Quando Lucas vide arrivare Lily a braccetto con Peter pensava di avere le allucinazioni. Era una cosa assolutamente assurda e molto difficile da immaginare, ma uscirono dalla reception insieme. Peter tirato a lucido che teneva a braccetto Lily, che inossava un bel vestito bianco e rosa, sembrava quasi una fatina delle fiabe. Fece per andare verso di loro, quando qualcuno lo tirò per un braccio e senza nemmeno essersene reso conto si ritrovò nello stanzino delle scope. Oltre a quelle c'erano sifoni, spugne, stracci e secchi di acqua pieni fino all'orlo. Si voltò per capire chi l'avesse trascinato lì dentro e con sua grande sorpresa si accorse che era stata Allison. Non si era nemmeno accorto che lei era lì, eppure con un vestito del genere avrebbe attirato l'attenzione di un vecchietto. Era di seta blu, corto fin sopra le ginocchia e con una scollatura un po' troppo azzardata.
-Ma cosa diavolo fai?-esclamò sorpreso lui.
-Bene, stammi a sentire idiota, non voglio rovinare il tuo bel faccino quindi ci andrò piano-disse con voce un po' minacciosa, Lucas pensò che volesse azzannarlo oppure scorticargli la pelle con quelle unghie-Quello che hai visto l'altro giorno, devi togliertelo dalla testa-ordinò. L'immagine di Allison che si dava da fare con il coach della squadra di nuoto riaffiorò nella sua testa, per poco non gli vennero i conati di vomito.
-E perché dovrei farlo?-chiese incrociando le braccia.
-Se non lo farai ti rovinerò la vita, fidati non sto scherzando-. Quel suo tono minaccioso e quello sguardo da vipera per poco non lo fecero scoppiare in una fragorosa risata. Le braccia ossute appoggiate sui fianchi e la postura rigida. Doveva davvero essere qualcosa di importante.
-Bene, facciamo così, io non dirò niente a nessuno della tua sveltina rapida nell'aula di chimica se tu farai qualcosa per me-
-Sei un pervertito!-esclamò disgustata.
-Non intendo quel tipo di favori, sappi che non sei affatto il mio tipo non perdo il mio tempo con gente che si fa il corpo docenti intero-disse con un sorrisetto. Allison diventò verde-No, ci penserò, adesso se vuoi scusarmi avrei fame-. Dopo quelle parole sgusciò fuori dallo stanzino e si aggiustò la giacca. Avere i fili che controllavano quella marionetta di Allison era davvero la cosa più piacevole che gli fosse mai accaduta.
Lily era arrivata in quell'esatto momento, quando tutti si erano già alzati per andare a rimpinzarsi di cibo. Lei e Peter non si erano detti una parola da quando erano usciti dalla suite, e quel silenzio era carico di tensione. Un po' si sentiva a disagio e soprattutto la presenza di Peter era qualcosa di davvero difficile da riuscire a gestire. Aveva continuamente paura che lui riuscisse a sentire la pelle d'oca sotto il tessuto sottile del suo vestito, o il suo cuore che batteva pericolosamente veloce. Se non si fosse calmata sarebbe collassata. A un certo punto Peter si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò di prendere il tavolo insieme agli altri, e lei sentì il suo fiato caldo sulla sua pelle. Gli altri erano Patrick, Lucas, Allison e un'amica di Lily, Annabelle. Nonostante Lily non poteva letteralmente vedere Allison, la cui sola voce le provocava seri problemi di autocontrollo, avevano amici in comune. Si sedettero al tavolo e sentì Patrick chiederle-Come stai?-
-Bene tu?-chiese a sua volta a bassa voce.
-Non male, almeno non sono costretto a parlare con ogni singolo direttore di un college che è in questa stanza-sorrise, Lily notò quanto i suoi occhi si illuminavano quando lo faceva e come il suo sorriso fosse magnetico, in questo era molto simile a Peter.
-Peter sta parlando con ognuno di loro?-
-Non per sua scelta, nostra madre ha insistito-rispose. Per Lily non era una novità, conosceva abbastanza bene sua madre da sapere quanto fosse insistente a volte, non come il padre ovviamente. Sapeva che Peter e Patrick erano le ultime risorse di quei due, sua madre non era riuscita ad avere altri figli dopo loro due e quindi il peso delle loro aziende di famiglie erano nelle loro mani. Lily lanciò un rapido sguardo verso Peter, che sorrideva mentre parlava con un uomo alto e pelato. Sfoggiava il sorriso più falso che avesse mai visto.
-Mi dispiace, un giorno toccherà anche a te lo sai vero?-gli fece notare.
-Lo so, ma per ora cerco di godermi questo periodo di libertà-disse mentre addentava un dolcetto con glassa di cioccolato.
Lucas si sedette accanto a Lily e si versò un po' di spremuta all'arancia nel suo bicchiere, mentre osservava Allison-Tutto bene?-gli chiese Lily.
-Certo, va benissimo come mai?-
-Sembri nervoso-rispose.-
-Mai stato più rilassato in vita mia, a proposito ti vuole tua madre-. Lily si alzò controvoglia e si avvicinò a sua madre, che stava parlando con una donna alta e snella. La riconobbe subito, la madre di Peter e Patrick-Lily cara! Dio quanto mi sei mancata, come stai?-chiese dandole un leggero bacio sulla guancia.
-Molto bene, grazie e lei?-chiese sfoggiando il suo peggiore sorriso falso, molto più finto di quello di Peter, che in quel momento le stava osservando.
-Benissimo cara, io e tua madre stavamo parlando proprio di te sai-disse con voce entusiasta. Quelle due insieme le avevano fatto passare i peggiori momenti della sua vita, spesso facevano collaborazioni con le loro agenzie di moda e lei si ritrovava in mezzo a queste collaborazioni, nonostante non avesse il fisico della modella.
-Ah e di che cosa stavate parlando?-chiese improvvisamente incuriosita.
-Tua madre mi ha detto che quest'anno farai parte del comitato di organizzazione di eventi della scuola con i miei figli e con Allison-. Quelle parole fecero infuocare ogni singola cellula del corpo di Lily, come se avessero preso improvvisamente fuoco. Guardò sua madre con un sorrisetto e lei le rispose nella stessa maniera, e poi si voltò di nuovo verso la madre di Peter-Si ho deciso di riprendere con le vecchie abitudini-
-Ne sono molto contenta, ora se volete scusarmi devo andare è stato davvero un piacere rivederti Lily-rivolse un ultimo sorriso a Lily e a Kat e poi si allontanò. Lily fece una smorfia a sua madre che fece per parlare ma lei la interruppe subito impedendole di continuare a parlare. Poi girò i tacchi e se ne andò. Non appena si era allontanata si avvicinò al bancone per prendere qualcosa da mangiare ma una mano fredda si posò sulla sua schiena e la fece voltare di scatto. Riconobbe il profumo di Peter. Era di fronte a lei, con un biscotto con decorazioni di glassa tra le mani-Stavo pensando che questo è davvero buono, e volevo assolutamente fartelo provare-
Lily aveva un fame da lupi, e come aveva già ribadito, cibo e Peter erano un abbinamento troppo attraente, così allungò una mano ma Peter disse-Prima devi prenderlo-sussurrò e si mise il biscotto tra i suoi denti, più precisamente tra quelle labbra irresistibili. In quel momento si immaginò se stessa in quella posizione, se stessa che provocava quel ragazzo.
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Inferno paradisiaco a New York
Genç KurguLily Jaderson è appena tornata nell'inferno personale degli scandali e lussuria, Upper East Side. Ovviamente dopo essere stata via per più di un anno, non si aspetta le cose come un tempo, eppure certe cose davvero non cambiano. Come la rivalità imm...