Capitolo Trentanove - Mille segreti.

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NOAH

"Perché ti stai nascondendo?"

Ho visto Liam uscire da uno studio medico, l'ho seguito fino al suo appartamento solo per capire perché continua a comportarsi così.

"Che vuoi Brown? Adesso non é il momento"

"Dobbiamo parlare" dico mentre entro e mi posiziono sul divano, Liam frettolosamente prende delle riviste e dei fogli e le porta in cucina.

"Di cosa dovremmo parlare noi due?"

"Del tuo comportamento e del fatto che stai facendo preoccupare molto la mia Bree e non solo!"

"E perché si preoccupa per me?" chiede e si siede sulla poltrona di fronte al salotto.

"Perché.. Ci tiene molto a te.. Anche se.."

"Anche se ha scelto te? L'ho sempre saputo dal primo momento.. ma non cambierei nulla di tutto quello che ho fatto per lei. Nulla!"

"Perché sei venuto a Beaufort e non sei da tua zia? Lei non ti odio per gli sbagli di tuo padre.."

"Non é per questo che non vivo lì"

"Allora perché? Perché non rispondi alle chiamate di Nick? Stamattina ha  chiamato Andrea, ma anche lui non  aveva più tue notizie da giorni!"

"Tu perché sei qui? Ti ho visto fuori quel bar, perché mi hai seguito? Non è più facile per te senza di me? O ti piace la competizione?"

"Che ci facevi nello studio del dottor Miller? Ti ho visto uscire da lì.."

"Non sono affari tuoi! E adesso se non ti dispiace ho da fare!" ribatte calmo.

Liam si alza e mi indica la porta, mi alzo a mia volta per andarmene ma vedo il volto di Liam farsi bianco, lo prendo tra le braccia prima che cada per terra.

"Liam! Liam! Che hai?"

"Sto.. bene.. é solo un giramento di testa.."

"Devo chiamare un ambulanza?
Sono venuto fin qui a piedi, e devi andare urgentemente in ospedale, non hai una bella cera"

"Ti ringrazio" dice in modo ironico, e non so dove riesce a prendere tutta questa forza per ridere.

"Sei sicuro di star bene?"

Ci sediamo entrambi sul divano e sono davvero preoccupato.

"Si, é stato solo un capogiro, ormai ci sono abituato.. l'ospedale non serve!"

"Ti succede sempre e per questo che sei andato dal dottor Miller?" chiedo ormai senza peli sulla lingua.

"Si, in un certo senso"

"So che siamo stati 'rivali', ma se hai qualche problema puoi parlarne con me.. oppure con Nick o con Bree, sono entrambi molto preoccupati per te, non é normale scomparire così!"

"Lo so"

"Vado a prenderti un po' di acqua e zucchero? Oppure vuoi qualcosa da mangiare?"

"No, tranquillo"

Non do ascolto a ciò che dice Liam e mi dirigo in cucina, i suoi riflessi sono stati troppo lenti e non mi hanno impedito di leggere ciò che é scritto sopra quei libri che prima si trovavano in salotto.

"Perché hai dei libri che parlano dei tumori al cervello?"chiedo impaurito di ciò che potrà dirmi.

"Sono un regalo.. per mia zia.."

É ovvio che è la prima cosa che gli é venuta in mente, sua zia aveva un cancro ai polmoni e non al cervello.

"So benissimo la malattia di tua zia.. e poi che razza di regalo è?"

L'amore é una cosa semplice 2 |Libro Secondo| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora