Bentornata raggio di Sole

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Ho un segreto, avete presente quando la vita sembra andare talmente tanto bene che avete una paura gialla che qualcosa stia per rovinarvi tutto? In realtà questo è più un orribile presentimento, che in queste ultime settimane non ha fatto altro che tormentarmi. Credetemi se vi dic oquanto i miei sospetti siano fondati. Sono abituata a non rimanere troppo in una situazione, cambio sempre direzione ma questa volta ero così sicura di aver preso la direzione giusta che sapevo che non avrei incontrato semafori sulla mia strada. Mi sbagliavo.


Così la sedicenne Lily Jaderson finiva di scrivere l'ultima riga del suo diario. Aver proprio finito tutte quelle pagine nel giorno esatto in cui se ne stava per andare era una raccapricciante coincidenza che sembrava volerle dare un segno. Un segno che un vecchio capitolo della sua vita stava per riemergere pericolosamente, ma allo stesso tempo qualcosa di nuovo stava per iniziare.

-Lidia Violet Jaderson scendi subito o faremo tardissimo!-urlò sua madre Kat dal piano disotto.

Lidia era il nome completo ma a lei piaceva farsi chiamare Lily che sembrava essere diventato il nome di battesimo, Violet era solo il secondo nome.

Esatto, stavano per partire, per ripartire in realtà per la spaventosa e attraente realtà dell'Upper East Side. Dopo essere stata via per più di un anno, dopo che sua madre fu lasciata dal marito, che se ne è andato lasciando alle uniche donne della sua vita(o almeno è quello chepensavano) tutto il suo patrimonio e la società per andare a spassarsela con la sua catena di night club in Europa.

Sua madre stava lentamente voltando pagina ma per farlo Lily aveva capito che dovevano allontanarsi da New York per un po',così si trasferirono inItalia, luogo d'origine di Lily.

Infatti i suoi genitori l'avevano adottata quando era molto piccola. Lei li aveva sempre considerati il suo unico punto di riferimento, erano tutto il suo mondo e dopo il tradimento di suo padre non ne ha mai voluto sapere più niente di lui.

Ma poi sua madre si era resa conto che stare troppo lontana da quella che era casa per lei era davvero troppo, dal lavoro, dai vecchi amici e perciò con una decisione improvvisa e Lily si ritrovò di nuovo su un aereo diretto per il suo Inferno personale.

-Tutto bene?-le chiese la madre mentre sfogliava una rivista di moda appoggiata sul sedile di prima classe dell'aereo.

-Alla grande, perché non dovrebbe andare bene?-era una domanda retorica, quando sua madre le disse che voleva tornare a New York, Lily aveva sempre tenuto un atteggiamento molto distaccato nei suoi confronti. Quella era la prima volta che si parlavano veramente dopo due giorni.

-Tesoro lo so che sei arrabbiata...-cominciò, ma Lily la interruppe.

-No, non sono arrabbiata perché dovrei essere arrabbiata? Sto solo dicendo addio all'unico posto in cui mi sono mai sentita a mio agio, tranquilla non è colpa tua-non voleva essere troppo sgarbata con la madre, sapeva perfettamente quanto stesse cercando di andare avanti, lei lo vedeva.

Sua madre un tempo era il fiore più bello di tutta la città di New York, ma la separazione da suo marito l'aveva piano piano appassita, si potevano vedere i segni di un cuore completamente infranto sulla sua pelle e nei suoi occhi.

-Lo so, e mi dispiace tantissimo, anche io stavo molto bene tutto stava andando molto bene,ma non è colpa mia, io devo tornare a casa ho una società da mandare avanti e non posso farlo stando qua- Lily guardò sua madre,guardò i suoi grandi occhioni azzurri simili a quelli di una bambina e si rese conto di quanto la rabbia l'avesse confusa-Scusami davvero,non intendevo dire ciò che ho detto sono solo molto stressata tutto qui-

Inferno paradisiaco a New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora