Inferno paradisiaco a New York

Rosa de Cristina

Non appena Peter entrò in campo, non ci volle molto per far si che la partita finisse e che la loro squadra vincesse. La cosa peggiore era vederlo innalzato da tutti i suoi compagni, come se lui avesse giocato tutta la partita. Patrick non sembrava geloso, anzi esultava insieme ai suoi compagni e per la prima volta in vita sua, Lily lo vide abbracciare suo fratello. Non capì se le fece piacere o la mise a disagio, ma erano pur sempre fratelli quindi avrebbe dovuto farle piacere. Di Lucas ancora nessuna traccia, dopo mezz'ora la chiaccherata doveva durare davvero tanto. Non voleva che soffrisse, ma sembrava quasi andare in contro ai problemi, nel suo caso invece i problemi andavano a cercare lei.

Di solito, per tradizione ogni volta che la loro squadra di football vinceva una partita, tutti i membri della squadra, inclusi alcuni gli studenti andavano in un locale molto famoso dell'Upper East Side, che suonava specialmente musica salsa, la Rosa de Cristina. I genitori di Peter avevano comprato il locale da tempo, ma avevano lasciato che si autogestisse, solo che ovviamente se i due figli facevano un salto insieme a circa duecento studenti della scuola, il locale offriva una serata senza pagare per tutti.

Mentre Lily si metteva la giacca il telefono vibrò nella tasca posteriore dei pantaloni, era un messaggio di Patrick "Arriverò un po' più tardi, forse un oretta e mezzo dopo mi dispiace ci vediamo dopo un bacio".

Niente maschi, sarebbe stata una vera e propria notte tra ragazze. Almeno Annabelle e Lily non erano sole, si erano aggiunte un bel po' di ragazze del loro stesso corso di inglese. Solitamente andare a ballare era una cosa che non faceva, almeno non sempre, gli spazi chiusi e affollati la rendevano nervosa e le prendeva il panico, ma quel posto era diverso. Era all'aperto, per prima cosa e l'energia che irradiava, la musica latina dal vivo che adorava e la gente che si perdeva nella musica per non ritrovarsi più. Era una sensazione meravigliosa che avrebbe tanto voluto rivivere. E quella sera le carte erano tutte in regola.

Quando arrivarono al locale, c'era una fila assurda, un sacco di gente che sarebbe rimasta lì per almeno tutta la notte pur di entrare, soprattutto di sabato. Per loro invece fu una passeggiata entrare, Peter salutò come un vecchio amico il tipo della sicurezza e fece entrare tutti. Il posto come sempre era stupendo. La pista da ballo enorme, illuminata da varie luci colorate, piena di gente che già ballava. Il palco dove una ragazza stava agitando i fianchi a ritmo di musica, mentre alcuni ragazzi cubani facevano scorrere le dita velocemente sulle corde delle loro chitarre. I tavolini neri con i divanetti in pelle quasi tutti occupati, mentre il bar sfornava ogni secondo da bere.

-Vuoi fare un giro Lily?-chiese Janet, una delle ragazze con loro. Lily annuì quasi subito e si avvicinarono al bancone. Lanciò sguardi verso la pista, verso le ragazze che ballavano e verso i ragazzi che si strusciavano contro di loro come shampoo sui capelli. Peter era vicino alla pista da ballo, stava parlando con uno dei gestori del locale come due buon amici, mentre fumava in una mano e con l'altra teneva una bottiglia di tequila. Proprio un bravo ragazzo.Quella sera era incredibilmente sexy, i jeans scuri che li calzavano a pennello, la camicia nera sbottonata da cui sotto si poteva intravedere la pelle nuda. I capelli scarruffati gli donavano, qualche ciocca arrivava sulla fronte e attirava l'attenzione sui suoi meravigliosi occhi scuri.

-Stai sbavando-sussurrò Annabelle con un sorrisetto malizioso. Per lei essere fidanzate non significava niente, i ragazzi erano sempre un bel vedere e questo non cambiava. Per fortuna non si era vestita pesante, dopo il quinto shot di vodka cominciò a sentire un po' di calore irradiarsi per tutto il corpo, mentre la testa cominciava a cedere all'ebrezza. Si era messa un paio di jeans attillati ma non pesanti che mettevano in mostra un po' delle curve delle sue gambe e dei suoi fianchi, mentre la maglietta era un top nero abbastanza corto e nero.

-Voglio fare un altro giro!-esclamò Alice, una delle ragazze con lei. Le guance grosse erano completamente rosse-Tu si che sei una ragazza intelligente, bel ragazzo al bar offrici di nuovo un giro, tanto paga tutto quel bel ragazzo sexy con la camicia nera...-