-Jaderson!-la voce squillante della signorina Meyer strappò Lily dai suoi pensieri riguardo alla mattina appena trascorsa.
-Si, si, ehm...nacque nel cento avanti Cristo-rispose riguardo una domanda su Giulio Cesare. Stavano ripassando il programma del secondo anno, ma lei era talmente tanto distratta da ciò che le aveva detto Peter quella stessa mattina che non aveva prestato attenzione al fatto che quel folletto della sua insegnante le stava chiedendo qualcosa da più di cinque minuti.
-Se la lezione non è abbastanza interessante per te...-iniziò, ma Lily scosse la testa subito e si raddrizzò di fronte al suo banco. La signorina Meyer le rivolse uno sguardo di rimprovero e si voltò, così Lily potè godere della vista della sua crocchia ordinata come se stesse in un convento. Le ricordava proprio una madre di convento, con il suo lungo vestito nero e le scarpe nere lucide. Sentì Lucas ridere sotto i baffi, e gli fece una smorfia. La l'azione passò velocemente e quando uscirono per fare la lezione di ginnastica mista, il destino volle che la sua rivale fosse Allison.
-Come sta andando il trasloco? Tua madre ha ancora test di gravidanza, conoscendoti le serviranno-la sua voce fastidiosa era abbastanza alta da fare in modo che tutti potessero sentirla. Lily rispose con una schiacciata che stranamente le venne molto bene, e risucì a centrarla in testa ma non molto fortemente-E tu procurati molto ghiaccio, conoscendoti te ne servirà-rispose a tono. Quando sentì le risatine sommesse dei compagni, Allison avvampò.
Alla fine terminarono con un venticinque a dieci per la squadra di Lily, e Allison diventò quasi verde.
-Be almeno in qualcosa sei brava, devo ammettere che l'attività fisica è davvero il tuo forte-a quell'affermazione Lily sorrise amaramente. Allison parlava in quel modo, solo perchè era sempre stata molto gelosa del rapporto che avevano Peter, Patrick e Lily. Ogni volta che li vedeva insieme si sentiva come un palloncino sgonfiato, come se l'avessero spiaccicata a terra e calpestata con dei tacchi a spillo.
-Allison non pensi che continuare a darmi della troia sia un po' noioso, ormai sei monotona, e comunque sei molto più brava tu ad aprire le gambe che un'acrobata di un circo-
In quell'esatto momento entrarono nella palestra una classe dell'ultimo anno, lo riconobbero dalle divise da football enormi e la statura esageratamente alta. Lily rivolse una rapida occhiataccia a Allison e si avviò verso gli spogliatoi, ma quando un pallone da pallavolo la raggiunse per poco non cadde a terra ma due mani rapidamente la trascinarono da una parte evitando il pallone.
Quando alzò lo sguardo vide gli occhi di ghiaccio di Patrick, che la fissavano affascinato-Grazie-sussurrò lei, ancora un po' sorpresa.
-Di niente-la sua voce profonda e cavernosa era molto confortante, le era mancata molto, riusciva molto spesso ad aiutarla-sembra che tu abbia un problema con la ginnastica-notò lui mentre la sollevava.
Lily si sistemò un poco e fece un bel respiro-No, il problema è con le persone che fanno ginnastica, ma niente che non riesca a gestire-
-Lo so, ma stai attenta lo stesso, anche se non mi dispiacerebbe salvarti di nuovo-fece un ultimo sorriso, mettendo in mostra la caratteristica genetica di avere denti più bianchi di perle bianche. Quelle parole fecero quasi cascare ni nuovo Lily, che cominciò a sentirsi le gambe molli. Patrick se ne andò verso gli spogliatoi e lei lo seguì con lo sguardo fino a quando non scomparì dietro alla porta dello spogliatoio maschile.
Lucas dopo educazione fisica aveva detto a Lily di aspettarlo prima di uscire, e era andato a recuperare un libro nell'aula di chimica, dove puntualmente trovava il professore che faceva finta di eseguire alcuni importanti esperimenti virtuali al computer, quando in realtà stava a guardare qualche porno oppure contattava via mail qualche sex shop, era uno dei loro migliori clienti. Mentre si avvicinava all'aula di chimica, sentì strani rumori, provenire da quella porta. Respiri affannati e subito l'immaginazione scivolò sul professore che si dava da fare da solo di fronte allo schermo del suo computer, ma poi capì che erano in due. Avanzò più velocemente verso la porta che era socchiusa e quando senza nemmeno pensare la spalancò, rimase quasi senza fiato per l'imbarazzo. Sulla cattedra del professore c'era seduta una ragazza, più precisamente Allison, senza maglietta, le calze abbassate e le gambe intorno ai fianchi di un ragazzo. Era abbastanza alto e muscoloso, il tipico fisico da palestrato, i capelli ricci e biondi. Lo riconobbe, era Simon James il coach della squadra di nuoto. La stava baciando in modo particolarmente passionale, almeno fino a quando non entrò Lucas. In quel momento era più rosso del rossetto che aveva sulle labbra.
-Ehm, scusate...ho...sbagliato-farfugliò, e uscì di scatto dalla stanza. Dovette trattenere le risate almeno fino all'uscio, altrimenti lo avrebbero preso per un isterico. Quando vide Lily seduta sul muretto corse da lei, e scoppiò a ridere.
Lily lo osservò un poco perplessa e fece una smorfia confusa, mentre l'amico continuava a ridere a crepapelle-Ma che ti prende?-chiese lei.
-Non puoi immaginare ciò che ho visto-disse fra le risate, e avesse continuato sarebbe morto per aver finito il fiato.
-Ovvio che non posso se non mi dici niente e continui a ridere, tranquillizzati-
-Ok, ci sono, allora indovina chi ho trovato a spassarsela con il coach di nuoto sulla cattedra dell'aula di chimica?-gli indovinelli non le piacevano, dato che non ne indovinava nemmeno uno, quindi incrociò le braccia e alzò le spalle in segno di arresa.
-Il professore forse, lo sai che quello è un pervertito, vai al punto-ordinò scocciata.
-Allison Kelly, Jaderson!-esclamò ancora con il sorriso sulle labbra. A quel nome Lily spalancò la bocca sconvolta e immagini a raffica di Allison che se la faceva con Simon, lui non era proprio uno spettacolo sprecato ma vederlo baciare quella era abbastanza disgustoso. Fino a pochi minuti fa Allison la stava insultando e la stava accusando di essere incinta e di concederla un po' a tutti, e adesso Lucas le stava dicendo una cosa del genere.
-Conoscendola se le fatta tutta la squadra di nuoto, ma addirittura il coach? Non è vietato avere rapporti con un docente?-
-Forse, ma non penso che muoia dalla voglia di spifferarlo in giro non credi? E anche se lo facesse sarebbe un male per lei-.
Lily annuì e mentre tornava a casa cercò di cancellare dalla sua testa l'immagine di Allison dalla testa, solo che a baciarla sulla cattedra non c'era più Simon, ma qualcun altro, un viso rimastole impresso nella testa, quello di Peter.
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Inferno paradisiaco a New York
JugendliteraturLily Jaderson è appena tornata nell'inferno personale degli scandali e lussuria, Upper East Side. Ovviamente dopo essere stata via per più di un anno, non si aspetta le cose come un tempo, eppure certe cose davvero non cambiano. Come la rivalità imm...