capitolo 42

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*passano due giorni*

da due giorni fa ci siamo preparati al fatitico giorno,devo dire che sono ansiosa e anche preoccupata..e se dovesse ancdare qualcosa storto?

poi ultimamente mi sono solo ed esclusivamente mangiate le anime e i sogni delle persone.

ci incontriamo tutti in un bosco...

"pronta piccola?"

guardo tutti - prima voglio dire una cosa..comunque vada li dentro...ricordatevi che vi adoro siete le persone migoliori che potessi incontrare-

" oh smettila Reby o mi fai piangere" Ludo si avvicina e mi abbraccia.

ci abbracciamo tutti per poi entrare nel portale.

io e Austin ci teniamo per mano e meno male che mamma e papà non sospettono niente.

giungiamo davanti a un cancello con delle guardie alate.

mio padre dice il nome della nostra famiglia e ci fanno entrare senza problema.

" prontI?"

annuisco e andiamo dall'amico di papà che ci da i biglietti e poi andiamo a casa per metterci dei vestiti adatti.

ci dirigiamo al castello e entriamo anche li senza problemi.

ce il momento della presentazione e per fortuna parla papà per tutti noi sennò sarebbe stato un casino con l'ansia che ho ce caso che dicevo il mio vero nome.

aspettiamo che entri mio zio per iniziare l'opera. intanto per non dare sospetti io ballo con Austin e sorseggio qualcosa.

dopo un ora i cavalieri suonano la tromba e le porte principali sulle scali si aprono rivelando il vero aspetto di mio nonno.

eccolo,l'uomo che mi ha rovinato la vita,che ha rinchiuso nel limbo la sua stessa figlia. bastardo te la farò pagare oggi stesso.

" Rebeka."

la voce di Austin mi risveglia dai miei pensieri oscuri -si?-

" devi riuscire ad andare la dentro.."

-è una parola-

"prova a bloccare il tempo"

faccio come dice e stranamente funziona. Bene devo andare. con uno schiocco di dita mi trasformo e vado nella porta da dove è sceso mio zio e corro dentro per il corridoio aprendo tutte le porte.

fino a quado...

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