andrea e Ludovica,ma non ce Austin..che strano.

-Austin?-

tutti mi guardano

"non ti ha detto niente?"

nego e ripeto la domanda -dov'è mio fratello?-

" Reby sta partendo"

sbianco,cosa? no non può essere me l'avrebbe detto.

senza dire niente corro fuori e seguo la sua aurea senza fermarmi mai.

forse prima ha cercati di dirmi qualcosa con quello sguardo e io come sempre non voglio mai leggere gli sguardi.

arrivo dove mi ha portata la sua aurea è all'aeroporto,entro dentro e lo cerco con lo sguardo.

lo trovo e corro da lui.

-AUSTIN FERMATI TI PREGO ASPETTA!-

tutti mi guardano ma no mi importa quello che mi importa è Austin che si gira e mi vede.

" che ci fai qui?!" mi guarda e io recupero fiato una volta arrivata vicino a lui

-sono venuta a dirti resta.-

lui ridacchia "non ti servo più Reby sei cresciuta sei abbastanza grande per cavartela da sola."

-resta perchè io ti amo! l'ho capito troppo tardi è vero,ma ti amo e lo farò per sempre.- lo guardo con lo sguardo più sincero che ci possa essere.

"come?" mi si avvicina e mi prende la faccia tra le mani

-ti amo Austin-

lui sorride " finalmente lo hai capito" rido e ci baciamo e tutti ci applaudono.

mi prende per mano e andiamo via da li.

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