Peter aveva davvero superato se stesso, ogni anno si presentava a quella festa e ogni stupiva tutti con i suoi costumi, ma quell'anno aveva davvero stupito tutti. Vennero un sacco di ragazzi a fargli i complimenti per come era vestito, per il trucco e chiesero chi era stato. Era abituato a tutte quelle attenzioni praticamente sempre quindi non fu difficile gestirle. L'unica cosa che doveva fare quella sera era trovare Lily, non sapeva da cosa si era vestita quindi rendeva tutto più difficile ma sapeva il tema del suo costume. DC.
-Lo sai che il tuo personaggio ti somiglia parecchio-disse Nick mentre si incamminavano verso il tavolo dei drink.
-Ovvero?-
-Siete entrambi arroganti, vanitosi e anche un po' psicopatici e violenti-
-Lo prendo come un complimento-rispose mentre si riempiva il bicchiere di Malibu. Nick sorrise e passò un bicchiere a Mark, che fino a quel momento non aveva neanche aperto bocca una sola volta. Peter pensò che era meglio così, quando parlava era fastidioso. Allungò lo sguardo verso i divanetti, erano tutti occupati ma non riuscì a vedere chi ci fosse in quello più vicino al tunnel.
Nick notò lo sguardo di Peter e alzò gli occhi al cielo-E come lui sei anche un grande stronzo-
-Non dovresti invece preoccuparti del tuo giocattolino?-chiese cogliendolo di sorpresa, ma Nick ridacchiò e bevve. Erano fatti della stesa pasta, solo che Peter era più stronzo. Era disposto a tradire suo fratello pur di avere quella ragazza, in quei giorni non aveva smesso neanche un secondo di pensare a lei, di pensare al suo corpo, al suo viso, alle sue parole. Era diventata come una sorta di droga aggressiva di cui aveva sempre bisogno. Si avviarono verso i divanetti e non appena arrivarono, un gruppo di ragazzi liberò il divanetto e lasciò spazio a loro.
-L'ho trovata!-esclamò un ragazzo travestito da zorro di nome Justin, a cui aveva chiesto di trovare Lily. Indicò verso il centro della pista, dove stava una specie di gabbia e tre catene. La gabbia era decorata con delle ragnatele finite e le catene terminavano con delle asce e delle pistole.
-Questi ragazzi hanno veramente tanta immaginazione-commentò Nick ridacchiando. Peter non ascoltò neppure, Lily stava ballando proprio lì sopra, insieme ad altre tre ragazze.
-Oh merda-si lasciò sfuggire Mark che guardava nella sua stessa direzione. Dentro di se Peter stava urlando come una ragazzina estasiata. Lily era travestita da Harley Quinn. I capelli tinti, la maglietta aderente, le calze a rete e gli slip che lasciavano molto spazio all'immaginazione. Nick diede qualche pacca sulla spalla di Peter-Sarei stronzo anche io-
Quando vide che Lily aveva incrociato il suo sguardo, la scrutò intensamente negli occhi. Voleva allontanarla da tutta quella gente, rimanere solo con lei e sapeva anche dove. Era già stato lì dentro insieme a lei, e lei sapeva dove andare. Fu come parlare ma con gli occhi, Lily riuscì a capire che cosa voleva Peter ma non poteva assecondarlo, non poteva fare una cosa del genere a Patrick, non dopo tutto quello che aveva fatto per lei, sarebbe stato un gesto troppo egoista. Scese dalla gabbia e andò verso il suo zainetto, dove teneva il cambio. Peter la seguì con lo sguardo e la seguì.
Lily si sentiva di nuovo lo stomaco sotto sopra, non aveva bevuto molto quindi poteva ritenersi sobria ma appena Peter aveva incrociato il suo sguardo si era subito sentita come se la Terra stesse girando alla velocità della luce. Era così dannatamente bello anche vestito così, anche con tutto quel trucco, era sempre Peter. Si diresse verso la piscina e salì le scale che portavano ad un piano superiore che però poche persone conoscevano, Peter era tra quelle. Era l'unico posto in cui poteva cambiarsi tranquillamente senza che nessuno la vedesse. Il posto era un po' cambiato, si trovava parecchio in alto, da quell'altezza poteva vedere praticamente tutta la festa. Doveva salire ancora parecchio per poter essere completamente da sola. Adorava quel magazzino, tutto si allungava fino all'infinito in una specie di vortice di tubi e altri attrezzi. Appena arrivò nel piano che voleva raggiungere non guardò in basso, dato che non c'erano ringhiere a cui potersi aggrappare, non aveva mai guardato oltre la piattaforma in cui si trovava e nonostante la curiosità la stuzzicasse doveva prima cambiarsi. Si tolse quei vestiti che aveva prima e si mise il vestito corto grigio e nero. Le stava benissimo, aderiva dove doveva e si intonava perfettamente al suo nuovo look. Si rimise le scarpe e fece per andarsene non fece in tempo a voltarsi che sentì la voce di Peter-Strana coincidenza no?-
Lei fece cadere lo zainetto-Cosa?-chiese.
-Guardati, se tu fossi un'altra persona vorresti essere lo stesso qualcuno che sta insieme a me-
-Sei fuori strada Peter-non si voltò, non voleva guardarlo negli occhi e ammettere che aveva ragione. Sentiva lo sguardo di Peter su di se, che la faceva sentire nuda, poteva capire dove i suoi occhi la guardavano, ora sulle gambe, ora sulla schiena e poi di nuovo giù. Lo sentì avvicinarsi e la sua mano accarezzò la sua schiena-Guarda giù-ordinò.
Lei rimase un po' perplessa da quella richiesta, ma fece ciò che le aveva detto e non appena si sporse un poco vide che a qualche metro da lì, c'era una vasca enorme. Le sembrava di essere stata catapultata nei fumetti di Joker. La vasca era strana, qualsiasi cosa ci fosse dentro era calda perché sentì il calore da lì. L'altezza non era tanta, ma abbastanza da fare un bel tuffetto, solo che non riusciva a capire che cosa fosse quella sostanza all'interno della vasca.
-Che cos'è?-chiese stranita, quella roba fumava e aveva tutta l'aria di essere tossica.
-Gettati e lo saprai-rispose con un sorrisetto.
Lily si voltò di scatto-Sei serio?-
-Io so già cos'è, si da il caso che mi sia già gettato in uno di quei cosi-
Lily era parecchio confusa, cominciava a pensare che Peter fosse realmente Joker e che quello non era solo un costume-Ma...non capisco...che cosa vuoi?-
Peter la guardò dalla testa ai piedi, quello sguardo bastava come risposta ma scosse la testa e mormorò-Voglio farti una domanda-
Lily alzò il capo per poter guardarlo negli occhi-Sei disposta a mentire? A mentire a Patrick? A tutti per noi?-
-Non esiste nessun noi, Peter...non esisterà mai lo sai-
-Io non credo proprio invece-sembrava davvero convinto di tutto quello che sarebbe successo, Lily non riusciva a prevedere niente in lui ma lui aveva era come se fosse nella sua testa.
-So come ti senti adesso, nella vita bisogna fare tutto almeno una volta, manipolare e farsi manipolare, mentire e tradire, tu hai già fatto ognuna di queste cose-
Lily non si sentì ferita da quelle cose, anzi in qualche modo fecero un modo che la sua forza di volontà che la teneva legata a Patrick si allentasse un po', le catene che la tenevano ancorata a Peter invece di stavano rafforzando sempre di più. Non poteva tradire Patrick, ma non poteva nemmeno tradire se stessa.
-Quindi riformulo la domanda-disse Peter-mentiresti per me?-
Lily lo guardò negli occhi, e il-Si- le uscì così naturalmente che nemmeno se ne accorse.
-Allora un'altra...andresti avanti nella tua vita per me?-quelle domande non sembravano avere alcun senso, ma Lily continuava a trovare un filo logico che in qualche modo le univa-Si-
Peter si fece più serio-Sii sincera, non si può mentire ad un bugiardo-si avvicinò di più a lei e le sfiorò i capelli sciolti e poi portò la sua mano sul suo viso-Io non mento-sussurrò Lily-lo voglio davvero-
-Allora dimostramelo, dimostrami di che pasta sei fatta raggio di Sole o hai paura?-
Lily aggrottò la fronte e si liberò della mano di Peter, aveva capito il suo gioco, aveva capito cosa voleva fare. Harley lo aveva fatto e anche Lily lo avrebbe fatto. Si avvicinò di più alla sporgenza della piattaforma e si girò verso Peter, non si sarebbe mai buttata se lui le avesse detto che non era sicuro, perciò raccolse quell'ultimo briciolo di coraggio che le rimaneva e si gettò. Peter la osservò cadere e l'impatto con la vasca, non le avrebbe fatto alcun male quando si rese conto che lei non sapeva nuotare fece una smorfia e si tolse la giacca, poi si gettò. La sostanza era viscosa come se la ricordava e non fu difficile recuperare Lily. La tinta dei capelli si sciolse nella vasca, intorno a loro si creò come una sorta di aura rossa e blu, e Lily teneva gli occhi chiusi. Peter si allungò e la baciò, Lily proprio in quel momento spalancò gli occhi sorpresa, lui era lì che la teneva sollevata. La sostanza bianca si era appiccicata ad ogni singolo centimetro del suo corpo, era calda ma le mani di Peter sulle sue gambe nude le fecero venire i brividi. Si sentiva Peter in ogni parte del corpo e quando incrociò i suoi occhi sorrise e prese tra le mani il suo viso e lo spinse contro il suo. Si baciarono di nuovo, cullati in quella vasca e Lily riusciva a sentire il cuore di Peter che batteva all'unisono con il suo.
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Inferno paradisiaco a New York
Teen FictionLily Jaderson è appena tornata nell'inferno personale degli scandali e lussuria, Upper East Side. Ovviamente dopo essere stata via per più di un anno, non si aspetta le cose come un tempo, eppure certe cose davvero non cambiano. Come la rivalità imm...