Obbligo o verità

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Peter si era dimenticato casa di Lily, si era dimenticato il profumo di lavanda provenire dalla sua camera e da quella di sua madre. Andava spesso  a casa sua da piccolo, crescendo era diventato un rifugio dove andare per scappare ai litigi continui dei suoi genitori, lui e Patrick entravano dalla finestra di camera di Lily e poi stavano lì delle ore. L'hotel sicuramente non agevolava a quello ma comunque era sempre casa sua.

Quando entrò, insieme a Nick e Mark osservò la casa. Ci era già entrato, quando aveva accompagnato Lily al brunch, ma stavolta sembrava più grande. Allison era seduta al tavolino vicino al camino, di fronte a lei Jessica che sorseggiava qualcosa in un bicchiere. Lily invece era dall'altra parte della stanza, con in mano una bottiglietta di vetro, probabilmente coca-cola, il medico tra le avvertenze da seguire le aveva ordinato di evitare bevande alcoliche. Patrick era seduto sul divano, accanto a Lucas che non appena vide Nick fece una smorfia.

-Peter finalmente, non ci speravo più-

-Sei così attratta da me che cominci a sperare addirittura-

Peter ridacchiò e si tolse la giacca, appoggiandola sul divano. Il fuoco emanava un calore molto piacevole, che però gli fece venire caldo. Lanciò una rapida occhiata a Lily che teneva la testa appoggiata su Patrick-Non ti illudere non è te che aspettavo-sorrise guardando Nick. Una nuova preda che non avrà mai, pensò Peter. Sapeva perfettamente che non era Allison l'oggetto degli sguardi di Nick e nemmeno Annabelle, era qualcun altro in quella stanza.

Sprofondò nel divano e fece un bel respiro-Allora ora che siamo tutti qui, che cosa volete fare? Il gioco di chi se ne va per primo forse?-chiese Lily poggiando la bottiglia sul tavolino. Aveva davvero un aspetto migliore, il suo viso era tornato pulito e dolce come prima, ma la gamba era ancora appoggiata su un cuscino e da sotto la canottiera intravedeva la fasciatura bianca, si chiese se le faceva tanto male. Finiscila di pensare a Lily, ordinò il retrobottega della sua mente.

-No, no facciamo obbligo o verità-

-Scontatissimo-sbuffò Patrick.

-Hai un'idea migliore, no? Bene allora zitto e iniziamo- Patrick sorrise, ma Peter vedeva il fastidio nei suoi occhi. Odiava essere zittito, solo poche cose lo mandavano fuori di testa e Allison era una di quelle, ma il costante tocco di Lily sembrava calmarlo, come se fosse una specie di sedativo.

-Sono d'accordo, inizio io, Allison!-esclamò pimpante Lucas che si alzò e cominciò a girare intorno alla sedia di Allison come un inquietante avvoltoio-obbligo o verità?-

Allison diventò rossa come un pomodoro arrostito-Obbligo-balbettò. Come mai è così nervosa? si chiese.

-Bene ti obbligo ad urlare a pieni polmoni più tardi che sei una puttana-

Allison ridacchiò-Sei così banale, e superficiale e anche molto volgare lo sai?-

-Certo che lo so, ma questo in realtà non è un obbligo no? Posso essere più cattivo lo sai-le fece notare con un sorrisetto. Allison sbuffò e Peter pensò che volesse sputargli in faccia, ma sembrava quasi che si dovesse trattenere. Era come vedere uno spettacolo di marionette e i fili li teneva Lucas.

-Bene, ora tocca a me...allora vediamo...Annabelle-

Peter sapeva perfettamente cosa le chiederà di fare se sceglieva obbligo e sapeva anche cosa le chiederà di dire se sceglieva verità, era troppo prevedibile-Verità, e si Allison mi è piaciuto fare sesso con Peter-

Allison fece una smorfia-Voi mi togliete la gioia da ogni cosa-

Peter ridacchiò e guardò Annabelle che gli sorrise, ma in modo amichevole senza nessuna sfumatura di malizia o desiderio-Ora tocca a me...Nick-

Inferno paradisiaco a New YorkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora